“Soma353”, seppur non desti attenzione, non è l’identificativo di un pantone imposto dalla moda per il prossimo futuro, non è il nome strambo di una qualche sconosciuta (ma ben affilata) serie di coltelli da cucina. Forse potrebbe, ma non è neanche il cartello che indica il chilometraggio che manca ad una ipotetica località dal suddetto nome. Ebbene, il 353 è il numero di pubblicazioni, aggiornato dopo l’ultimo rilascio “Seawall” di Envoy, di Soma Quality Recordings.
Leggenda di casa Chicago, con un debole per i classici Hope Grant, ritorna su Soma e per i meno informati lo fa dopo due album (1998 e 2004) e undici EP (dal 1995 al 2004). Seawall è il classico suono Soma: concentrato, emotivo e profondamente legato alla fantastica 909 che vola su pad e synth-line filtrate. Di certo non è una novità trovare lavori di questo livello qui su Soma, ma credetemi, questo è un gran ritorno di Envoy.
Orgogliosa di presentare il ritorno di Grant, sotto lo pseudonimo di Envoy, Soma chiama a se uno dei punti cardine del clubbing mondiale, Ricardo Villalobos. Remixando “Seawall”, Villalobos compone dieci minuti del suo inconfondibile rimbalzo. Pad più nascosti, hit hat e velocità mozzafiato conducono a pause melodiche; i clap ed un’elettronica velata riescono indubbiamente a tener lezione con quella che, indubbiamente, è una degna compagna di viaggio della versione originale.
Soma Quality Recordings da il ben tornato a casa ad Envoy, giusto per l’ora di cena. Voi, apparecchiando, aggiungete due posti che dopo scatta l’ora del club vero.