Il signore qua sopra nella foto non ha bisogno di troppe presentazioni, vero? Tra l’altro, la sua collezione di dischi è ormai probabilmente possibile considerarla un patrimonio dell’umanità, da far mettere sotto tutela all’Unesco. In una recentissima bella intervista per il dipartimento on line del Guardian, Gilles Peterson fra le varie cose ha anche parlato della sua intenzione di rimetterla in ordine, questa collezione, ri-archiviandola in modo più efficace, in ordine cioè per etichetta invece che alfabetico: visto che si tratta di 50.000 dischi circa, non sarà una questione di mezza giornata.
Ma un accenno molto interessante è quello in cui spiega di aver dato via, durante questo processo di riordine e riorganizzazione, un centinaio di dischi nei “charity shop” di zona: ovvero quei negozi che ricevono merce a gratis in dono e la vendono dando buona fetta del ricavato in beneficenza. Insomma: se siete a Londra o avete intenzione di passarci a breve, sappiate che presumibilmente nella zona di Finsbury Park – è lì che ha sede la base operativa di Peterson, ovvero gli headquarters della Brownswood – ci deve essere uno o più “negozi della carità” con un piccolo tesoretto da poter recuperare. Sul benemerito sito stampthewax.com, beh, hanno fatto ancora di più: hanno creato una mappa precisa con tutti i possibili punto dove potrebbero essere finiti in vendita questi vinili. La riportiamo qui sotto. Partiamo con la caccia al tesoro?