Quando si parla di musica trance un nome da tenere fortemente in considerazione è quello di Ferry Corsten. Da Rotterdam alla conquista del mondo, una marcia quasi trionfale che ha portato Ferry a scalare tutte le classifiche di gradimento, risultati che gli consentono di essere lì nel gotha dei più acclamati del genere. Folle infinite e numeri straordinari accompagnano il dj-producer olandese nei suoi tour mondiali, fans per i quali Ferry stravede e con i quali cerca in vari modi di condividere la sua vita da star. In poche parole un vero big della scena danzereccia mondiale. Un nome che ci ha concesso un’intervista, regalando anche a noi un pizzico della sua notorietà.
Ciao Ferry, benvenuto su Soundwall.it.
In venti anni di attività la musica trance l’hai vista nascere. Com’è stato l’inizio di questa corrente e com’è invece ora?
Oggigiorno si vede la fusione degli stili. L’house ora utilizza elementi trance. Anche nelle tracce degli artisti pop si sente della trance. Penso sia diventato più accettato come genere. Si vede anche che i BPM stanno scendendo. In passato la media dei BPM si aggirava attorno ai 135/136, ora vedo tracce trance a 130 BPM, anche questo è cambiato.
Tour massacranti, ma la risposta dei fans è un enorme premio. Che sensazione ti da ogni volta star davanti a migliaia di persone?
Può renderti esausto, ma come hai detto, quando stai di fronte ad una folla e tutti sono venuti per vederti non puoi deluderli. Per questo cerco sempre di dare il massimo e dare a loro dei momenti da ricordare.
Parlando dei fans, sei in contatto continuamente con loro tramite i social network, youtube e il tuo sito internet. Come lo vedi, un ringraziamento per quel che loro fanno per te oppure senti proprio il bisogno di avvicinarti ai tuoi fans?
Penso sia molto importante stare a contatto con i miei fans. Mi piace sentire la loro opinione sulle cose. Come nel mio radioshow Corsten’s Countdown. Dopo ogni episodio la gente può votare e chiedo loro su Facebook quale sia la loro traccia preferita. Condivido anche un po’ della mia vita privata via Twitter e Facebook, così possono vedere il Ferry Corsten padre, invece che solo il DJ tutto il tempo. Sono una persona come tutte le altre.
Fans che ti seguono ad ogni latitudine, senza praticamente eccezione alcuna, hai un posto nel mondo in cui prediligi suonare o che di da sensazioni particolari?
Grandi festivals o piccoli clubs, entrambi hanno il loro charmes. I festival possono essere grandiosi perchè normalmente ti esibisci davanti a un grande pubblico. Normalmente è un set più corto e più che altro suono le mie hit. Quando suono in un piccolo club mi piace portare la folla in un viaggio musicale se ho 3-4 ore per farlo.
Un’eccezione forse esiste, parlo del nostro paese, l’Italia, nel quale la scena trance non è così sviluppata e ha meno seguito rispetto che da altre parti. Cosa ne pensi?
L’Italia ha una più piccola scena trance rispetto ad altri paesi. Non so davvero spiegare il perchè. Non suono in Italia tutti gli anni, ma sarebbe bello passare più spesso. Ho passato dei bei momenti lì il mese scorso.
Parlando di scene musicali, cosa pensi del fatto che la scena dance/trance, di cui tu fai parte, abbia più appeal per i fans rispetto alla techno, all’house e in generale agli altri stili facenti parte della musica elettronica?
La scena trance è enorme e questa è una buona cosa. La trance è un tipo di musica da grandi numeri. Vedi la trance e l’house fondersi sempre di più quindi questo porterà la trance a fare il suo percorso all’interno dell’house. Malgrado questo molte persone non ammetteranno mai che questa sia trance ma diranno che è un nuovo modo di utilizzare stringhe e synths.
Elettronica che di fatto ormai è invasa dalla rivoluzione tecnologica. Il tuo set up per le tue performance è chiaramente d’avanguardia, ma diversamente da molti altri non ti nascondi dietro allo schermo di un laptop. Perchè questa scelta di adottare una configurazione sostanzialmente tradizionale?
Non uso laptop nei miei set perchè voglio dar davvero l’idea che sto veramente mettendo su i dischi. Con il CDJ2000 che utilizzo si deve mixare come lo facevo quando utilizzavo i vinili. Solo che ora utilizzo due penne USB invece di due pesanti borse piene di migliaia di vinili. Molto più semplice per quando viaggi, te lo devo dire.
Ora parliamo un po’ del presente, la stagione estiva è ben avviata e sappiamo che hai una residency settimanale ad Ibiza. Il club è il Sankeys e la serata si chiamerà “Full on Ferry”, ovverosia la riproposizione ibizenca del tuo Show a Rotterdam. Cosa puoi dirci di questa nuova avventura?
E’ la prima volta che ho una residency settimanale in Ibiza. Il concept è lo stesso degli eventi “Full On Ferry”. Ho invitato DJ che mi piacciono e che ammiro, loro facevano il loro set e poi facevamo anche un back to back. E’ ancora un concept molto figo, abbiamo già avuto DJ quali Sander Van Doorn, Michael Woods, Marco V, Aly and Fila e molti altri.
Parlando di avventure cosa puoi dirci dei tuoi prossimi tour?
Il mio prossimo tour promuoverà il mio nuovo album sul quale proprio ora sto lavorando. Sto provando la nuova musica in queste mie esibizioni e fin’ora l’impatto è stato grandioso.
Grazie per il tempo concessoci. Buona Fortuna.
Grazie per l’intervista!
English Version:
When you talk about trance music you can not consider Ferry Corsten. From Rotterdam to the top of the world, a triumphant journey that brought Ferry on the top of every rankings. Results that made him part of the best of the best of the trance music genre. Endless crowds and extraordinary numbers follow the Dutch dj producer in each tour: Ferry is so proud and grateful that tries to be linked to his fan sharing with him his superstar life. A big name in the dance music scene. A name that give us a chance for an interview, giving to us a little piece of his notoriety.
Hi Ferry, welcome on Soundwall.it.
In your twenty years career we could say that you see the birth of trance music. How was the beginning of this wave and how is now?
Nowadays you see all styles merge. House is now using trance elements. Even in tracks by pop artists your hear trance now. It has become more accepted as a genre I think. You see that the BPM is dropping too. Back in the days the average BPM would be 135/136 now I see trance tracks with a BPM of 130 so that has changed also.
Tours are exhausting but the tons of fans are a big reward. How do you feel every time you play in front of thousand people?
It can be exhausting but like you said when you stand in front of a crowd and everybody has come to see you. You simply can’t disappoint them, so I always try to give my best and give the crowd the times of their lives.
Talking about fans, you are in contact with your fans with the social network, youtube and your website. So you think that is a way to be thankful to your fans because of their appreciation or do you think that it’s important for you to stay in contact with them?
I think it is very important to stay in contact with my fans. I like to hear their opinion about things. Like with my radio show Corsten’s Countdown. Right after each episode the people can vote and on Facebook I always ask for their favorite track. I also share a bit of my private life via Twitter and Facebook so they can also see Ferry Corsten the Daddy instead of the DJ all the time. I am just a person like anybody else.
Fans that follow you every time and everywhere without no exception, is there a place where do you prefer to perform or that gives you particular feelings?
Big festivals and small clubs, they both have their own charmes. Festivals can be great because you perform in front of a huge audience. Normally it’s a shorter set and I play most of my hits . When I play in a club I like to take the crowd on a musical journey when I have 3 or 4 hours time to do this.
An exception maybe exist, i’m talking about our country, Italy, a place where the trance scene is not so big than other places. What do you think about?
Italy has a smaller trance scene then a lot of countries. I can’t really explain why. I don’t play in Italy almost every year but I would be nice to visit more often. I had a great time there though last month!
Talking about musical scenes, what do you thing about the fact that the trance/dance scene has more appeal for the fans around the world than the techno, house scene, and in general than the other kinds of electronic music?
The trance scene is huge and that’s a good thing. Trance is really big room music. You see house and trance merge more and more so trance will make its way to the house scene too. Although some people won’t even notice it is trance but think it a new thing in house music to use big strings and synths.
Electronic music is invaded by the technological revolution. You use an advanced setup, but you don’t hide yourself behind a laptop screen. Why this choice, a little bit more traditional?
I don’t use a laptop in my sets because I want to have the idea I am really spinning. With CDJ2000 that I use you still have to mix like I did when I was using vinyl. Only now I use 2 USB sticks instead of 2 heavy bags with kilos of vinyl. Easier when travelling too I can tell you.
Let’s talk about the present, the summer is coming and we know that you are having a weekly residency in Ibiza. The club will be the Sankeys and the night will be “Full on Ferry”, the repetition of your Rotterdam show. What can you tell us about this adventure?
This is the first time I have my own weekly residence in Ibiza. The concept is the same as the event Full On Ferry is. I invited DJs who I like or admire and they play a set and we do a back to back set too. Still is a cool concept and we’ve already had DJs like Sander van Doorn, Michael Woods, Marco V., Aly and Fila and many others.
Talking about adventures, what about your next tours?
My next tour will to promote my new album that I am working on right now. Testing new music now in my gigs and so far the reactions have been great!
Thanks for the time that you spent with us. Good luck.
Thanks for the interview!