La prima volta che ho ascoltato Shaded Explorer credevo di essermi perso in una landa desolata, i contorni indefiniti dalla notte, i suoni ovattati che sembravano arrivare da più parti, granitici e al tempo stesso sognanti. Si disegnava un paesaggio sonoro più che un semplice disco, ambient e techno che si incontravano in una tranquilla inquietudine sonora. Emanuele Pertoldi aka S/EXP si muove tra queste latitudini, tra il dub berlinese della compagine Basic Channel ed evocazioni della prima Detroit, tra questi poli si snoda una vita artistica ricchissima che ruota soprattutto intorno a Evasion Room Records e a progetti paralleli, live e in studio, altrettanto proficui come Mørk o Tripsolate & Redundænt. La sua carriera è all’inizio, come afferma lui stesso, ma le tante premesse sonore, messe in campo fino ad oggi, meritano attenzione, per un artista destinato a crescere.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Seppur l’abbia scoperta da pochi anni, questa traccia per me è immortale e suscita sempre forti emozioni:
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
Ho iniziato a dedicare molto tempo alla musica sin da piccolo, registrando su cassetta dalla radio, per poi passare ai primi esperimenti veri e propri con l’arrivo del computer in casa. Poi l’interesse nei suoi confronti è cresciuto gradualmente, fino ad investirci praticamente tutte le energie, tempo e denaro. Quando scelsi l’università (ndr, ha studiato produzione musicale) mi resi conto che volevo provare a rischiare. Quindi quello è stato il momento di svolta.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
Mi sto rendendo conto sempre di più che i momenti di crisi sono continui, ma spesso sono blocchi creativi. Il mio errore sta nel forzarli, ed è una parte che sto cercando di correggere: a volte si ha voglia di fare, pur essendo in un periodo privo di ispirazione. Non saprei definire un momento preciso, la parte difficile è cercare di vivere con essa, ma credo che bisogna tenere duro e farsi il mazzo.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella tua carriera?
La mia carriera è appena iniziata spero, ad ogni modo ci sono stati sicuramente momenti importanti fino a ora. L’uscita del primo album come S/EXP su Eclipse Music, la nascita di Evasion Room Records e Shaded Explorations, alcuni live come Evasion Room, il live al Tresor come Mørk, il live al Club To Club a Torino come S/EXP, l’uscita del primo disco di Tripsolate & Redundænt. Ogni passo avanti per me è una soddisfazione.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
Devo esser sincero, nessuna passione che ho è intensa come quella per la musica. Mi piace sperimentare sotto diversi ambiti, soprattutto in cucina. Adora la natura e viaggiare, scoprire paesaggi nascosti, fare field recording, il diy… Il tempo che dedico a quest’ultime è pari a quello che avanza dalla musica e dal lavoro, a parte la cucina che è una cosa quotidiana.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Non credo di avere rimpianti, a parte forse saper suonare uno strumento come si deve, meglio di come lo faccio ora.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
Conforce – Kinetic Image
Donato Dozzy – K
Rhythm & Sound – Rhythm & Sound
B12 – Time Tourist
Tangerine Dream – difficile sceglierne uno!
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Come libri “stranamente” i miei preferiti riguardano la musica, come per esempio “Techno: Storia, dischi e protagonisti di Zingales”. I film che mi piacciono spesso sono mentali e con un pizzico di avventura, come Inception. Mi son piaciute anche serie tv come “Fringe” e “Breaking Bad”.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Non sono mai soddisfatto al 100% delle cose passate perché cerco sempre di migliorare e sperimentare. Ma tra tutti l’album “The Shade’s Journey” è stato un lungo lavoro e un gran punto di ripartenza.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
I ragazzi di Evasion Room (Riccardo, Daniele e Andrea), con cui poi ci sono anche altri progetti che si stanno evolvendo bene, come Tripsolate & Redundænt (con Andrea Peluso). Il mio amico Francesco Devincenti, con cui ho il progetto Mørk, gli amici pugliesi Kaelan e Hydergine, i ragazzi di Malta Sonitus Eco e N.D., alcuni artisti / dj friulani come Kappah e Agazzi. I dj veneti della crew del The Frag, Crispy e gli Analogue Cops. Inoltre poi ci sono persone molto appassionate di musica, non tutte suonano o producono, con cui ho il piacere di condividere pareri.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media on line…
Devo dire che internet sicuramente ruba del tempo, l’importante è imparare a gestirlo al meglio e a non diventarne succubi. In questo momento rimane un mezzo di comunicazione e promozione essenziale, soprattutto se si vive in un paese di 800 abitanti.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Non mi vengono in mente ora delle situazioni assurde, a parte una volta quando ero in un’isola greca con la mia ex ragazza. Siamo rimasti a dormire sul cemento in una spiaggia sperduta dove c’era solo una taverna di un ragazzo. Inizialmente abbiamo fatto amicizia con lui, ma poi scoprimmo che ci avrebbe dato un posto per dormire solo se mia la ragazza fosse “andata” con lui, a differenza della proposta di ospitarci, dataci poco prima. Scappare era impossibile perché la strada era stretta e sterrata con grosse buche e precipizi, inoltre era notte.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più ti danno fastidio nella scena musicale italiana?
Noto che ci sono davvero poche situazioni dove la musica è la regina della festa, anche se devo dire che nel vicino Veneto sono in crescita. Manca spesso la voglia di osare, di aiutare gli artisti locali validi ad emergere. Credo che se si guarda sempre e solo al soldo, a volte lo si fa a discapito della qualità. Bisognerebbe trovare il giusto compromesso e far uscir di più la passione portando più rispetto per l’arte.
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Per quanto riguarda le uscite come S/EXP, il secondo album sta subendo le ultime modifiche e tra non molto verrà alla luce, insieme ad un EP e un VV.AA. Insieme ad Andrea Peluso, come Tripsolate e Redundænt, abbiamo alcuni dischi di prossima uscita, oltre a un maxi EP come Redundænt. In più ci saranno un paio di live con gli amici di Evasion Room Records, oltre che come Tripsulate e Redundænt, stiamo inoltre lavorando anche a nuovo materiale come Mørk. Ci sono anche altri progetti lavorativi in ballo ma il tutto è ancora in work in progress.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.