Probabilmente l’avrete già ascoltata tutti, e se non l’avete ancora fatto siamo sicuri che correrete a premere play già alla fine di questa riga.
Perché “Beautiful People“, il frutto dell’annunciata e anche molto attesa collaborazione tra Thom Yorke e Mark Pritchard, a poche ore dalla sua uscita è già diventato un piccolo grande culto di questo scorcio di 2016.
Un brano che, se tanto ci dà tanto, ci accompagnerà anche per molti dei mesi ancora a venire.
Le frequentazioni tra Thom Yorke e il mondo della musica elettronica sono ormai diventate una piacevole abitudine: da quella imminente con Moderat alle tante altre che ci ha regalato nel corso di questi ultimi anni.
Per divertimento ne abbiamo provate a mettere in fila cinque. Le migliori secondo noi.
Quelle che bastano per capire i percorsi di Thom York all’interno della musica da club.
Buon ascolto!
Unkle – Rabbit in Your Headlight
Non si può che partire da qui: Thom Yorke, James Lavelle, Dj Shadow e un video diretto da Jonathan Glazer destinato fin da subito a restare nella storia.
Rabbit in Your Headlight suona come un disco soul che si autodistrugge al crepuscolo.
Modeselektor – Shipwreck
Quella tra Thom Yorke e i Modeselektor più che una collaborazione è un’unione civile sancita dalla legge della ritmica spezzata.
Burial & Four Tet – Ego
Che poi l’unica cosa davvero strana è che nessuno in questi anni se ne sia mai uscito con la teoria strampalata secondo cui Thom Yorke potrebbe alla fine essere Burial.
È un kaso? Non credo. Il terzetto con Four Tet prometteva tantissimo e forse non ha del tutto mantenuto.
Flying Lotus – And the World Laughs With You
Se c’è una cosa davvero interessante delle collaborazioni che Thom Yorke ha messo in piedi nel corso di questi ultimi anni è il fatto che non sono mai fine a se stesse.
Anzi: di solito fanno parte di un percorso nel percorso che comincia senza avere l’idea precisa di quando si arriverà al traguardo. Anche con Flying Lotus, per dire, è certo che continueranno a fare cose insieme, come se volessero dare vita a un album nascosto nei vari dischi di quello che di fatto è uno dei producer più importanti dell’ultimo decennio.
Bjork – Nàttùra
Sempre per quel discorso del filo rosso che continua tra un featuring e l’altro.
Sarebbe stato facile scegliere I’ve Seen it All, ma questo singolo (pubblicato nel 2008) in cui la voce di Thom Yorke viene trattato come un suono tra i tanti è perfetto per spiegare l’apertura mentale e l’attitudine con cui il nostro si mette al servizio della musica degli altri.
Al brano, poi, hanno collaborato anche Mark Bell (sempre sia lodato, ovunque si trovi ora), Matthew Herbert e Brian Chippendale dei Lightning Bolt: l’unione fa la forza.