La biografia di SoundCloud di Gerolamo, in arte prima Gerruzz e poi G R Z, recita queste parole: “Competed at the 1928 Summer Olympics in Amsterdam where he won a Chicago Film Critics Association Award for Best Actor, in Greco-Romanian wrestling, fatherweight class”. Questo la dice lunga sul tipo di persona che è. Quando gli ho chiesto di definire la sua musica, mi ha risposto che Gerruzz è un progetto bass music con suoni concreti e sound design, mentre G R Z è una sorta di evoluzione più improntata sui beat e sull’ascolto, rispetto che al dancefloor. G R Z è un progetto partito e cresciuto a Londra, città che oltre a cambiargli il nome d’arte, lo ha arricchito molto come persone e a livello musicale. “In ogni caso Gerruzz mi ha sempre fatto cagare come nome.” Mi dice. Gerry è giovanissimo e di strada ne ha già fatta molta, ma può farne ancora, perché, ascoltando i suoi lavori, risulta chiaro il livello di cui si parla. Abbiamo deciso d’inserirlo tra i talenti di Giant Steps perché ragazzi con questo tipo di passione devono essere premiati. Ascoltando lo snippet esclusivo registrato apposta per Soundwall e leggendo l’intervista che segue si intuiscono molte cose sulla natura delle sue produzioni e sul fatto che il milanese, sia effettivamente un po’ “matterello”.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
“Foley Room” di Amon Tobin. Ogni volta che lo ascolto è come se fosse la prima. Anche i quesiti che mi pongo mentre lo ascolto sono sempre gli stessi: “Cosa cazzo era quello? Coma fa a farlo? Dove mi trovo?”
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
La chiamata è arrivata durante le scuole medie, avevo fatto amicizia con un obiettore di coscienza che si divertiva a bestemmiare e commentare i fondoschiena delle professoresse giovani. Un giorno mi fece sentire delle sue tracce prodotte con ReBirth. Dopo averlo provato, sono entrato nel tunnel con la sicurezza che non riavrei mai più visto la luce.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Il momento di maggior crisi l’ho vissuto circa un anno e mezzo fa a Milano. Dopo essermi diplomato in sound design ed aver organizzato serate per qualche anno, non avevo più stimoli, ero a corto di idee, vedevo mostri dappertutto e la mia musica iniziava a risentirne in maniera grave. Avevo bisogno di una bella ventata d’aria fresca, nuove influenze e campeggio, per questi motivi ho deciso di trasferirmi a Londra. Il Progetto G R Z è stato partorito proprio lì.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
I momenti in cui ho potuto suonare le mie canzoni come spalla alle esibizioni dei miei idoli, come Venetian Snares e Broken Note e altri artisti importanti come Excision, Skrillex e Skream. Essere intervistato su Radio Popolare fm, senza dimenticare le date estere a Parigi, in Repubblica Ceca e a Londra.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Sono appassionato di videogiochi, fumetti, boxe, musei e cinema. Ultimamente mi sono concentrato nel conquistare lo spazio con il videogioco Kerbal Space Program.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non aver studiato al conservatorio.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Piero Umiliani – Questo Sporco Mondo Meraviglioso
Beethoven – Sonata Per Pianoforte #14
Amon Tobin – Lost & Found
Ennio Morricone – Very Best Of
Murcof – Remembranza
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
In videoteca consiglierei Mission to Mars, Dumb&Dumber, L’odio e Watchmen. In biblioteca consiglierei i fumetti di Alan Moore e Il Paesaggio Sonoro di Shafer.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
“Concrete Sounds”. E’ la traccia che ho composto per la mia tesi di sound design. Ho usato principalmente suoni concreti che avevo registrato in presa diretta. Un esperimento ispirato, per l’appunto, alla musica concreta, che ha stimolato moltissimo la mia vena creativa portandomi alla creazione finale di una canzone, dove un vitello era il cantante, i maiali suonavano il basso, le forbici erano gli hi-hat, l’acqua suonava il rullante, e via dicendo elementi orchestrali come trivelle, tubi, martelli ecc…
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media online…
La vivo bene. Penso che abbia aspetti positivi e negativi, ma senza il web moltissimi artisti (me compreso) sarebbero rimasti nell’ombra e non si sarebbero mai potuti incontrare. Dall’altra parte, arrivano informazioni di continuo e tutto può diventare confuso, per cui diventa essenziale saper filtrare il superfluo ed il prodotto scadente.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Al momento mi piacerebbe prendere un tè con FlyLo, fumare una sequoia con Earl Sweatshirt, giocare a scacchi con Amon Tobin o fare un featuring con quel genio di Digi G’Alessio.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
A sedici anni andai con due amici della cumpa a registrare nello studio di Bassi Maestro delle rime oscene. A fine sessione, non avevo abbastanza soldi per pagare. Provai a farlo con dei Ticket Restaurant. Bassi non ne fu entusiasta.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più di danno fastidio nella scena musicale italiana?
Che non ci sia una scena, un supporto a 360° da parte degli artisti e delle riviste del settore, una coscienza musicale collettiva e neppure la consapevolezza che anche nella nostra nazione, attraverso le vibrazioni positive ed il talento, si potrebbero creare diverse avanguardie. Invece sono in molti coloro che continuano a sbavare dietro le solite nazioni. Purtroppo ci sono guerre tra poveri, invidia e odio. Energie che si potrebbero impegnare sicuramente meglio.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Il primo album di G R Z, che s’incontrerà occasionalmente con Gerruzz ed il sound design e il primo live set milanese come G R Z, alla serata LOBO del 9 Maggio al Leoncavallo assieme a Letherette dalla Ninja Tune e Pigro on Sofa.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.