Dei tantissimi giovani che a Napoli sono cresciuti a “pane e Rino Cerrone”, Diego Amura è certamente uno di quelli di maggior talento. Resident di Nice To Be, una delle realtà elettroniche più importanti d’Italia, e forte di validissime release su Nowhere (sottolabel techno di Syncrophone Recordings), Etruria Beat, Planet Rhythm, MindTrip e – ovviamente – N2B Records, si è conquistato il rispetto e la stima di tantissimi colleghi illustri, specie se protagonisti della consolle al suo fianco.
Oggi è sulle nostre pagine con le sue parole, il podcast pubblicato in questi giorni per la label di Juan Pablo Pfirter e l’incredibile ammirazione per Jeff Mills. Buona lettura e buon ascolto!
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Non so se ricordate il gioco Fifa ’98, bene aveva la sigla iniziale dei Blur “Song 2”. Ogni volta che iniziava mi trasmetteva qualcosa, c’era un feeling particolare. Da lì ho capito che la musica è qualcosa di speciale per me.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Come tanti ragazzi a Napoli sono cresciuto con “pane e Rino Cerrone”. I suoi set erano di ispirazione, trasmettevano un’energia unica. Tante emozioni poi mi hanno portato a capire che è questo che vorrei dalla vita. Trasmettere tutto quello che ho dentro attraverso la musica.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Vivo la musica innanzitutto come passione, poi come lavoro. Quindi non credo di aver mai avuto momenti di crisi e spero di non avere mai.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Ho avuto la possibilità, ma soprattutto l’onore, di riscaldare la pista e poter stringere la mano all’immenso Jeff Mills. Momento indimenticabile. Come lui anche alcuni dei migliori artisti techno del momento. E per questo devo ringraziare il party Nice To Be che crede in me da tanti anni inserendomi in line-up pazzesche degne di un panorama europeo.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Nonostante il tempo libero da dedicare ad altre passioni scarseggi, riesco sempre a ritagliarmi dello spazio per il Napoli, la cucina e del buon vino.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non ho rimpianti, non fa parte del mio modo di vivere.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
In ordine casuale:
Pino Daniele “Nero A Metà”
Muddy Waters “Rollin’ Stone”
Jeff Mills “Kat Moda EP”
Joy Division “Unknown Pleasures”
Pink Floyd “The Dark Side Of The Moon”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Uno dei miei libri preferiti è “Oceano Mare” di Baricco. Invece restando in tema consiglierei il film di Georges Méliès “A Trip To The Moon” con l’incredibile colonna sonora di Jeff Mills. Capolavoro.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
“Mystic”, “No Gravity”, “Peruana”, “Black Series”… questi sono solo alcuni dei nomi dei miei EP. Sono orgoglioso e fiero di ogni mia uscita: in ciascuna c’è qualcosa di me. Posso dire che sono particolarmente soddisfatto della mia ultima release sulla label di Pfirter, MindTrip Rec. La release è intitolata “Automa” con un valore aggiunto dato dal fantastico remix di Jonas Kopp che colgo l’occasione per ringraziare. Un po’ come fare una degustazione in un ristorante, seguire un percorso, in questa release ci sono sei tracce che mi descrivono perfettamente.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è un’intervista che stiamo facendo per un media online…
Il web è ormai parte integrante della società moderna. Diversi sono gli aspetti positivi, per esempio c’è molta più democrazia, il web può dar voce a tutti. Anche se questa è un’arma a doppio taglio, tante persone ne fanno uso sbagliato…
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Ci sono tantissimi dj e producer con cui ho avuto la possibilità di confrontarmi e da ognuno ho cercato di prendere il più possibile. Tra i tanti posso citare due persone che reputo esempi e con cui sono costantemente in contatto Luca Agnelli e Juan Pablo Pfirter.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Mangiare bruschette ed avere una lunga conversazione sui friarielli con il grandissimo Derrick May.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Si cerca sempre e solo la novità straniera, si tende a valorizzare poco gli artisti italiani e ce ne sono tantissimi.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho un bel po’ di progetti in cantiere di cui uno su Etruria Beat, la label di Luca Agnelli, che ha già stampato nomi come gli Slam, Truncate, Hiroaki Hizuka, Cosmin TRG e tanti altri artisti del panorama techno. L’EP uscirà inizio 2018: Due original tracks più due remix, il primo di un artista che stimo tantissimo Setaoc Mass, e l’altro di una persona che ha scritto la storia e continua a farlo, tra i più grandi, credo che tecnicamente ce ne siano pochi come lui. Non vedo l’ora di poterlo annunciare… sono onorato ed emozionato.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.