Per la settantaquattresima uscita del prezioso catalogo Fabric, il mitico club di Charterhouse Street invita uno dei più meritevoli capisaldi, per longevità e costante qualità dei suoi lavori, dell’house music mondiale. Se il nome di Move D, al secolo David Moufang, può vantare oggi qualche credito in più rispetto alla lunga lista di “competitor” che affollano i Gigabyte dei vostri pc, il motivo sta nella coerenza, qualitativa e stilistica, con la quale questo artista compone la sua musica da ormai ventidue anni. Pochi altri producer nella storia della musica elettronica, infatti, possono vantare una carriera così longeva (il primo album come Deep Space Network risale al ’92) senza aver mai ceduto all’esigenza, o alla presunzione, dello “strafare”, per poi spesso perdere di credibilità agli occhi del pubblico. Se infatti le mode passano, e molti scompaiono con esse, Move D resta e diciannove anni anni dopo “Kunststoff” è ancora qui a raccontarci la sua musica con una selezione di quindici pezzi che sembra quasi voler tracciare, seguendo un filo logico spazio-temporale, una sorta di percorso evolutivo dell’house music da Chicago ad oggi.
Da Roy Davis Jr. a Liz Torres, passando per Dj Pierre sotto l’alias di Darkman e “Shake That Body” di Md III (nel remix confezionato da K-Alexy), la prima metà del mix ci porta comodamente a spasso tra New York e l’Illinois in un evidente richiamo all’era d’oro della scena statunitense, regalandoci una fedele diapositiva di quel sound che tanto incisivamente segnò generazioni di artisti e scenari musicali dopo di lei. Non a caso il passaggio alle atmosfere moderne del vecchio continente avviene quasi in punta di piedi, come se la distanza tra i due mondi potesse esser coperta nel giro di pochi minuti da pezzi come “Do It Right” Di Dom 877, “The Goose” di Earl Jeffers o la splendida “New Jazzno” di Christo alla quale si aggancia, con un un passaggio degno del suo autore, la bass bomb “Roots” di last Magpie. Ecco la seconda ondata house che investì prepotentemente il Regno Unito, con il suo carico di acid, raves, anfetamine e Summer Of Love.
Inevitabile ultimo step del percorso, la deriva deep di matrice teutonica dimostra di avere ancora carte interessanti da giocare. Moufang ci tiene ad affermarlo e rincara la dose con una personalissima “Luvbirds” scritta a quattro mani con D-Man ed ancora inedita, che precede la splendida e conclusiva,”Unke” di Smallpeople e Rau.
Questa compilation rappresenta l’ennesima prova d’eccellenza targata Fabric, l’ennesima dichiarazione d’amore per una musica senza tempo ne confini.
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01. Roy Davis Jr. – Under Tha Sun
02. Liz Torres – Your Love is All I Need (Dub Mix)
03. Liberty City – Some Lovin’
04. M.ono – Holding Back California
05. Jamie Trench & Angus Jefford – Bringin’ Tha Heat
06. Earl Jeffers – The Goose
07. Darkman – Annihilating Rhythm (The Destruction Mix)
08. MD III – Shake That Body (K-Alexi Dubs You The Right Way Mix)
09. Dom 877 – Do It Right
10. Juju & Jordash – Loosey Goosey
11. Christo – New Jazzno
12. Last Magpie – Roots
13. Move D / D-Man – Luvbyrds
14. Willow – Feel Me
15. Smallpeople & Rau – Unke
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