Ha passato un brutto periodo il dj colombiano, protagonista di un paio di avventure non esattamente entusiasmanti in consolle che lo hanno convinto a ricoverarsi in una clinica specializzata a Malibu, per staccare la spina e disintossicarsi da alcol, sostanze e da una vita troppo intensa. Erick Morillo viaggiava praticamente 50 settimane l’anno con ritmi totalmente sregolati, in jet lag perenne, tra alberghi e locali, praticamente per 20 anni. E’ logico che sia “scoppiato”: è umano.
Lo racconta in questa intervista per South West Four, ma soprattutto lo proclama pubblicamente ai suoi fan dalla sua pagina Facebook concludendo che, non è più disposto a lavorare 50 weekend all’anno, ma si limiterà a 4-5 date al mese, perché ha voglia di godersi soprattutto la sua vita privata, come uomo e non come dj planetario. Sappiamo che questi stralci di vita possono essere satelliti dell’essere dj di fama mondiale, ma è evidente come l’esistenza di queste star musicali sia spesso in bilico, perché comunque umani e, per definizione, “aventi dei limiti”.
Noi mandiamo un incoraggiamento sincero a Erick, che ci mette la faccia e l’impegno.