Un Music Hackday è, dal sito, “a hacking session in which participants will conceptualize, create and present their projects. Music + software + mobile + hardware + art + the web. Anything goes as long as it’s music related.“: in sostanza, si prende una buona quantità di sviluppatori software, li si chiude in una stanza per un periodo di tempo limitato e li si invita a creare qualunque cosa venga loro in mente che sia music-related e che, magari, usi qualcuna delle tecnologie sponsor.
I risultati sono spesso poveri in utilità quanto ricchissimi in divertimento e fattore “wow”: tanto per citare alcuni degli hack visti in passato, si sono visti:
– Una sorta di Tenori-On che usava la camera di un Macbook per leggere la posizione di due pesci in un acquario ed emettere suoni diversi in funzione del loro movimento
– Un synth controllato da un Arduino che al posto dei tasti usava bottiglie di birra vuote
– Un appendiabiti che suona il testo di “Harder, better, faster, stronger” dei Daft punk in maniera diversa a seconda di come si muovono gli appendini
-Un’applicazione integrata con Spotify che permette di portarsi in giro le playlist preferite salvate su biglietti dei mezzi pubblici di Amsterdam e usarle per creare playlist collettive alle feste, semplicemente strisciando il proprio biglietto su un lettore di NFC (quest’ultima, tra l’altro, sviluppata da chi scrive)
Insomma, un tripudio di creatività nerd, incanalata verso la musica e sponsorizzata, tipicamente, da alcuni dei più interessanti player del mercato tecnologico musicale.
Prima d’ora in Italia non si era mai visto niente di simile, e per partecipare si doveva come minimo prendere un aereo e andare ai Music Hackday organizzati periodicamente in giro per il mondo, spesso e volentieri in concomitanza con i grandi festival come il Sonar; grazie al roBOt di Bologna, da sempre attento a sperimentazioni, novità e forme “nuove” di creatività assortite, anche noi italici possiamo mostrare il nostro talento creativo senza doverci spostare più di tanto.
Le date previste sono sabato 5 e domenica 6 ottobre, durante il lungo weekend di musica innovativa che animerà tutta Bologna, e gli sponsor tecnologici sono particolarmente allettanti: oltre al “solito” Spotify, sempre attento a manifestazioni di questo tipo, ci sono anche Soundcloud, Rdio e Deezer, ma anche realtà italiane come Stereomood, o magari un po’ meno note al grande pubblico ma interessantissime tecnologicamente, come Echonest, o ancora estranee al mondo della musica ma comunque possibili bersagli di idee divertenti, come Technogym.
Gli ingredienti per un weekend a base di tecnologia, musica e creatività ci sono tutti quindi, personalmente non vediamo l’ora.
Trovate tutte le info qui.