L’idea nasce dalla community facebookiana di Vent’anni di Roma By Night, in primis da Corrado Rizza (di cui già avevamo caldamente segnalato il suo film/documentario “Roma Caput Disco”). Ogni volta che si tramanda la memoria di ciò che è stato ed è stato decisamente importante, noi siamo felici. Non perché si debba per forza essere passatisti, o perché “…un tempo sì che il ballo era bello, mica come oggi“: no. Questo tipo di atteggiamento non dove mai corrodere l’interessa, la curiosità, la voglia di stare sul pezzo e di vivere&raccontare come si evolve la club culture. Ma quando ci sono stati snodi, passaggi e personaggi fondamentali, la memoria va tramandata e celebrata. Nel momento in cui sta per ricorrere il decennale dalla scomparsa di uno dei dj più grandi di sempre, un talento pazzesco che ricordammo all’epoca così, ancora scioccati dalla sua scomparsa, si è deciso di dare vita a questa petizione. Vi consigliamo davvero di firmarla. Non per fare un favore (solo) a Marco Trani e a chi lo ha amato, ma per farci un favore a noi tutti: noi, come scena, come comunità, siamo riusciti ad esprimere geni e talenti che hanno emozionato migliaia di persone. E’ giusto che siano celebrati. Anche nella toponomastica, eccome. Ecco qui il testo della petizione, da leggere davvero attentamente:
In qualità’ di amministratori del gruppo Facebook: Ventanni di Roma by Night, che conta al momento circa 27 mila iscritti, chiediamo al Comune di Roma nelle persone del sindaco, Roberto Gualtieri, e dell’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, di intitolare una strada a Casal Palocco al dj Marco Trani, scomparso a 53 anni il 21 settembre 2013. Trani, originario del quartiere situato nel quadrante sud-est della Capitale, è stato un virtuoso della consolle, un innovatore e un punto di riferimento di tecnica stile e cultura musicale non soltanto per la sua generazione ma, ancora oggi, per quanti desiderano avvicinarsi all’arte del mixaggio. Tra i pionieri del funk e della disco, tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta è stato tra i protagonisti indiscussi in club storici della Capitale tra cui l’Easy Going e l’Histeria. Le audiocassette con incise le selezioni musicali proposte nelle sue serate erano, e sono ancora, ammantati da un’aura mitologica: ambitissime non soltanto dagli appassionati e dagli intenditori del genere, ma anche come testimonianza sonora e culturale di una stagione tra le più prolifiche della Roma by night per l’alto tasso di sperimentalismo e libertà creativa. Negli anni Novanta, cavalcando l’onda dell’house music ormai dirompente anche in Italia, Trani è stato resident al Pascià di Riccione. Come produttore ha collaborato, tra gli altri, con Renato Zero, Gazebo, Jovanotti e Mike Francis. Nel 2010, assieme al collega e amico Corrado Rizza, ha scritto il volume I Love The Nightlife (Wax Production). Nel 2014, a un anno dalla morte, Rizza e il figlio, Mattia Trani, gli hanno dedicato il documentario Strani Ritmi. Desideriamo sottoporre questa raccolta di firme online all’attenzione dell’amministrazione capitolina in quanto riteniamo che il contributo della scena romana del clubbing, della quale Trani è stato uno dei massimi esponenti, meriti di essere valorizzato e di diventare patrimonio condiviso nella memoria collettiva di questa città, ancor più in un momento storico in cui la figura del dj assume una grande rilevanza ed è un modello di riferimento per i giovani. Se Roma decidesse di intitolare una strada a un dj sarebbe la prima in Italia, facendo da apripista e confermando il suo ruolo di leader culturale del Paese. Segnaliamo, a supporto della nostra petizione, che il prossimo 21 settembre 2023 saranno trascorsi i dieci anni dalla morte ovvero il tempo indicato dalla norma per valutare e – ci auguriamo – accogliere la proposta di intitolazione.
La petizione, vi ricordiamo ancora una volta per comodità, si trova e firma qui.