Fa freddo a Firenze, a forza di camminare in cerchio mi si sono rotti ulteriormente i jeans, mi riscaldo accendendo un’altra sigaretta. Ripasso le domande, la pronuncia, le date. Intervistare Asquith e Route 8 prima del loro showcase per Tropical Animals al Club 21 è per me un grande onore e come ormai da prassi prima di un’intervista, sono in ansia nemmeno partissi per il fronte.
Il tutto, come al fischio d’inizio di un importante match, svanisce al primo sguardo e alle presentazioni di rito: sono due ragazzi, semplici, genuini, con una sconfinata passione per la musica e una dedizione ad essa quasi maniacale. Resto letteralmente affascinato dalla loro bontà, io maledetto più per vizio che per diletto.
Poi oh, intendiamoci, carini ed educati sì, poi però in consolle hanno letteralmente fatto impazzire la pista come poche volte ho avuto il privilegio di vedere.
Lobster Theremin: genio e regolatezza.
Qual è il vostro primo ricordo a proposito di Lobster Theremin?
Asquith: Beh direi senza dubbio l’idea iniziale alla base, ovvero la scelta del nome e anche quella del logo. Entrambi nati quasi per caso, il primo da un gioco di parole (Lobster Thermidor, un modo di cucinare l’aragosta), il secondo disegnato da me stesso, volevo esattamente fare qualcosa del genere, ed è venuto in maniera spontanea.
Per quanto riguarda l’aspetto musicale, ero e sono un grande amico di Palms Trax, ci conoscevamo da circa tre o quattro anni e ricordo esattamente dove mi trovavo quando ascoltai il suo primo EP: fu come una rivelazione, da lì poi, tramite Soundcloud, diciamo è nato tutto.
Route 8: Immagino sia stato il giorno in cui ho ricevuto il primo messaggio di Jimmy: all’inizio non sapevo che tipo di etichetta fosse, probabilmente per lo strano nome e logo (ridono entrambi, ndr)…ho comunque deciso di afferrare quell’occasione e sono molto felice di averlo fatto e di essere parte di questa grande famiglia.
Il vostro ricordo più felice invece?
Asquith: Ce ne sono davvero tanti ed è difficile scegliere, direi però qualche mese fa al Concrete a Parigi. Una vera e propria festa, vissuta insieme a tutta la famiglia della Lobster Theremin, eravamo se non erro otto artisti, il clima era incredibile, il locale fantastico e si creò un’energia indescrivibile con tutte le persone che ballavano. Fu veramente un’emozione fortissima che porterò sempre dentro di me.
Route 8: Dovrei pensarci bene ma probabilmente risale a circa due anni fa, in febbraio, durante uno showcase al Corsica Studios, dove feci un set live: c’era un’atmosfera meravigliosa ed è stata la prima volta che le persone sono venute da me dicendo che la mia musica era riuscita ad emozionarle e ad ispirarle, ero così felice, questo mi ha toccato molto dandomi una forte iniezione di fiducia.
Qual è il disco che preferite fra tutti quelli prodotti da Lobster Theremin?
Asquith: Non so se ho un disco preferito, ogni disco ha un’anima differente e dipende molto dal tipo di sensazioni che riesce a suscitare, alcuni sono più “emotivi” mentre altri più predisposti al dancefloor. Non riesco proprio a sceglierne uno.
Route 8: Sono molti i dischi che amo e concordo non sia facile sceglierne soltanto uno. Ovviamente la prima uscita di Palms Trax, “Equation”, è stata incredibile e mi ha ispirato notevolmente. In definitiva però direi “Remember Us” di Nthng, prima uscita della sottoetichetta Mörk. Un disco a mio avviso unico, dove le emozioni dei suoni creano un’atmosfera estremamente suggestiva, quasi malinconica. Ricordo rimasi estremamente colpito la prima volta che lo sentii.
C’è un disco del passato che avreste voluto pubblicare su Lobster Theremin?
Asquith: Questa è un’ottima domanda. C’è un album a cui sono molto legato: “Rainbow Dome Musick” di Steve Hillage. Mio padre è un grande appassionato di progressive rock, in particolare della band Gong di cui Steve Hillage era chitarrista. L’album in questione è del 1979, prodotto da solista, che definirei ambient, caratterizzato dall’utilizzo di sintetizzatori polifonici. Oltre ad essere un meraviglioso album, lo considero uno dei motivi per cui amo l’elettronica. Ricreare l’energia comunicativa ed evocativa della musica è tutt’ora una parte fondamentale del mio lavoro.
Route 8: Beh se Jimmy mi chiedesse di pubblicarne uno direi decisamente Round Two “New Day”, un disco house prodotto nel 1995 dal caro amico Moritz Von Oswald. È pura perfezione, sotto ogni aspetto, sorretto da una vera e propria struttura emotiva, un messaggio di speranza, il domani è sempre un nuovo giorno e tutto andrà bene. Quando ho l’occasione di mettere questo disco in un club, poso le mie cuffie e semplicemente mi godo il momento fino alla fine della traccia.
Parlando invece di voi ragazzi, quale ritenete sia la più grande qualità dell’altro?
Asquith: Sylvester ha una sensibilità unica, sia dal punto di vista creativo che umano, riesce in qualche modo a farmi connettere col resto del mondo. È una persona molto onesta: mi fido del suo giudizio e ascolto sempre con molta attenzione i suoi consigli. Viaggiamo e lavoriamo un sacco insieme, insomma è uno dei miei migliori amici e gli voglio bene.
Route 8: Credo che Jimmy, quando lavora con un artista, riesca a trattarlo innanzitutto da amico e proprio da questo atteggiamento deriva la sua capacità di tirare fuori il meglio da ogni collaborazione. All’inizio ero molto timido e riservato e sentire costantamente la sua fiducia e il suo supporto mi ha aiutato molto, gliene sarò sempre grato. Inoltre ha un’etica e una disciplina nel lavoro davvero ineccepibile: il tempo, le energie e l’amore che mette in ogni cosa che fa, sono elementi che compongono la solida base su cui poggia Lobster Theremin.
Ci sarà però qualcosa che non riuscite proprio a sopportare?
Asquith: Mah non direi. Ovviamente abbiamo spesso discussioni e altrettanto spesso possiamo essere in disaccordo, in ogni caso cerco sempre di mantenere modi e toni che utilizzerei con un qualunque altro amico…
Route 8: Diciamo che a volte tendi ad essere un po’ autoritario…(lo interrompe sorridendo, ndr)
Asquit: Se ti riferisci alla questione del back-to-back mi arrabbiai perché a Londra tirasti su il canale quando non era ancora il momento! (risata di gruppo, ndr)
A proposito di back-to-back, come vi trovate a dividere la consolle insieme?
Asquith: Scherzi a parte, ritengo sia come la combinazione di due onde: se trovano la giusta sincronia possono scatenare qualcosa di estremamente potente e magico. Credo di poter rispondere anche per Sylvester, quando abbiamo suonato a Montreal fu un back-to-back inaspettato e proprio per questo si creò una connessione fra noi e la folla difficile da descrivere a parole. Fu assolutamente incredibile, avevamo in qualche modo trovato il “ritmo naturale”.
Route 8: Concordo al cento per cento con Jimmy: fu un’esperienza, se così si può dire, oltre la musica.
Se doveste descrivervi a vicenda come dj, in una sola parola, quale sarebbe quindi?
Asquith: È difficile per me usare una sola parola! Ma se proprio devo scegliere direi “partytime”. Qualunque genere proponga Sylvester, dalla disco, all’house fino ad arrivare alla techno, riesce sempre a spingersi oltre aggiungendo quel qualcosa in più che fa la differenza.
Route 8: Beh direi che “partytime” non è affatto male in effetti (sorride, ndr). Per quanto riguarda Jimmy, credo la parola più adatta sia “fire”. I suoi dj set sono spesso caratterizzati da dischi con una cassa molto potente in grado di far ballare e incendiare, appunto, la folla.
Pensando al futuro invece, quali sogni avete e tramite quali progetti vorreste realizzarli?
Asquith: Il 2018 sarà il quinto anno di Lobster Theremin e sicuramente sarà ancora più impegnativo: non possiamo adagiarci sul gran lavoro fatto in questi anni, non basterà dunque semplicemente produrre, annunciare e promuovere le nuove uscite. Sarà necessario lavorare insieme, come una grande famiglia, con gli occhi e le orecchie proiettate al futuro.
Inoltre stiamo lavorando ad un progetto parallelo all’ambito musicale, che riguarda la produzione di birra artigianale targata Lobster Theremin e nel quale crediamo molto. Ci saranno grandi sorprese questo è certo!
Route 8: Ovviamente vorrei vedere un’altra uscita su Lobster Theremin che porti la mia firma e portare avanti il mio progetto disco come Q3A. Inoltre vorrei prendermi due settimane lontano da tutto, andare in un posto meraviglioso in compagnia dei miei sintetizzatori e produrre un album. Riuscire ad isolarmi per creare qualcosa di puro e unico.
Ultima domanda: ipotizzando che un’asteroide stia per colpire la terra, hai gli ultimi dieci minuti per far ascoltare un solo disco a tutto il mondo, quale?
Asquith: Beh spero che l’asteroide ritardi un po’, farei infatti ascoltare la prima traccia dell’album “Meditation On The Self And The Other” di Precipitation, che dura circa trenta minuti. Musica e parole creano un’atmosfera molto malinconica e toccante e lo immagino come il giusto saluto all’umanità.
Route 8: A mio avviso una delle migliori tracce di sempre: “Let Me Be” di The Other People Place. È un concentrato di emozioni, perfetta per ogni situazione, quindi anche per questa.
Grazie ragazzi, è stato un vero piacere!
Grazie a te, anche per noi!
ENGLISH VERSION
What is your first memory about Lobster Theremin?
Asquith: Well I would say without a doubt the initial idea at the base, that is the choice of the name and also that of the logo. Both born almost by chance, the first by a play on words (Lobster Thermidor, a way of cooking lobster), the second designed by myself, I wanted to do something like that, and came spontaneously.
As for the musical aspect, I was and I am a great friend of Palms Trax, we had known each other for about 3-4 years and remember exactly where I was when I listened to his first EP, it was like a revelation, from there then, by Soundcloud, everything is born.
Route 8: I guess it was the day I got the first message from Jimmy, at the beginning I didn’t know what kind of label it was, probably because of the strange name and logo (they both laugh), I still decided to grab that occasion and I’m very happy to have done it and to be part of this big family.
Your happiest memory instead?
Asquith: There are so many and it’s difficult to choose, but I would say a few months ago at the Concrete in Paris. A real party, lived together with the whole family of Lobster Theremin, we were if I’m not mistaken 8 artists, the mood was incredible, the club was fantastic and created an indescribable energy with all the people who danced. It was really a very strong emotion that I will always carry within me.
Route 8: I should think about it but it probably dates back to about two years ago, in February, during an LT showcase at Corsica, where I made a live set: there was a wonderful atmosphere and it was the first time that people came from telling me that my music was able to excite and inspire them, I was so happy, this touched me a lot, giving me a strong injection of confidence.
What is your favorite record among all those produced by Lobster Theremin?
Asquith: I don’t know if I have a favorite record, every record has a different soul and it depends a lot on the kind of sensations it manages to arouse, some are more “emotional” while others more predisposed to dancefloor. I just can’t choose only one.
Route 8: There are many records that I love and I agree it’s not easy to choose just one, obviously the first release of Palms Trax, “Equation”, was incredible and inspired me greatly. Ultimately, however, I would say “Remember Us” by nthng, first release of the sub-label Mörk. A record in my opinion unique, where the emotions of the sounds create an extremely suggestive, almost melancholic atmosphere. I remember being extremely impressed the first time I heard it.
Is there a record from the past that you wanted to publish on Lobster Theremin?
Asquith: This is a very good question. There’s an album that I’m very attached to: Rainbow Dome Musick by Steve Hillage. My father is a big fan of Progressive Rock, especially the band “Gong” of which Steve Hillage was guitarist. The album in question is from 1979, produced as a soloist, that I would call ambient, characterized by the use of polyphonic synthesizers. Besides being a wonderful album, I consider it one of the reasons why I love electronics. Recreating the communicative and evocative energy of music is still a fundamental part of my work.
Route 8: Well if Jimmy asked me to publish one I would definitely say Round Two “New Day”, a disco house produced in 1995 by my dear friend Moritz Von Oswald. It is pure perfection, under every aspect, supported by a real emotional structure, a message of hope, tomorrow is always a new day and everything will be fine. When I have the chance to put this record in a club, I put my headphones off and I simply enjoy the moment until the end of the track.
Speaking instead of you guys, what do you think is the greatest quality of the other?
Asquith: Sylvester has a unique sensitivity, both from the creative and human point of view, somehow manages to make me connect with the rest of the world. He is a very honest person: I trust his judgment and I always listen to his advice very carefully. We travel and work a lot together, in short, it’s one of my best friends and I love him.
Route 8: I believe that Jimmy, when he works with an artist, manages to treat him first of all as a friend and this attitude derives from his ability to bring out the best in every collaboration. At first I was very shy and reserved and constantly feel his trust and his support helped me a lot, I will always be grateful to him. It also has an ethic and a discipline in the work really impeccable: the time, the energies and the love that puts in everything that does, are elements that compose the solid base on which Lobster Theremin stands.
But there will be something you can not bear?
Asquith: Well I wouldn’t say. Of course we often have discussions and just as often we can disagree, in any case I always try to keep ways and tones that I would use with any other friend…
Route 8: Let’s say that sometimes you tend to be a bit ‘authoritarian … (interrupts him smiling)
Asquit: If you are referring to the question of back-to-back I got angry because in London you pulled the channel when it was not yet time! (laughs)
About back-to-back, how are you sharing the console together?
Asquith: Seriously, I think it’s like the combination of two waves: if they find the right synchrony they can trigger something extremely powerful and magical. I think I can also answer for Sylvester, when we played in Montreal it was an unexpected back-to-back and that’s why we created a connection between us and the crowd that is difficult to describe. It was absolutely incredible, we had somehow found the “natural rhythm”.
Route 8: I agree 100% with Jimmy, it was an experience beyond the music.
If you were to describe each other as a dj, in one word, what would it be?
Asquith: It’s hard for me to use one word! But if I have to choose, I would say “partytime”. Whatever kind Sylvester proposes, from the disco, to the house up to the techno, he always manages to go further by adding that extra that makes the difference.
Route 8: Well I would say that “partytime” is not bad at all (smiles). As for Jimmy I think the most suitable word is “fire”. His dj sets are often characterized by records with a very powerful drum able to make the crowd dance and set fire.
Thinking about the future instead, what dreams do you have and through which projects would you like to realize them?
Asquith: 2018 will be the 5th year of Lobster Theremin and it will certainly be even more challenging, we can’t rest on the great work done in these years, so it will not be enough simply to produce, announce and promote new releases. It will be necessary to work together, like a big family, with eyes and ears projected into the future.
We are also working on a project that is parallel to the musical field, which involves the production of Lobster Theremin’s handcrafted beer and in which we believe a lot. There will be big surprises that’s for sure!
Route 8: Obviously I would like to see another release on Lobster Theremin that will bring my signature and carry on my project Disco as Q3A. Also I would like to take two weeks away from everything, go to a wonderful place in the company of my synthesizers and produce an album.
Being able to isolate me to create something pure and unique.
Last question: assuming that an asteroid is about to hit the earth, you have the last ten minutes to make one disc listen to the whole world, which one?
Asquith: Well I hope the asteroid delays a bit, I would in fact listen to the first track of the album “Meditation on the Self and the Other” by Precipitation which lasts about 30 minutes. Music and words create a very melancholic and touching atmosphere and I imagine it as the right greeting to humanity.
Route 8: In my opinion one of the best tracks ever: “Let Me Be” by The Other People Place. It is a concentration of emotions, perfect for every situation, therefore also for this.
Thanks guys, it was a real pleasure!
Thanks to you!