Stregati dalle release a firma Die Roh, progetto che divide con Dj Octopus e con cui ha pubblicato release elettrizzanti su Vae Victis e MUS, siamo rimasti sin da subito incuriositi dai diversi progetti a firma Luca Segato, in arte Sagats. Il giovane veneto, al pari di altri rispettabilissimi colleghi (oltre a Dj Octopus è doveroso citare Steve Murphy, Madi Grein e i The Analogue Cops), ha infatti contribuito a riscrivere la geografia dell’house nazionale a suon di EP, invadendo e conquistando label importantissime quali Housewax e Hardmoon London e inaugurando una label tanto giovane quanto rispettata, la sua Noho Records.
Oggi è un bel lunedì, non c’è dubbio: Soundwall e Giant Steps vi riportano sulla Riviera del Brenta.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Fu “Express” dei B.T. Express, rimasi colpito da dall’album “Do It (’Til You’re Satisfied)”. Non sapevo che disco fosse, mi intrigava la copertina e non ero ancora autorizzato a toccare i dischi del papà…eppure rubando con l’occhio capii come fare per poter ascoltare un disco quando non c’era, e fu subito amore.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Ho un padre che già coltivava la passione per la musica, quindi mi son trovato con gran parte dell’attrezzatura anche se datata. La fortuna di aver dei buoni dischi a casa mi ha permesso di cimentarmi facilmente ed ossessionarmi. Diverso è stato produrla, un passo condiviso con Dj Octopus, Madi Grein e Steve Murphy, con cui ascoltavo musica ogni martedì nel garage di casa mia. Dalla necessità di interpretare a nostro gusto dei pezzi, cominciammo a comprare dell’hardware per comporre i primi lavori come fossimo una band.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Probabilmente quando conclusi il corso di Ableton: mi aiutò molto a capire come funzionavano le cose basilari, anche se non riuscii mai a completare un progetto! Era un continuo modificare senza mai arrivare ad un risultato concreto. Passare all’uso di hardware fu un cambiamento radicale che portò degli ottimi risultati non appena cominciai a registrare le mie tracce one-take su nastro.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
Trovo che ogni scelta fatta finora sia stato un susseguirsi di momenti davvero molto importanti, a partire dal workshop con Lucretio, che mi permise di capire come fare musica e ciò che realmente mi sarebbe servito per comporla; il primo Chiwax “collettivo” con Steve Murphy Dj Octopus e Madi Grein che concretizzò ciò che siamo; le uscite con il mio socio Dj Octopus come Die Roh, perché ogni release è un continuo miglioramento e frutto di grande dedizione; l’album con Steve Murphy, perché ci ha regalato la consapevolezza di riuscire a fare musica in gruppo; la fondazione della mia etichetta Noho Records con Jay Green per dare spazio alle nostre idee senza compromessi; l’uscita con Madi Grein perché ci ha dato la possibilità di esibirci in live e rivivere gli anni ’90. Infine la collaborazione con mio fratello Ludovic, perché credo in lui, si sta dedicando molto e presto tale impegno darà i suoi frutti. Sinceramente spero di vivere altri momenti importanti come questi…
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Vivo una vita molto “organizzata”, per questo quando ho del tempo libero mi piace anche non fare niente. Mi piacciono le cose semplici, stare con gli amici, fare qualche passeggiata in giro o semplicemente passare a salutare i miei familiari.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non ne ho avuti e spero di non averne!
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Ti dico i primi brani che mi vengono in mente:
Lucio Battisti “Nessun Dolore”
B.T. Express “Express”
Talking Heads “Psycho Killer”
Daft Punk “Revolution 909”
Rick Wilhite “Get On Up (Theo Parrish’s Late Dub)”
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
“Alta Fedeltà”, sia il libro che il film.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
“Philly” su Noho Records sotto il moniker Caio: i feedback che mi sono arrivati mi hanno dato molta soddisfazione, in particolar modo quello dei The Martinez Brothers che continuano a sceglierla per i loro dj set.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media online…
La vivo molto bene mi permette di stare aggiornato e in contatto con le persone.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Con i ragazzi della Riviera in primis! Con Dj Octopus, Steve Murphy, Madi Grein Lucretio e Marieu c’è molta intesa: dividiamo lo studio, facciamo musica assieme ed è un continuo scambio di idee; anche con Jay Green condivido molto spesso idee e obbiettivi che convogliano nella nostra label Noho Records e non solo…mi piace sentire diversi punti di “udito”, ciò mi permette di conoscere artisti e canzoni di cui non ero a conoscenza.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Aprire un pacco arrivato da oltreoceano per l’acquisto della mia MPC e trovarci dentro un riverbero professionale da studio da migliaia di euro!
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Sentir sempre parlare male degli altri.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
I prossimi progetti saranno rilasciati su Sabotage Limited con un mio remix dei Mosaik e successivamente il mio primo solo-EP. Su Noho Records, dopo l’uscita degli the Analogue Cops, uscirà un EP tributo al Festival Club registrato a Banamussa con il mio socio Jay Green. Poi ci saranno delle uscite con Madi Grein (la prima su Eat More House) e delle uscite come Die Roh assieme al mio compagno di merende Dj Octopus. Infine spero esca presto anche il mio remix per Zighram su Symbolon Project.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.