Qualche mese fa è arrivata una notizia tanto inaspettata quanto lieta per gli amanti della techno: Zak Khutoresky, in arte DVS1, avrebbe di lì a poco realizzato il capitolo numero novantasei della storica collana Fabric. Inutile provare a descrivere il senso di impazienza e la curiosità che hanno accompagnato le settimane precedenti alla release: DVS1 non è un dj qualsiasi, la sua è la storia di un artista fedelmente ancorato al suo credo stilistico da oltre vent’anni, protagonista di un percorso che l’ha visto portare avanti progetti speciali come il Wall Of Sound e le sue due etichette HUSH e Mistress. Insomma, chi ama la techno non può non provare un profondo rispetto nei suoi confronti.
DVS1 è uno dei migliori dj in circolazione e per rendersene conto è sufficiente vederlo all’opera una e una sola volta: efficiente, coerente, compatto e dinamico, il suo suono sa essere dirompente e mentale al tempo stesso, regalando ai suoi set un’energia letteralmente palpabile.
I settantotto minuti della sua compilation non fanno certo eccezione: tutte le tracce sono amalgamate chirurgicamente e trattate con un modus operandi eccezionale che regalano a ogni ascolto una nuova prospettiva. DVS1 ne coglie la reale essenza, studiandone poi un “allineamento” semplicemente perfetto che regola l’asse mente-cuore-spirito e li dispone su una linea retta, potente e bellissima che centra in pieno petto il concetto della serie. Perché si sa, una compilation mixata richiede un approccio completamente diverso rispetto al set di una serata. Rispetto al tempo per selezionare e rispetto al tempo per scegliere le tracce. Ma più di ogni altra cosa il feedback da parte dell’ascoltatore non è immediato. Un fattore sicuramente a suo svantaggio come dichiara egli stesso: “This mix CD concept was much more difficult to put together than I had imagined… As I don’t do mixes and haven’t released any mixes in over 4 years, I kept going back and forth in my mind leading up to selecting music about what style and vibe to present confined to the length a CD allows. […] This mix is a moment in time captured.”
Un momento bellissimo catturato a due mani. Il Fabric numero novantasei è proprio questo. Ventinove tracce, la quasi totalità di queste ancora mai state pubblicate – sedici brani usciranno su Hush (Steffi, Oscar Mulero, Steve Bicknell) e Mistress (Lando e Kirill Mamin). DVS1 intuisce strati sonori e li incastra meglio dei mille pezzi di un puzzle. Il tutto è lavorato fino a ottenere una materia fisica e cerebrale che diventa sempre più impetuosa sotto tutti i punti di vista. I blocchi ritmici sono fusi l’uno con l’altro creando fraseggi assolutamente spettacolari, così come i motivi musicali sono tenuti insieme da una giocosità che riflette un’artista che accoglie i suoi impulsi e li rimanda indietro con la stessa intensità viscerale con cui sono nati dentro la sua testa. Sempre perché la fisicità è la chiave di tutto questo.
I passaggi più intensi li possiamo trovare in “From The Human Eye To Earth” di Mike Storm, “Politics Of Seduction” di Dustin Zahn, “Set Me Free” Mike Gervais e “Pseudo V2” di Truncate. Ma è in tutto il mix che si celebra la sua creatività sul mixer, capace di incastrare ritmo e melodia con la sua indelebile firma.
Tornando al discorso della fisicità, quella di DVS1 diventa prorompente a mano a mano che l’ascolto prosegue. Verso la fine, i passaggi con “Drum Jamz 2” di Mark Broom e “Ceremony” di Lando rendono onore a una figura monolitica che riesce a trasmettere perfettamente un messaggio bollente che trasuda tutto il suo animo-raver, completando un percorso orientato all’ascolto e alla contemplazione della musica techno. Un compito difficilissimo per noi che viviamo questi tempi di presenzialismo forzato e che DVS1 porta a casa al 100%, in maniera assoluta e totalitaria, lasciandoci una preziosa lezione: per quanto nei giorni nostri la presenza alle serate sia una priorità assoluta, è la presenza mentale in primo luogo ad essere il principio cardine di tutto. È l’esserci con la testa che fa la differenza.
Il Fabric 96 di DVS1 è una fantastica compilation techno. Sarete capaci di ballare da seduti?