Iniziano le manovre attorno alla decima edizione del Field Day, prevista per l’11 e 12 giugno 2016, e già sono stati confermati i primi grandi nomi che solcheranno i palchi del Victoria Park. Inutile dire che tra i primi annunciati c’è un po’ tutta la crema della scena inglese, da Special Request a Four Tet, da PJ Harvey a Floating Points.
Lo scorso anno sono stati un centinaio gli artisti presentati, tantissimi, per un festival che è riuscito ad imporsi come la risposta londinese alle classiche sirene spagnole del periodo, con un format diverso in cui i palchi sono affidati ad alcune delle migliori realtà cittadine, da magazine come The Quietus a promoter come Bugged Out!
Una line up enorme, affidata a diverse sensibilità, non solo a livello organizzativo ma anche nel gusto, nel pubblico e nella musica di riferimento, così il Field Day si manifesta come uno di quei festival in cui la parte più bella è il piacere della scoperta, per la varietà di proposte che vanno dall’house fino al folk, da una band africana come l’Orchestra Baobab o nel rock del vostro nuovo cantante preferito, o in un dj come Roman Flügel.
Non ci pare poca cosa per un festival che sì, è indubbiamente da considerare come tra i più affermati e di moda in Europa, ma anche e soprattutto perché è ben organizzato.