Futuro Tropicale è già di per sé un nome che dice molto riguardo determinate preferenze o, se vogliamo, influenze. Diciamo che anche la sua foto è abbastanza esaustiva. Chi l’ha sentito suonare sa quanto sono divertenti i suoi set, che lui ama definire Acid Balearic, ma che si avvalgono di una miriade di influenze differenti. Lo abbiamo orgogliosamente inserito tra i nostri passi giganti.
Passo numero uno: Qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intesa di altre.
Il primo disco degli Air “Moon Safari” (1998) che rubai dai cd di mio fratello maggiore.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
La musica è sempre stata una componente importante dentro la mia famiglia. Mio padre, facendo il gestore di discoteche e locali da ballo, ha reso possibile che Il sottofondo della mia infanzia e pre adolescenza fosse un cocktail letale di musica Disco, Pop 80-90, commerciale, latino americano e canzoni da piano-bar. Se devo pensare però ai primi momenti in cui la musica ha cambiato davvero il mio modo di essere è verso i quattordici anni, quando dei miei amici mi passarono delle cassette e cd masterizzati di musica punk. Gruppi come Nofx, Dead Kennedys, Ramones, Clash, The Buzzcocks e Sex Pistols, etc. Il passo successivo e quasi immediato fu farmi regalare un basso elettrico che imparai a suonare – non proprio in modo eccelso – per gli altri anni consecutivi.
Passi a margine: quali sono stati i momenti di maggiore crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Mai avuto momenti così gravi per fortuna!
Passi importanti: quali sono stati i momenti più importanti, della tua carriera?
Parlare di carriera mi sembra un po’ eccessivo per ora, ma se devo scegliere dei momenti che considero significativi, credo l’avere avuto la possibilità di esibirmi durante questi ultimi anni a festival, eventi e party organizzati da varie e differenti realtà come Elita, Discosafari, Esterni, Privat, Disco_nnect Music, PTWSchool, Turpe, Stussy, Slam Jam… Le prime date in giro per l’Italia ed infine i mix che ho fatto per programmi radiofonici come Babylon su Rai Radio 2 o blog come MischioDischiDisco (il n° 100 porta la firma di Daniele Baldelli!).
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare a loro?
Musica a parte, quando ho un po’ di tempo dopo il lavoro e le uscite con gli amici, mi piace stare a casa a leggere o vedere documentari scientifici su internet. Quelli che preferisco riguardano la fisica quantistica. Ogni tanto qualche serie tv in streaming.
Passi perduti: quali sono stati finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non ho mai avuto grandi rimpianti! Se proprio devo trovare qualcosa è il non aver più ripreso a Milano il progetto “Bellavista Dancing” insieme a Dj Liz! (ride) Era una serata che facevamo al 65 Metri Quadri in cui selezionavamo dischi italo disco, house, new wave e disco pop francese. Ora lei vive a Parigi e l’ultima volta che abbiamo messo dei dischi insieme è stata proprio sulla stazione radio-battello Le Mellotron sulla rive della Senna (la registrazione della trasmissione è ancora on line su internet sul SoundCloud di “Vie Garantie”).
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album ( o brani ) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone che vuoi bene o che stimi?
Uku Kuut – Vision of Estonia
A.r.t Wilson – Overworld
Fabio Fabor – Aquarium
James Pants – Seven Seals
Lindstrom – Where You Go, I Go Too
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
L’ultimo libro che ho letto, “Gli Amori Difficili” di Italo Calvino e un bellissimo film che rivedo sempre volentieri “Brazil” di Terry Gilliam.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
L’esperienza più grande è stata senza dubbio l’aver partecipato a tre edizioni consecutive di un festival internazionale come l’Electric Elephant e vedere il mio nome in cartellone accanto a nomi come Andrew Weatherall, François Kevorkian, Carl Craig, Frankie Knuckles e altri grandi artisti.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è un’intervista che stiamo facendo per un media on line?
Non proprio bene, ma viviamo in un momento storico in cui non se ne può proprio fare a meno, che piaccia o meno la cosa.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Restando in Italia Francisco, The Barking Dogs, Marvin & Guy, Mushrooms Project, Granturismo, Robotalco, Dj Hendrix e Pedoo di Balearic Gabba Sound System. Poi al di fuori dai confini nazionali Prins Thomas, Soft Rocks Coyote, Cage & Aviary, Young Marco, Justin Robertson, Andras Fox, Optimo, Tim Sweeney, Idjut Boys, A Love From Outer Space, Dr. Dunks,Horse meat Disco,Beautiful Swimmers. Menzione d’onore infine per un mio grande amico e compagno di avventure “croate” ora emigrato a New York City: Balera Fm.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vedere?
Vedere danzare da una ballerina indiana il Bharatanatyam dopo una serata techno-uk bass alla Buka di Milano (un luogo già assurdo di suo…). Erano le sei di mattina, luci accese, la gente ancora in pista e dal nulla compare lei incominciando muovere i primi passi di quella danza sacra vedica.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio della scena musicale italiana?
Alcuni promoter che per assecondare un pubblico poco ricettivo a nuovi suoni fanno suonare sempre i soliti artisti ai festival. Alcuni nomi anche discutibili in determinati contesti più ricercati, ma che vengono comunque inseriti per portare più gente possibile.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Verso aprile 2015 sulla label El Diablo’s Social Club dovrebbe uscire la mia prima release realizzata in collaborazione con Le Macchine: “Velenoso”.
Passi sintetici – salutaci non con delle parole ma con una traccia, non importa se tua o di altri:
https://www.youtube.com/watch?v=6d88o_ofXOA