Dai magazzini abbandonati e dalle feste illegali; dagli edifici industriali tanto brutti e sporchi fuori, quanto vivi e forti dentro; dalla psichedelia dell’acid e dalla continua e assidua ricerca di suoni nuovi; dall’amore per le macchine e dalla passione per l’analogico. È grazie a tutto ciò che nascono i Boston 168, dal mix di tutte queste cose insieme, abbinato a una grande dote di talento. Il duo torinese composto da Sergio e Vincenzo conta già quattro EP rilasciati su label quali Odd/Even, Involve ed Enemy – oltre a quello d’esordio sulla loro Young And Old – tutti caratterizzati da uno stile ben preciso e definito che gli permette di essere sotto la lente d’ingrandimento degli appassionati e dei big della scena, che li supportano nei principali club di tutta Europa.
È per tutte queste ragioni che è un immenso piacere presentarveli oggi su Soundwall, accompagnandoli nei loro quindici passi da gigante e conoscendoli un po’ meglio.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Non abbiamo una traccia in particolare che ci ha cambiato la vita; spesso scopriamo qualcosa che riesce a plasmare la nostra “visione” musicale anche al giorno d’oggi.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Siamo amici da molto tempo e grazie alla nostra passione e dedizione per la musica, dopo i primi risultati, abbiamo capito che dovevamo dedicarci pienamente ad essa. Iniziammo come tutti nella nostra cameretta e dopo un paio di anni abbiamo trovato il nostro attuale studio da condividere insieme ad altri amici colleghi; da qui partì il nostro progetto Old And Young Records ed inseguito il nostro duo Boston 168.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Il nostro percorso è ancora all’inizio e per ora non abbiamo avuto grossi momenti di crisi!
L’unico vero momento di crisi è stato quando la nostra 303 purtroppo ha smesso di funzionare.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Come abbiamo già detto prima siamo all’inizio del nostro percorso, sicuramente il disco su Enemy Records e poi inseguito quelli su Involve e ODD/Even ci hanno aiutato a far conoscere la nostra musica anche fuori dalla nostra città facendo arrivare le prime esibizioni live in Europa.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Abbiamo varie passioni, ma con il tempo quella per musica è prevalsa nelle nostre vite, ultimamente ci è difficile seguire altre passioni perché abbiamo molto da lavorare, ora più che mai dobbiamo impegnarci cercando di tirare fuori il meglio dal nostro progetto.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non abbiamo rimpianti, abbiamo sempre fatto ciò che volevamo e finora abbiamo preso tutti i treni passati.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Polar Inertia “Kinematic Optics EP”
Ulver With Tromsø Chamber Orchestra ”Messe I.X-VI.X”
The KVB “Immaterial Vision”
Plastikman “Closer”
Legowelt “Dark Days”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
“Enter The Void” di Gaspar Noè.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Il risultato più grande per noi è stato vedere la nostra musica in molti negozi di dischi rinomati e sua volta sentirla suonare da molti artisti rispettati nella scena.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media online…
Siamo cresciuti con l’avvento del web, quindi andiamo al passo con quello che ci circonda cercando di rimanere sempre abbastanza aggiornati.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Per quanto riguarda la produzioni, non abbiamo ancora collaborato con nessuno ma ci piacerebbe in futuro. Sentiamo molto affini al nostro suono artisti come Milton Bradley, Cassegrain & Tin Man, Donato Dozzy, Regal, Blind Observatory, Fabrizio Lapiana, Artefakt e molti altri…
Passi sbagliati: quali sono le cose che più di danno fastidio nella scena musicale italiana?
Per ora non ci va di sbilanciarci, con il tempo ci faremo un idea più chiara.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Abbiamo molti lavori in programma, possiamo solo anticiparvi i più imminenti: l’EP per Attic Music, etichetta Italiana gestita da Fabrizio Lapiana di cui siamo orgogliosi, e il secondo EP su Involve Records.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.
[Pic by Elisabetta Riccio]