Fare un’intervista con G.O.D. (non con dio, ma con Gang Of Ducks) assomiglia a quei servizi degli inviati di VICE News, che riescono (dio sa come, appunto) ad finire in mezzo ai jihadisti in Siria o in mezzo alle sparatorie tra i cartello della droga messicani. Mi aspettavo però che sarei stato prelevato, incappucciato, portato in una località segreta e che avrei parlato con uno con il passamontagna in testa. Niente di tutto ciò (in un certo senso mi dispiace) ma, ad oggi, continuo ad ignorare l’identità del mio/miei interlocutori. Perché i Gang Of Ducks sono così, ci sono ma non lo sai – chissà quante volte li avremo incontrati – rubano papere, incidono dischi con simbologie arcane e danno libero sfogo ad un immaginario fantascientifico/cyberpunk ben sintetizzato da una produzione come H.O.P.E. del torinese (un altro!) Vaghe Stelle.
Premesso che è chiaro che non vogliate far sapere molto di voi, non cercherò quindi di fare i salti mortali per violare la vostra sacrosanta policy di non venire allo scoperto. Ma almeno: chi siete, quanti siete, come vi siete conosciuti? Dal video di My Panda Shall Fly si intuisce che siete in tanti e che siete di Torino. Almeno ci provenite, perché poi la label di fatto sta a Berlino.
Il nostro gruppo è elastico e multiforme, abbiamo un nucleo fisso che ingloba diverse realtà e collaborazioni.
Ci muoviamo in vari settori e cerchiamo di affrontarli tutti quanti con lo stesso spirito, dai dischi che selezioniamo all’estetica delle nostre copertine e dei nostri videoclip. Il coesistere di questi elementi crea il nostro gruppo, come ci siamo conosciuti non è importante.
Senza addentrarci in polemiche del tipo “è meglio l’Italia o Berlino” che tutti conosciamo e che ormai ci nauseano, è stata una scelta ovvia, oppure casuale? Alla fine tutte e due le città condividono una ‘strana’ atmosfera culturale…
Il fatto che operiamo a Berlino è stato puramente casuale, alcuni di noi si sono trasferiti ed altri sono saldi a Torino. Il web ci rende vicino a tutti i nostri collaboratori, direi che le connessioni wi-fi e i trasporti a basso costo giocano un ruolo più importante di qualunque atmosfera culturale per il nostro tipo di estetica.
Quello che esce dalla label ha un sapore da anni ’80, partendo dall’idea del suono, per arrivare alla grafica e alle scelte dei video. Piace in particolare a tutti quelli che sono nati più o meno durante la caduta del muro, i millennials… Se a questo uniamo le venature a tratti esoteriche, a tratti cyberpunk, lorde e analogiche, viene fuori qualcosa che vedrei benissimo a Kowloon City…
Mi piacerebbe dirti che la nostra estetica prende spunto da immaginari fantascientifici o ad esempio da Kowloon City, ma per essere sinceri il tipo di suggestione che ci ha forgiato deriva dalla periferia torinese, la Torino/Milano. Il tratto cyber e l’immaginario dark sono la semplice sintetizzazione di quello che siamo realmente: cerchiamo di districarci fuori dalla nostra realtà per cambiare sempre. Oggi siamo questo, domani gireremo l’angolo e muteremo nuovamente.
Come scegliete quelli che pubblicheranno con voi e chi cura video e artworks? Con quegli schermi rumorosi che i ricordano i vecchi televisori dei nonni, colori acidi e codici a barre…
Gli artisti che abbiamo selezionato sono persone che ammiravamo in ambito musicale ancor prima della messa al mondo di Gang Of Ducks. Traag è un artista micidiale e siamo contenti di aver aperto la label con una sua release. Selezionare i dischi da fare uscire è una parte molto emozionante del nostro lavoro ed agganciarci con la parte grafica e visuale è un processo che ci arricchisce ogni volta come un lungo viaggio.
Due parole su quello che è già uscito e di quello che uscirà…
Il nostro primo disco, come già detto prima, è stato Traag, da lui abbiamo delle novità interessanti che annunceremo ai primi di luglio e poi chiaramente il secondo lavoro di Haf Haf che dovremmo annunciare in piena estate. Abbiamo appena rilasciato un 7” di Sudden Infant remixato da Haf Haf, subito dopo avremo un altro 7” di Dave Saved remixato dal boss della label svizzera Danse Noire Aisha Devi, il prossimo One Circle ed altre sorprese.
Potremmo parlare anche del nome tipo GOD vs Ducks, ma sarebbe scontato, quindi mi basta sapere se la papera l’avete rubata prima o dopo di darvi il nome. Potrebbe fare la differenza..
Della papera non possiamo parlare, mi spiace.
E ti pareva! Grazie lo stesso.
La Gang ci regala anche lo stream dell’EP di Sudden Infant, What Am I Doing Here, uscito il 12 maggio in 12’’ e digital download. In mezzo anche i rework di Haf Haf e G.O.D.
Ecco cosa ne pensano alla label:
The Lizard.
Urban jungle, fight to survive.
Machete slashes makes the way in the branches choking the voice. What am i doing here?
This vegetation doesn’t exist, it’s plastic.
Drums and screams, we are not alone and Taipei is near,
you far away.
2 minuts and 46 seconds separate you from Haf Haf,
oblivion course.
The rythmic at this point is solid to give space to the sinthesys
flooding villages and the nearby jungle.
The Gang dance with the Lizards.