Devo essere sincero, in un primo momento i nomi di Dave Harvey e di Steve Nickolls non mi hanno detto molto e probabilmente neppure a voi. Mentre se vi parlo dei Crazy P, dei Waifs & Strays, di Julio Bashmore (citandone solo alcuni) sono quasi sicuro che ne avete sentito parlare nell’ultimo anno. Dunque chi sono Dave Harvey e di Steve Nickolls? Sono coloro che si celano dietro il nome Futureboogie. Da 10 anni dj, conduttori radiofonici ed organizzatori di serate e party a Bristol e dintorni. Un anno fa decisero di fondare l’omonima etichetta ‘Futureboogie Records’ che con uno stile molto eclettico, in continua evoluzione e con uno sguardo rivolto al futuro, si è imposta tra le etichette di maggior successo nel 2011. Andiamo a conoscerli meglio…
Ciao Dave e Steve, benvenuti su Soundwall!
Domanda scontata: come vi siete conosciuti ecome è nato il vostro rapporto professionale?
Ciao a tutti, grazie per averci ospitato…
Ci siamo incontrati a Leicester molte lune fa, finivamo sempre per incontrarci nelle stesse serate in città e dopo qualche incertezza iniziale abbiamo iniziato a fare serate assieme e successivamente questo rapporto si è consolidato quando ci siamo trasferiti a Bristol ed abbiamo iniziato il progetto ‘Seen’ – precursore di Futureboogie.
Quale idea vi era alla base del marchio/dell’etichetta che avete fondato assieme?
Eravamo all’interno di un’enorme e varia scena musicale che non vedevamo rappresentata fuori da Londra – dalla broken beat alla house passando per tutto quello che vi è in mezzo – un eclettico mix di roba su cui lavorare assieme. Vi erano, ovviamente, delle eccezioni a questo, Manchester aveva l’Electric Chair ed un’ottima selezione di serate dove si poteva ascoltare ogni genere musicale, ma non vi era nulla del genere in Leicester o Bristol cosicché abbiamo pensato di suonare noi tutta la musica che ci piaceva.
Per quanto riguarda l’etichetta era solo qualcosa che avevamo sempre voluto fare – ne abbiamo parlato per anni ed abbiamo sempre voluto creare un etichetta per la musica che vorremmo suonare – vogliamo dare all’etichetta un range molto vario ed etichette come Sonar Kollektiv e Compost ci hanno sicuramente molto influenzato.
Da dove deriva la vostra passione per la musica? Cosa facevate prima di diventare dj e a cosa vi sareste dedicati se non avreste intrapreso la carriera da dj/produttori?
Abbiamo avuto diversi pessimi lavori ed anche alcuni buoni – pub di merda, ottimi club, consegnare giornali, panifici, giornalismo musicale, camminare sulla luna, di tutti i tipi – abbiamo in un certo senso lavorato entrambi nel settore musicale fin da adolescenti. Credo che la passione per la musica derivi proprio da come ti fa sentire – come succede ad alcune persone, a differenza di altre che non ne vengono minimamente sfiorate, noi l’abbiamo sempre sentita fin nelle viscere…
Quale preferite tra i tanti lavori che fate: produttori, organizzatori di eventi, djs? A cosa vi dedicate nel prezioso tempo libero che vi rimane?
Credo che entrambi amiamo la parte del lavoro in cui si programmano le cose – è un’enorme soddisfazione scegliere artisti che ami e dirigerli nel modo in cui tu pensi si incastrino nel migliore dei modi. Arrivare a prenotare i tuoi artisti preferiti come lavoro è qualcosa di cui siamo davvero grati – è come il fantacalcio, ma nella realtà. Ovviamente amiamo fare i dj – credo che sarebbe sicuramente la prima scelta in assoluto, ma anche fondare l’etichetta è stato davvero eccitante – possiamo scegliere tutto?
Parliamo ora del marchio ‘Futureboogie’ e del primo anno dell’etichetta: a 10 anni dalla nascita vi aspettavate così tanto successo? (non siate modesti). Rappresenta ancora “The Dancefloor Of Days To Come”?
Sai cosa, siamo stati praticamente travolti da quanto tutto ciò è stato apprezzato – ci sono talmente tanti fattori coinvolti, ma ci sembra di essere stati molto fortunati poiché molti dei nostri buoni amici realizzano musica di qualità tutta nello stesso periodo e questo pare creare attorno all’etichetta sempre più ‘cose buone’, serate, party, persone – arrivano tutti assieme, aggiungendosi ad un qualcosa di più grande. È stata fortuna e speriamo di trovarci all’inizio di un nuovo “capitolo” che ci pare essere molto divertente dopo 10 anni di attività.
Sono assolutamente convinto che tutto ciò rappresenti il dancefloor dei giorni a venire – mi piace quella frase!
Quali obiettivi avete raggiunto e quali non siete riusciti a realizzare? Qualcosa per cui siete rimasti delusi e quali obiettivi vi ponete per i prossimi 10 anni?
La perdita dei capelli è stata deludente e dormire un po’ di più in questi anni non sarebbe stato male – e ovviamente vi sono ancora molte cose che abbiamo voglia di fare – ma abbiamo avuto anche molti momenti fantastici finora ed incrocio le dita affinché continuino ad arrivare.
Come avviene la ricerca di nuovi talenti? E com’è il rapporto di lavoro con gli artisti della vostra etichetta?
Ad essere onesti fino ad ora abbiamo lavorato con persone che conoscevamo già, o in un qualche modo collegati a noi attraverso la scena musicale di Bristol, tramite party in città, festival o serate. Abbiamo ancora da produrre così tanta musica buona dalle persone con cui abbiamo già lavorato ed un sacco di cose nuove che ci arrivano da persone nuove che, come ho detto, siamo davvero molto fortunati. Ci hanno spesso chiesto se producevamo musica solo di artisti di Bristol – ciò non ha ovviamente senso, l’obiettivo principale dell’etichetta è quello di produrre buona musica – ma finora proviene da persone con cui siamo legati, provenienti principalmente da Bristol, ma quest’anno si inizierà a vedere anche materiale di persone provenienti da più lontano e comunque rimaniamo sempre alla ricerca di nuova musica. Detto questo – l’atmosfera familiare è una componente abbastanza importante per noi – poi se si tratta di buona musica da parte di qualcuno che è anche nostro amico allora è il bonus è doppio.
Relazione tra l’etichetta e gli artisti? Possiamo avere un altro drink?
In base alla vostra esperienza, com’è cambiato il mondo della musica elettronica nell’ultimo decennio? E riprendendo il vostro motto potete dirci come si evolverà nel futuro? Di fronte a quali dischi rimarremo colpiti nel prossimi mesi/anni?
Mmmh – questa è una grande domanda! Non ho idea di come si evolverà la musica in futuro, ma non vedo l’ora di scoprirlo. Cosa supererà il test del tempo? Non ne ho idea, ma è tardi ed il letto chiama!
Cosa ne pensate dell’utilizzo dei computere dei software per fare musica ed esibirsi? Da quale parte state riguardo al dibattito: analogico vs digitale? E poi un parere personale sul tanto discusso tasto ‘synch’?
Un altro grosso quesito – penso che per noi sia molto semplice – prima di tutto viene la musica – e non il mezzo/formato con cui viene distribuita. Abbiamo discusso su questo e crediamo vi sia un po’ di snobismo che va di pari passo con ciò in termini di djing. Per noi conta solamente la musica – comunque non sono un grande fan del djing sincronizzato – (il tasto synch) sembra essere una mossa abbastanza inutile e sicuramente porta via parte della passione e non solo dal lavoro del dj.
In termini di produzione – analogico vs. digitale – noi amiamo molto la roba analogica ed allo stesso tempo amiamo molto la roba prodotta digitalmente, infatti pensiamo vi sia spazio per entrambe, se qualcuno rende qualcosa di fantastico un po’ più semplice attraverso la tecnologia questo non significa che non sia valido! Detto questo – crediamo sia molto importante mantenere vivo il vinile, possedere qualcosa che puoi tenere in mano le conferisce un valore completamente diverso rispetto ad un file virtuale e ciò è veramente importante.
Infine parliamo del vostro futuro: nuovi progetti, artisti, news? Cosa ci consigliate di seguire/ascoltare nel 2012 (ovviamente oltre alla compilation ‘10)?
Vi è così tanta ottima musica in uscita al momento – Claremont 56 ha un’eccellente nuovo progetto ‘Paquaand’ e tutto ciò che abbiamo sentito finora suona alla grande; tutto il materiale della Crosstown sembra essere davvero buono e vario, stessa cosa per le produzioni da Wolf Music, Eglo, FINA, tutto quello su cui mette mano Todd Terje è ottimo, anche tutti i ragazzi che fanno musica house adesso la rendono davvero interessante ed emozionante, trasformando in nuova una disco di vecchia forma – continuiamo inoltre a trovare tracce incredibili che non abbiamo mai sentito, è come un mondo a parte che continua a fornirci musica.
Julio Bashmore sta per far uscire il proprio LP quest’anno che è davvero emozionante, tutti i nostri artisti hanno un mucchio di progetti di diverso genere in cantiere, siamo vicini a firmare alcuni brani di Felix Dickinson dai Cynic, i ragazzi dei PBR Streetgang hanno quasi terminato un EP per noi e siamo costantemente alla ricerca di cose nuove così da guardare oltre e vedere dove si va a finire!
English Version:
To be honest, at first the names of Dave Harvey and Steve Nickolls didn’t say much to me and probably neither to you. While if I speak you about Crazy P, Waifs & Strays and Julio Bashmore (to name only someone) I’m pretty sure that you’ve heard about them last year. So who are Dave Harvey and Steve Nickolls? They are the guys behind Futureboogie. From 10 years they have been dj, radio hosts and organizers of gigs and parties in Bristol and in the rest of the country. A year ago they decided to found the homonymous label ‘Futureboogie Records’ that with a very eclectic style, continuously evolving and an eye to the future, has emerged among the most successful label in 2011. Let’s go to know them better…
Hi Dave and Steve, welcome on Soundwall!
Obvious question: how did you meet and how was your professional relationship born?
Hi there – thanks for having us…
We met in Leicester many moons ago, we ended up at a lot of the same club nights in the city and after some initial trepidation, started putting nights on together and this was cemented when we moved to Bristol and started ‘Seen’ – the precursor to Futureboogie.
What idea was at the base of the brand/label that you have founded together?
We were really into lots of varied music that we didn’t see represented outside London – from broken beat to house with everything in between – an eclectic mix of stuff that worked together – therewere obviously exceptions to this rule, Manchester had Electric Chair and a really good selection of nights where you could hear all sorts of music but there was nothing in Leicester or Bristol that we thought played all the music we liked. With the label it was just something we had always wanted to do – we talked about it for years and just really wanted to start a label for stuff that we would want to play – we want to give the label an eclectic range – labels like Sonar Kollektiv and Compost were certainly a big influence.
Where does your passion for music come from? What did you do before becoming djs and what would you be if you had not started careers in music?
We’ve had several bad jobs and some good ones too – shit pubs, great clubs, paper rounds, bread factories, music journalism, moon walking, all sorts – we’ve both worked in music in some way since we were teenagers, I think passion for music just comes from how it makes you feel – it happens for some people but for others it just doesn’t even touch them, it’s always got us right in the gut….
Which do you prefer between the many jobs that you do: agency, festival programming, djs? How do you spend your precious free time?
I think we both absolutely love the programming side of things – it’s a massive blessing to get to pick the artists you love and direct how you think they all fit together best. Getting to book your favoritesartists as a job is something we are really grateful to get to do – it’s like fantasy football league but for real. Obviously we absolutely love djing – I think that would definitely be first choice out of everything but then the label has been really exciting too – can we just have them all???
Let’s talk about ‘Futureboogie’ and first year of the label: 10 years after the birth of the brand, did you expect so much success? (Don’t be modest). Does it still represent to you “The Dancefloor Of Days To Come”?
Do you know what, we’ve been pretty blown away by how well it’s been received – there are so many factors involved but we seem to have been really lucky with so many of our good friends making quality music all in the same period and that certainly seems to be creating more and more good stuff around the label, nights, parties, people – all really coming together and adding to the greater whole. It’s been ace and hopefully we’re at the beginning of a new “chapter” – can I say that!??! – seems funny after ten years in the business. I definitely think it still represents the dancefloor of days to come yeah – I like that line!
What targets have you reached and not reached? Has anything been a disappointment, and what objectives do you pose for the next 10 years?
The loss of hair has been disappointing and some more sleep over the years wouldn’t have gone amiss – and of course there is loads we still want to do – but we’ve had some amazing times so far and fingers crossed they are gonna keep coming.
How do you find new talent? And how does the relationship work between the artists and the label?
To be honest so far we have just been working with people we already know, have connections to anyway, through the Bristol scene, through partying all over the country, through festivals, late nights and good times. We still have so much good stuff to put out from people we have already worked with and loads of new stuff coming in from those and new people so really as I said, we’ve been really lucky. We often get asked if we only put stuff out by people from Bristol – this is nonsense of course, the label’s primary goal is to put out great music – but so far it’s all been from people we have connections with, largely from Bristol but this year people will start to see stuff from further afield and we are always on the look out for new music. Having said that – the family vibe is quite a big part of it for us – if it’s great music from people we’re friends with then it’s a double bonus.
Relationship between the label and the artists? Shall we have another drink then?
According to your experience, how has the world of electronic music changed in the last decade? And back to your original motto, can you tell us how it might evolve in the future? Which current loves/ records do you think will stand the test of time?
Em – that’s a big question! I have no idea how it will evolve in the future but I can’t wait to find out. What will stand the test of time?! No idea but it is late and my bed is calling!
What do you think about the use of computers and software to make music and perform? Where do you stand on Analog vs. Digital debate? And also a personal opinion on the much discussed key ‘synch’?
Another biggie – I think for us it’s quite a simple one – it’s the music first and foremost – not the medium/format that it comes in. We have discussions on this and there is a fair bit of snobbery that goes hand in hand with it all in terms of djing. It really is about the music itself to us – however I’m not a big fan of sync djing – seems a bit of a pointless move really and surely takes some of the passion etc out of it. In terms of production – analogue vs digital – well we love loads of analogstuff and we love loads of stuff that’s made digitally so think there is room for both, if someone makes something fantastic a bit easier through modern technology that doesn’t discount it’s validity!
Having said that – we do think it’s really important to keep vinyl alive, owning something that you can hold in your hand gives it a completely different value to a virtual “file”, it’s really important.
Finally let’s talk about your future: new projects, artists, and news? What do you recommend to follow/listen in 2012 (of course in addition to the compilation ‘10)?
There’s so much great new music coming out at the moment – Claremont 56 have a great new project Paquaand everything we have heard so far sounds great, all the Crosstown material seems to be really good and varied, stuff from Wolf Music, Eglo, FINA, everything new that Todd Terje puts his hand too is great, all the bass kids making house music now are really interesting and exciting, new takes on an old formdisco – we continue to find amazing tracks we have never heard before, it’s like a whole separate world of music that just keeps giving.
Julio Bashmore is gonna be putting out his LP later this year which is really exciting, all of our artists have a whole heap more quality biscuits in the pipeline, we are close to signing some tracks from Felix Dickinson of Cynic fame, the PBR Streetgang boys have nearly finished an EP for us and we are constantly finding great new stuff so watch this space and let’s see where we end up!