Dopo una la sua nascita nel 2013, il We Are FSTVL ha da subito raccolto le attenzioni e il plauso all’interno del circuito dei festival anglosassoni. Infatti, a distanza di due anni, non solo è riuscito ad attrarre almeno cinquanta mila spettatori, triplicando cioè il bacino d’utenza, ma è ormai in grado di proporre una line up da brividi.
La scelta artistica di questa edizione cerca di offrire i maggiori nomi di punta della scena mondiale, per cui si parte Sabato 30 Maggio presso l’aviosuperficie di Upminster, a Londra, con Carl Cox, Seth Troxler, Nic Fanciulli, Solomon, Gorgon City, Masters at Work, Oneman, Tale of Us solo per citare alcuni nomi – e con sei palchi, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. La domenica ancora una pioggia di artisti, con gente del calibro di Sven Väth, Dixon, Âme, Steve Angello, Jamie Jones, Marco Carola, MK e Jackmaster… insomma il gotta della house e della tecno modaiola e da festa.
A giudicare dal taglio stilistico del festival, il We Are FSTVL potrebbe diventare il più pericoloso rivale del Sónar, ma solo il tempo potrà confermarcelo. Nel frattempo ci divertiamo a trovare le differenze e le somiglianze.