Un grande classico, un ritorno alle origini e alle sonorità Pure House con i Fries & Bridges, duo che non ha di certo bisogno di molte presentazioni, essendo formato da Phil Weeks e Hector Moralez. Entrambi fondatori e manager di etichette discografiche, produttori e dj di ottimo livello. Due culture diverse, il francese Phil e il californiano Hector, in un unico e ineguagliabile progetto.
Ciao Phil e ciao Hector, è veramente un piacere parlare con voi.
Come tutti ricorderanno, “Fries & Bridges” iniziò nel 2001 con la prima release “Time To Yourself” su Robsoul Recordings. Com’è nata questa collaborazione? Raccontateci quest’esperienza… vogliamo conoscere i dettagli.
Phil: Io ed Hector ci siamo incontrati nel 1999 ad un party al Rex Club di Parigi, quello era il primo viaggio in Francia di Hector. Eravamo giovani e pazzi, è stato proprio un gran momento. Il giorno dopo Hector era già con me in studio e da quel giorno abbiamo iniziato a produrre insieme. Tutto è successo velocemente, abbiamo finito la traccia in poche ore e è da lì che è iniziata la nostra grande amicizia. La traccia uscì su Robsoul 03 con il nome “Phil Weeks & Hector Moralez”. Da quel momento siamo rimasti in contatto solo tramite cellulare (internet e l’email erano troppo innovativi al tempo).
Il nome “Fries & Bridges” è arrivato poco dopo, nel 2001. Io ero a San Francisco, Hector stava lavorando alla Primal Records e insieme stavamo pensando ad un nome per questo progetto. Norman, un amico e collega di lavoro di Hector, uscì con questa idea: “Fries and Bridges”. Io sono “Fries” (French Fries) e Hector è “Bridges” (San Francisco Bridges).
Quindi “Fries & Bridges” è un progetto che unisce 2 culture differenti: Hector della Bay Area di San Francisco (USA) e Phil di Parigi (Europa). Beh, io ascolto la vostra musica ma non percepisco questa differenza, il vostro cuore batte allo stesso modo, al ritmo classico di House Music. In studio come definite i vostri ruoli? Chi è più flessibile e pronto ad adattarsi all’altro?
Hector: Anche se siamo nati in due differenti aree del mondo, condividiamo una forte passione per la musica e abbiamo la stessa visione della vita. I nostri ruoli in studio sono semplici, ci divertiamo, ascoltiamo insieme tutti i generi musicali fino a quando non troviamo qualcosa che ci illumina e nel frattempo il nostro obbiettivo è essere più fatti possibili (di erba) e divertirci mentre creiamo la musica che amiamo. Ciò che ci ispira è la buona musica e chi ci sta attorno. E’ sempre stato così fin dall’inizio. In principio vivere lontani uno dall’altro era difficile, adesso che viviamo a 10 minuti di distanza tutto è più facile e riusciamo a lavorare spesso in studio assieme. Siamo entrambi aperti a nuovi idee e siamo pronti ad adattarci, ci piace la creatività…tutto questo ci aiuta nel nostro lavoro.
Qual’è la vostra giornata tipo quando lavorate insieme? La cosa migliore penso sia lavorare insieme ad un grande amico con cui ti trovi in sintonia e condividi le stesse idee, anche se a volte può risultare più difficile che lavorare da soli.
Hector: E’ bello lavorare con qualcuno con cui si va d’accordo e con cui si condividono le stesse idee creative. Generalmente la giornata tipo funziona così: uno di noi chiama l’altro o manda un’email, concordiamo quando e dove trovarci, vado a casa di Phil, fumiamo un pò e ci mettiamo al lavoro in studio. A volte lavoriamo dalle 21 alle 6 o 7 di mattina e poi porto il mio culo a casa. Questa è una bella giornata tipo!
Diteci qual’è il vostro attuale set-up in studio: hardware, software… Quale virtual instrument, plugin, etc. consigliate?
Phil: Solitamente produciamo tutte le nostre tracce nella sede di Robsoul. Noi amiamo campionare, non utilizziamo computer e software e quindi non posso consigliare plugin, ecc. In questi anni come sampler/sequencer abbiamo utilizzato la Yamaha SU700 e l’Akai MPC3000. Oltre a questo utilizziamo la Roland TR909 e l’SH09, ma ripeto ancora “amiamo campionare”. Facciamo il mixing con il mixer Yamaha 03D e come monitor usiamo le KRK K-RoK & Fostex 6301B. Per campionare la nostra collezione di vinili invece utilizzamo Technics 1200 MK2 + Bozak.
Secondo voi quale aspetto positivo dell’House music e della club culture i giovani dj e produttori dovrebbero prendere “in prestito” dall’attuale scena?
Hector: Duro lavoro e dedizione sono la chiave per portare qualcosa di speciale nell’industria della musica, ma anche fare di testa propria e credere in se stessi. E’ importante rimanere concentrati e disciplinati e allo stesso tempo inseguire i propri sogni. Prendere decisioni intelligenti e ricordarsi che con la musica tutto è possibile. Seguire sempre la propria strada e non copiare qualcosa solo perchè è cool al momento. Provare tutto ciò che fà star bene e che offre ispirazione. Fare il meglio che si può con qualsiasi software o hardware che ti puoi permettere va bene e inizia da qui a creare la tua musica. Per ultimo ma non meno importante, sfidare se stessi.
Dato che siete anche dj professionisti, qual’è il vostro equipaggiamento durante i tour? Quale metodo di Djing preferite?
Hector: Quando siamo in tour di solito portiamo i CD’s ma a volte usiamo anche i vinili. Io suono con cuffie Technics , Phil con le Sony . Ci piace suonare con 3 CDJ 2000 e con mixer Pioneer 800 e con monitors potenti.
Quali releases avete in programma?
Phil: Abbiamo un pò di progetti: il volume 5 del Uprock 3000 series di su Robsoul, un follow up di “Forever This” e “Just Because” e anche un remix per The Factory, la label di Hector. Tutte queste usciranno nel 2012 e non vi deluderemo. Stay Tuned!
English Version:
A great classic, a back to basics and to the pure House sound with Fries & Bridges, a duo that don’t need no introduction, because we are speaking of Phil Weeks and Hector Moralez. Both founder and manager of record labels, producers and top djs. Two different culture, Phil from Paris and Hector from San Francisco, in a unequalled project.
Hi Phil, hi Hector. It’s truly a pleasure to talk a little bit with you.
As we all remember, “Fries & Bridges” started in 2001 with yours first single “Time to Yourself” on Robsoul Recordings. How was this collaboration born? Tell us a little about how this experience kicked off… We are definitely curious about the details!
Phil: We met each other back in 1999 at the rex club in Paris. That was Hector first trip in France; I was involved also inside the party. It was fun times, we were young and crazy. The next day Hector came with me in the studio & we started working on music (“time to yourself”). Everything came very fast, the track was complete in few hours & we directly became best friends over an instant. The track came out under the name “Phil Weeks & Hector Moralez” on Robsoul 03. We then stayed in touch by phone (internet/email was still very new for us at that time).
The name “Fries & Bridges” came little after, in 2001 I think. I was in San Francisco, Hector was working at Primal records (dope records shop) & we were looking for a name for our collaboration. Norman, another friend (was also working at Primal) came with this idea “Fries & Bridges” as a joke and we directly fell in love with that name. I am “Fries” (French Fries) & Hector is “Bridges” (San Francisco Bridges).
“Fries & Bridges” is a project that unites two undoubtedly different cultures: Hector from Bay Area (United States) and Phil from Paris (Europe).
Well, I listen your music but actually I don’t perceive this gap, your “hearts” beat the same way to the rhythm of pure and classic House Music.
In the studio, how do you define your roles?Who is more flexible and ready to adapt to the counterpart’s convincements?
Hector: We are so different yet we share a strong passion for the music and have a common view of life even though we were born in 2 different areas of the world. Our roles in the studio are simple, we have a good time, we listen to all kinds of different music until something sparks an idea, meanwhile our goal is to get as high as possible (on weed) and have fun while we create that style of music we love. We really dig getting inspired from good music and the people around us, our ideas normally just flow. It’s always been that way from the Start. Living far apart was difficult before, but now we live 10 minute from each other so this makes it easier for us to work more often in the studio than in the past. We are both open minded to new ideas and we are always ready to adapt, we like creativity…this helps in the process.
When you work together, how do you usually build up your day schedule? Guess it’s quite pleasant to work with a very good friend with whom you probably share thoughts and attitude, nevertheless it may be a little bit more complex to work in two instead of creating and organizing the creative process alone.
Hector: It’s nice working with someone you can get along with and share some of the same creative thoughts and energy… Usually how it goes down is – one of us will call or email, we pick a date and time, I walk over to Phil’s house and we Roll Up a few and get to work. We go into the studio like we’re never coming out. Sometimes we work from 9pm to 6 or 7 in the morning, then I walk my ass home and that’s a good F&B day!
Please, tell us about your current studio set up: hardware, software. What virtual instrument, plugin, etc. would you recommend?
Phil: We mostly produce all the “Fries & Bridges” stuff in the Robsoul Head Quarter. We love to sample, we don’t really use computer or any software so I can’t really recommend on that. During the years, we have been using either the Yamaha SU700 or the Akai MPC3000 as a sampler/sequencer. We love to sample everything inside (audio), we don’t really go Midi together. We also use the Roland TR909 & the SH09 but again we LOVE to sample. We’re mixing on the Yamaha 03D mixer & monitors are the KRK K-RoK & Fostex 6301B. Technics 1200 MK2 + Bozak mixer to sample from our vinyl collection.
What positive aspects of House music and club culture do you think younger Djs and producers should borrow from the current scene?
Hector: Hard work and dedication is key when bringing something special to the music industry. Also doing your own thing and believing in yourselves. It’s important to stay focused and disciplined, at the same time, follow your dreams. Be smart about your decisions and remembering that with music everything is possible, if you want it bad enough. And to always stay true in what you do!…oh yeah and don’t copy the next guy because it’s cool at the moment. Sample everything that makes you feel good and inspires. It’s House music, so don’t trip !! Just do the best you can with whatever computer program or hardware gear you can afford or get your hands on and start creating music there. Last but not least, challenge yourself… always keep it fresh.
You’re also a professional DJ. What equipment do you bring to your DJ gigs? What is your preferred method of DJing?
Hector: when we play out we normally come with just our CD’s but from time to time we bust out records. I play with Technics Headphones & Phil’s rocking Sony. We enjoy playing on 3 CDJ 2000’s with a Pioneer 800 mixer and some fantastic sounding monitors.. and that’s how we roll.
What releases have you got coming up?
Phil: We’re actually working on few projects: Volume 5 of the Uprock 3000 series (Robsoul), a follow up of “Forever This” and “Just Because” and also a remix for The Factory, Hector’s label. (Craig Hamilton – Housecall). All of this will be coming up in 2012 and we won’t disappoint. Stay Tuned!