E’ ormai appurato che il cd musicale non costituisce più la prima scelta per un regalo di compleanno.Anzi alla proposta “che ne dite di un cd…”, frase udibile tra coetanei impegnati nella scelta di un presente per un amico, l’affermazione che scaturisce, quasi scontata, il più delle volta potrebbe essere del tipo “… ma va, tanto se lo scarica…”. Già perchè ormai il cd non e’ più il regalo per eccellenza, quello che spicca tra tutti per forma e qualità, bensì un’ oggetto che nel tempo ha perso il suo vero valore, perchè ti impegna nell’uscire fuori di casa, nello spendere soldi… Le odierne generazioni questo non lo accettano più : tra una chiacchierata in qualche social network e qualche video visto e rivisto nella rete, sfido chiunque a non aver scaricato almeno una volta una canzone da internet, e perché…presto detto: e’ comodo, molto. Il formato dei ragazzi di oggi si racchiude in pennette del peso di qualche decina di grammi, per molti addirittura nel telefonino o in qualche oggetto in grado anche di fare foto, navigare in rete, leggere la posta, vedere film, insomma in un oggetto completo e poco ingombrante. Se da una parte c’e’ la praticità del formato, dall’altra l’MP3 ha purtroppo cancellato il fascino del cd, inteso anche come oggetto da regalare e regalarsi. Tuttavia non sono pochi gli irriducibili per i quali l’ascoltare una semplice canzone diventa quasi un rito, un piacere edonistico, che intervalla il recarsi nella libreria in salotto, il cercare il cd, l’aprirlo e tenere tra le mani un’ oggetto luccicante, tondeggiante… insomma il sentire la canzone avviene ancor prima di pigiare il tasto play dell’ impianto HI-FI. L’MP3, no. Non ha sostanza. C’e’ per il solo fatto che l’icona della canzone compare nel nostro desktop, ma tutto poi si ferma lì, non è palpabile, non ha forma. Per molti, quindi, il cd permane come formato per eccellenza, il migliore e più pratico. Ma se questi storcono il naso nei confronti dell’avanzare spedito delle nuove tecnologie, la vecchia scuola ricorderà e tuttora ricorda vivamente la presenza del disco, con la d maiuscola però, e non solo del compact disc. Il vinile e’ tuttora considerato il format per eccellenza nella qualità sonora che riesce a dare, nonché oggetto che per primo identifica la figura del DJ. Sono ancora molti i big della console che scelgono tuttora il disco in vinile al più compatto cd o al sempre più diffuso pc portatile: i più affermati club internazionali pongono tuttora due giradischi ai due lati del mixer. Ma i dj non sono i soli a scegliere questo prodotto. Anche tra i più comuni appassionati di musica, riscuote sempre più l’approvazione ed entusiasmo nella scelta di un classico immutato nel tempo. Sarà che in tempi dove il comunicare coincide con l’esser connesso, dove al parlare si e’ sostituito lo scrivere, dove le relazioni avvengono tramite posta elettronica, il vero fascino resta sempre nel disco, in quel oggetto che riesce ad accomunare ed unire quelle sempre più deboli relazioni tra quei genitori troppo impegnati e a quei figli troppo davanti al pc, che la generazione dell’MP3 oggi ci propone.
Alessandro Giachi
Scrivere mi rilassa, se poi si tratta di musica le cose non posso che migliorare. Quando il tempo me lo permette suono la batteria e do consigli ai miei amici su generi nuovi e artisti sconosciuti. Il resto lo dedico all'ascolto, non ho un genere preferito, la musica mi emoziona tutta. È in grado di farmi cambiare umore in pochi secondi, motivo per cui odio l'opzione shuffle nei lettori mp3.
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