Nata e cresciuta a Venezia, Gladis inizia il suo percorso musicale nel 2009 diventando dopo poco tempo resident del Tag Club. A partire da quella data entra in contatto con numerose realtà in Italia e all’estero, dividendo la console con numerosi artisti di tutto il mondo. Il Giant Steps di questa settimana è dedicato a lei, una giovane e promettente dj che, dopo dieci anni dal suo esordio al mixer, raggiungerà un traguardo importante anche nella sua carriera da producer. La sua nuova traccia, che oggi abbiamo in premiere, è inclusa nel nuovo Various Artist di Tenax Recordings, in uscita il 21 dicembre. “Fruitylicious” è un disco svincolato da ogni dimensione temporale, grazie soprattutto al giro “acid” della 303, che nonostante le atmosfere “dark” risulta essere piuttosto “solare”. Da apprezzare anche il loop mentale che si crea tra gli incastri ritmici e melodici.
In conclusione Gladis esordisce con un lavoro all’altezza del V.A. e dell’etichetta che lo ospita. Ora non vi resta che premere play e leggervi qui sotto i passi più importanti di una delle dj italiane di cui sentiremo sicuramente parlare nei prossimi anni.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
La primissima credo sia “Unfinished Sympathy” dei Massive Attack.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
E’ stata la prima volta che ho provato a mettere le mani su un mixer. Era per gioco eppure ho sentito il bisogno di voler imparare. Il giorno stesso sono corsa a comprare una console e da lì è cominciato tutto. Successivamente assistendo a delle jam in studio di amici è nata anche la passione della produzione.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Per come viene normalmente utilizzato, non ritengo che “crisi” sia il termine corretto per definire il mio rapporto con la musica. Intendendola invece secondo il suo significato letterale, ovvero cambiamento inaspettato, sicuramente è più adatto perché lungo il percorso che ho svolto fino ad ora ho dovuto affrontare cambiamenti radicali che però si sono rivelati inaspettatamente positivi, anche e soprattutto dal punto di vista professionale. Ora sono più rilassata e libera dagli impegni extra-musicali che assorbivano la maggior parte del mio tempo e non mi davano la possibilità di dedicarmi alla mia vera passione come avrei voluto.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Sicuramente la mia prima uscita discografica, la mia residenza al Tag Club di Venezia e la prima volta che ho suonato al Muretto di Jesolo, cioè il locale dove ho passato dal maggior parte dei miei weekend da adolescente. Quest’ultima è stata una delle più emozionanti. Come ultima, ma non meno importante, è quella di aver suonato al Tenax.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
I viaggi in primis. Ho tanti amici sparsi qua e là e appena posso prendo un aereo e vado a trovarli. Non riesco a stare ferma in un posto per tanto tempo, sento l’esigenza di vedere posti nuovi, stare a contatto con altre persone, vivere situazioni differenti. Ho bisogno di nuovi stimoli soprattutto dal punto di vista musicale. A seguire la cucina e lo sport. Mi piace molto cucinare, mi rilassa e direi che mi riesce anche discretamente bene. Vorrei farlo più spesso ma ultimamente non ho molto tempo. Da piccola invece giocavo a pallavolo, ora invece alterno la palestra e la corsa quattro o cinque volte a settimana. Mi fa sentire meglio.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Fortunatamente fino a questo momento nessuno, il mio percorso, anche se non molto lungo, è stato sostanzialmente di crescita e le esperienze vissute finora non posso che reputarle positive.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Envoy “Seawall (Ricardo Villalobos Remix)”
Nuyorican Soul “Talkin’ Loud Boxes”
Viola Sykes “In The Morning (Club Dei 99 Mix)”
Depeche Mode “Personal Jesus”
Simple Minds “New Gold Dream”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Consiglierei il film “Million Dollar Baby” di Clint Eastwood perché il suo significato mi è rimasto particolarmente impresso. Con tanta sofferenza, passione e tenacia ci fa capire quanto sia dura affermarsi in un mondo difficile. Tutti abbiamo dei sogni per i quali siamo disposti a sopportare dei sacrifici, spesso incompresi dagli altri, ma ciò non significa che i nostri desideri non valgano nulla, anzi, è proprio lì che emerge il nostro valore.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgogliosa?
Beh già solo pochi mesi dal mio approccio al mixer ho condiviso la console con mostri sacri come Rhadoo, Sonja Moonear, Fumiya Tanaka, Vera, Priku, Barac e molti altri. E poi aver avuto l’opportunità di stampare della musica mia, ed essere supportata da amici e colleghi su una delle label più in vista negli ultimi anni: Tenax Recordings.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è un’intervista che stiamo facendo per un media online…
Il web migliora e semplifica la vita di tutti ma è anche vero che isola terribilmente e il nostro approccio reale con la società si sta spegnendo. Soprattutto le nuove generazioni vivono in funzione di internet e dei social, limitando le proprie capacità comunicative; se ne dovrebbe fare uno uso migliore distinguendo la vita reale da quella virtuale.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Ho tanti amici dj producers con i quali condivido musica e idee. Tra questi Ivan Iacobucci è sicuramente uno di quelli che stimo e da cui traggo ispirazione; è un caro amico e quando posso vado a trovarlo a Berlino.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Le uniche cose assurde che mi vengono in mente sono legate a momenti di after che preferisco non
riportare.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Non mi piace la cattiva competizione e gelosia tra dj. Ci sono poche collaborazioni che invece potrebbero essere utili alla nostra crescita professionale. Altro tasto dolente è la mancanza di meritocrazia nei confronti di nuove leve, spesso veri e propri talenti. Si privilegiano e si propongono sempre gli stessi nomi.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Oltre alla traccia inserita nel Various Artist del Tenax ci sono in ballo alcune collaborazioni importanti, ma preferirei tenerle in segreto per il momento.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.