Una sera mi sono ritrovato davanti ad una scena surreale. Il responsabile della SIAE che non capiva come mai il borderò non fosse compilabile prima che il dj, in quel caso Sven Weisemann, iniziasse a suonare. L’accordo fu chiudere un occhio ai cd non bollinati (ai tempi la storia della licenza per le copie-lavoro era ancora in definizione) e una compilazione “on the fly”, col povero Sven che dopo aver suonato ogni traccia si metteva biro in mano ad aggiungerla su un foglio di cui non capiva bene la natura.
Non entriamo nel merito sulla legislazione italiana, ma su una cosa la SIAE aveva perfettamente ragione: se per i soldi devono essere redistribuiti sulla base delle effettive riproduzioni di un pezzo, con i dj questa “equa” distribuzione salta del tutto. Sfido chiunque non usi Traktor a ricordarsi a memoria l’esatta tracklist, magari dopo un bel set di 4 ore e un centinaio di pezzi suonati. E anche per chi usa Traktor, ad avere la voglia di ricopiarla a mano su pagine e pagine di borderò.
In Germania, dove il concetto di “equità” è preso sul serio, hanno inventato la soluzione. Geo Track Identifier della Future Audio Workshop, attualmente in sperimentazione al Prince Charles a Berlino, è una specie di scatola nera che si collega all’uscita dell’impianto e con un sistema simile a Shazam raccoglie automaticamente tutte le tracce suonate. Si collega al database di Juno (digital e vinile), ma qualsiasi produttore può far richiesta e inserirci i propri pezzi. Ottimizzato per le esigenze dei club (es. riesce a riconoscere i pezzi pur quando cambiati di pitch), arriva già a ben il 90% di corretta classificazione. Insomma, meno sbattimento e più equità per tutti. In teoria. Peccato che per ricevere i compensi bisogna prima essere iscritti alla cosiddette “collecting societies” (es. SIAE in Italia, GEMA in Germania, ecc.) e registrarci i propri pezzi, a condizioni che almeno in Italia invogliano piuttosto a starne alla larga.
Riuscirà prima o poi anche la (legge sulla) musica a diventare davvero equa? Ne sono fiducioso. Forse.