“Abbiamo trovato il Mr. Oizo nostrano”. Ricordate? Vi avevamo già parlato di ANUBI, del singolo “Dog Bless Ya” e dei suoi videogiochi malati. Dopo la release di “Surrr”, all’interno della LuckyBeard All Star Vol. 2, abbiamo scomodato Piero Angela e abbiamo deciso di farvi sapere di più su questa misteriosa e antica divinità egizia.
https://soundcloud.com/anubixx/mixtape-oct-13th-2014/s-5xLmY
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Non so ben dire quale sia la traccia che mi ha cambiato la vita, ricordo però che dopo aver ascoltato “Around The World” dei Daft Punk rimasi scioccato. Quella vocina sempre uguale dall’inizio alla fine ed il basso che cambiava e si armonizzava con gli altri suoni. Un’alchimia pazzesca, mi gasava ogni volta che la riascoltavo e mi faceva sognare ad occhi aperti.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Quando il mio maestro di pianoforte mi fece riflettere sul fatto che al leggere e suonare musica proveniente da spartiti, preferivo piuttosto creare materiale inedito.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Non credo di aver mai avuto crisi nei confronti della musica. Ritengo che la musica sia una delle più belle invenzioni dell’uomo in tutte le sue evoluzioni, come si fa ad avere una crisi nei confronti di qualcosa di così puro e intoccabile?
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Suonare a Ibiza, Seoul, Parigi, Londra o comunque in posti pazzeschi in tutta Europa nei quali non avrei mai immaginato di metter piede in altre occasioni. Condividere esperienze con artisti che ho sempre stimato come Faithless, Fatboy Slim, Crookers, Major Lazer, Silicone Soul e tanti altri ancora.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Ho tante passioni: programmare e sviluppare algoritmi in php, flash, html e css (anche se gli ultimi due non sono veri e proprio linguaggi di programmazione). Cerco di integrare le mie conoscenze da programmatore per arricchire il mio progetto, ad esempio sono riuscito a programmare un gioco in flash per l’uscita del mio ultimo singolo ROM. Le serie tv sono la mia rovina (a parte quelle sui vampiri). Di solito guardo qualcosa quando sono poco ispirato o sono bloccato su un pezzo, spesso dopo 10 minuti o mi addormento o mi viene in mente qualche idea e mi rimetto a lavorare, in poche parole per vedere 40 minuti di puntata posso metterci anche una settimana! Mi diverto molto con i giochi da tavolo, dai classiconi tipo Risiko! a quelli più ricercati come I Coloni di Catan, Alta Tensione e Ticket to Ride, il problema qui è che per fare una partita decente c’è bisogno di almeno un’oretta, e quindi riesco a dedicarmici meno spesso di quanto vorrei. Comprare magliette o camicie con texture ossessive-compulsive, di solito pre-gigs. Il Tiger Roll.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
“Nessun rimpianto, nessun rimorso, soltanto certe volte capita che…” (cit. M. Pezzali). Nulla, credo di non aver rimpianti, cerco di vivere l’attimo ed esserci qui ed ora, quindi pensare al passato sarebbe solo una distrazione.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
The Beatles – The Red Album
Queen – Greatest Hits II
Blur – Blur: The Best Of
Röyksopp – Melody A.M.
The Chemical Brothers – Surrender
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Film:
La saga di Star Wars
Monty Python – Il senso della vita
Following di Christopher Nolan
Libri:
“La danza della realtà” di Jodorowsky
“La canzone della vita” di Osho
“Grazie dottor Hamer” di Claudio Trupiano
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
ANUBI, non è un risultato vero e proprio perché è un progetto in evoluzione, ma sono molto orgoglioso perché tramite questo progetto riesco ad esprimere quello che ho in testa senza pormi troppi limiti!
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media on line…
Per quanto riguarda i social, male!!! Faccio fatica a stargli dietro, probabilmente dovrei dedicare più tempo alle connessioni sociali. Ultimamente mi viene davvero poco spontaneo aprire Twitter o Facebook e scrivere qualcosa. Preferisco invece seguire blog e magazine dove posso trovare dei contenuti più concreti.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Beh sicuramente col mio socio e compagno di avventure Supabeatz e la sua bella metà amorosa ed artistica Ninfa con i quali formano i BS1. Poi in ordine random Phra, Stabber, Digi, Natlek, Fuuku, Lazy Ants, Sine One, insomma tutto il collettivo Lucky Beard Rec!
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Forse non la più assurda ma la più comica: Barcellona, dopo aver suonato al RazzMatazz io e Supa eravamo rimasti d’accordo con una ragazza che ci faceva da driver che ci saremmo visti alle 14:00 davanti all’hotel per andare in aeroporto. Alle 14:02 circa stavamo finendo di pranzare e la promoter ci chiama con tono abbastanza serioso chiedendoci dove eravamo, noi le diciamo che abbiamo appena finito di pranzare e saremmo arrivati da lei in un paio di minuti. Alle 14:04 arriviamo davanti l’hotel dove la driver ci accoglie facendoci notare che eravamo in ritardo e ci invita a salire in macchina. Saliamo in macchina e lei non parte, allora le chiediamo perché non ci muoviamo, lei ci risponde che dobbiamo aspettare un altro dj anche lui in ritardo e fin qui ok. Alle 14:06 esce Canblaster dall’hotel di fronte al nostro, correva completamente zuppo, capelli lunghi sgocciolanti al vento e maglietta bagnata, sale in macchina, si scusa per il ritardo, la driver inizia a guidare verso l’aeroporto e ci fa un cazziatone (permettetemi il termine) di 10 minuti, con tono abbastanza isterico. Durante il tragitto dall’hotel all’aeroporto non volò una mosca ed in quella macchina c’era un clima di tensione pazzesco! Una volta arrivati in aeroporto scendemmo tutti e tre di corsa dall’auto, tirando un sospiro di sollievo ci guardammo e iniziammo a ridere. Poi ci presentammo a Canblaster che non avevamo avuto modo di conoscere la sera prima!
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Credo che ultimamente si guardi molto all’estero e non si apprezzi abbastanza quanto c’è di buono nel nostro paese, ci sono un sacco di produttori nostrani molto apprezzati da colleghi di tutto il mondo ma poco valorizzati in Italia. Inoltre noto del disinteresse. A volte capita di suonare davanti ad un pubblico che invece di essere coinvolto o partecipare sta tutto il tempo a parlare e farsi i fatti propri come se la musica non ci fosse. Se suoni per esempio a Parigi vedi il pubblico sempre dentro la situazione, che ti cerca con lo sguardo ed ogni singolo pezzo che metti canta e balla come se li conoscesse tutti.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Fare tanta musica. Preparare un live set spazio-temporale.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.