Sempre di più, non sta tutto nella line up. Anche se la line up dev’essere bella potente. In un mondo sempre più competitivo ed affollato – almeno all’estero – come quello dei megafestival di musica elettronica, ormai l’asticella deve essere posta in alto. Ovvero: l’esperienza deve essere totale. Non solo quello che succede musicalmente, che resta prioritario, ma anche tutto l’insieme. Le persone. L’ambiente. Il format. Bisogna sapersi distinguere, bisogna avere la propria personalità. Ecco, questo di sicuro non difetta ad Extrema Outdoor: un festival nato in Olanda, con una lunga storia alle spalle, una storia così di successo che da un certo momento in avanti si è deciso di alzare la posta (geografica) in gioco e si è creato uno spin off, ovvero una edizione parallela in Belgio, con anche volendo dello spessore in più (leggi: durata a più giorni).
E’ proprio questa quella che noi andremo a visitare, e di cui poi vi racconteremo. Non vediamo l’ora. Il format, per certi versi, ricorda quello di eventi inglesi come Bloc o BangFace: la possibilità di “vivere” veramente il festival in tutto e per tutto, stando isolati dal logorìo della metropoli moderna e conquistando tutta per sé, per qualche giorno, una specie di repubblica indipendente. Quindi: possibilità di stare on site per tutta la durata del festival dormendo in tenda o in bungalow. Vivere l’esperienza 24 ore su 24. Con una line up ufficiale dall’orario “diurno” (si parte presto, in pieno giorno, si termina a mezzanotte), e comunque con la possibilità per i più incalliti di farsi anche le ore piccole in after sempre lì sul posto. Gli organizzatori di Extrema parlando di “giungla urbana”, e ci sta: si sta immersi nel verde, in luoghi abbastanza metafisici con schegge e scorie di costruzioni in cemento. Non insomma quartieri fieristici, ma qualcosa di diverso. Un format che ad esempio il Tomorrowland ha sfruttato nel migliore dei modi; ma al Tomorrowland non puoi restare on site a dormire. Ad Extrema Outdoor, sì. E il tutto può diventare davvero interessante.
Ma appunto: non basta il format. Ci vuole anche la sostanza musicale. E in questa edizione 2016 dell’Extrema Outdoor Belgium, esattamente come nelle precedenti, ce n’è a bizzeffe. C’è, storicamente, una legacy molto forte con realtà ibizenche di enorme prestigio: quest’anno ci saranno Cadenza, Circoloco, Ushuaia – da sempre affezionati ospiti – e in più si aggiugeranno realtà come Ants, Elrow, Hot Creations, Defected. Strano e interessanti vedere come le vibre baleariche possono inserisi in una “giungla urbana” nordeuropea. Un po’ di nomi di headliner, per darvi un’idea di come buttano le cose? Eccoli qua: Loco Dice, Seth Troxler, Nina Kraviz, Jamie Jones, Maceo Plex, Kölsch, Eats Everything, Jackmaster. Roba che è subito festa, come potete immaginare. Non mancherà comunque Detroit, con Jeff Mills e Carl Craig, né mancherà il “divertentismo” a trecentosessanta gradi, coi sempre efficaci Groove Armada, e pure non mancheranno gli eroi di casa nostra (Dj Tennis, Tale Of Us). Comunque l’intera line up potete scorrervela qui, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
In attesa di capire se e quando in Italia si potranno fare dei festival del genere (format particolare + line up potentissima), noi saliremo in Belgio per raccontarvi in presa diretta com’è, come funziona, quali i punti forti, quali quelli su cui si potrebbe costruire in futuro ancora di più. Ormai il clubber nostrano è abituato a fare chilometri e prendere voli per avere esperienze che colpiscano a fondo: l’Extrema Outdoor è assolutamente da mettere nei vostri taccuini, a occhio questo pensiamo di poterlo dire già. Che sia Belgio o che sia Olanda, fate voi! Ma intanto, sotto coll’Extrema Outdoor belga: 13, 14 e 15 maggio. Tutte le info qui.