Spesso e volentieri, nel nostro lavoro di ricerca di talenti italici, ci siamo imbattuti in testimonianze viventi del detto “nemo propheta in patria”, trovando artisti che riscuotono il successo che meritano più oltre le Alpi che in casa.
Ok, dei Was A Be non si può dire che non abbiano successo in Italia, visto che i loro party sono tra i più rinomati del Nord Italia in ambito drum’n’bass, ma uscire su una delle etichette più autorevoli della scena, la Shogun Audio, ed essere invitati a suonare al party di compleanno dell’etichetta stessa, è sicuramente un risultato più che validissimo.
I quindici passi di questa settimana, quindi, spettano di diritto a Fabio e Ivan da Como.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che ti ha cambiato la vita? La primissima. Quella che ti ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Ivan: Difficile, se devo sceglierne uno in particolare essendo da sempre un grande fan dei Radiohead è “Kid A” di cui “Idioteque” è senza dubbio la traccia che preferisco.
Fabio: Se, come dicono, il primo amore non si scorda mai, non posso non menzionare “..And Out Come The Wolves” dei Rancid. Questo album mi ha completamente folgorato da teenager, le linee di basso di Matt Freeman mi fanno strizzare gli occhi ancora oggi.
Passo numero due: quando hai capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita?
I: Il nostro progetto è cominciato un po’ per “gioco” e non avremmo mai immaginato di arrivare a raggiungere determinati traguardi, ci siamo resi conto dell’importanza per via dell’impegno, della voglia di imparare e migliorarsi che ci abbiamo messo fin dall’inizio.
F: È stato un avvicinamento graduale, adesso è parte integrante delle nostre giornate, che si dividono tra lavoro e musica.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel tuo rapporto con la musica?
I: I momenti di crisi con la musica sono sempre dietro l’angolo, l’importante è non lasciarsi abbattere ed essere positivi, l’ispirazione come se ne va poi ritorna.
F: Produrre musica può essere veramente frustante, capita di stare ore ed ore a riascoltare e re- editare gli stessi venti secondi di traccia per poi cancellare tutto, quelle giornate ti demoralizzano come poche cose al mondo.
Sicuramente le releases su Shogun Audio, ovviamente senza nulla togliere alle altre etichette per cui abbiamo rilasciato la nostra musica. Inoltre quest’estate ci esibiremo al Let It Roll, a Praga, considerato il festival Drum and Bass più grande d’Europa. Essere inseriti una line up del genere è stato un grandissimo onore per noi.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le tue altre passioni? Come le sviluppi? Quanto tempo riesci a dedicare loro?
I: Oltre alla musica che occupa gran parte del mio tempo libero, sono un appassionato di film, serie tv e sport. Seguo il calcio fin da quando ero bambino inoltre d’inverno mi piace prendermi qualche weekend per andare a sciare.
F: Le mie giornate si dividono tra lavoro in ufficio, palestra e studio. Passare qualche ora lontano da un PC dopo otto ore di ufficio mi aiuta svagare e ricaricare le energie prima di rinchiudermi in studio. Sono inoltre un appassionato di serie TV, è inutile che vi dica che sono un gran drogato di Netflix. La grande passione che ci accomuna, tralasciando la musica per un momento, è il cibo però: non perdiamo occasione di fare una buona cena in compagnia di amici e buon vino appena possibile.
Passi perduti: quali sono finora i tuoi più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
L’unico nostro rimpianto è quello di non esserci avvicinati prima alla produzione musicale. Col senno di poi, però, non si va da nessuna parte quindi non diamo molto peso alla cosa.
Passi che consiglieresti: quali sono secondo te i cinque album (o brani) che consiglieresti e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui vuoi bene o che stimi?
I: Random:
Massive Attack – Mezzanine
Blur – 13
Gorillaz – Demon Days
Thievery Corporation – The Richest Man In Babylon
Radiohead – Kid A
F: Difficile selezionarne solo cinque, questi sono quelli che in un modo o nell’altro, mi hanno segnato e continuo ad ascoltare anche a distanza di anni dall’uscita. In ordine casuale:
Run The Jewels – RTJ2
Verdena – Solo un grande Sasso
Rancid – ..And out comes the Wolves
Adam F – Colours
The Clash – London Calling
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consiglieresti?
Non siamo, per niente, dei grandi lettori ma possiamo consigliare qualche titolo di film/serie tv che ci ha colpito:
I: Fargo (Film e Serie tv), The Hateful Eight, Grand Budapest Hotel, Come Un Tuono
F: Donnie Darko, House of Cards, Sons of Anarchy
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora vai più orgoglioso?
Senza voler essere ripetitivi, essere entrati a far parte del roster ufficiale della Shogun Audio, cosa che ci aiutato ad avere molta visibilità fuori (e dentro) l’Italia. Inoltre ricevere supporto da artisti che fino a poco tempo fa consideravamo degli ‘idoli’ è una delle cose di cui più andiamo fieri.
Passi virtuali: come stai vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è un’intervista che stiamo facendo per un media online…
Sicuramente il web è diventato parte integrante della vita di tutti, musicalmente parlando, crediamo che tutti gli artisti avrebbero la metà della visibilità attuale senza il web e probabilmente qualcuno non sarebbe nemmeno conosciuto. Tramite il web abbiamo qualsiasi informazione più o meno a portata di mano, comprese ore e ore di tutorial sulla produzione musicale delle quali ci avvaliamo molto, e senza di esso non avremmo avuto l’opportunità di far arrivare la nostra musica ad orecchie importanti.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui senti più affinità, e con cui vorresti sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Sicuramente gli artisti dai quali abbiamo sempre preso spunto e ci siamo ispirati per produrre la nostra musica pur cercando di mantenere una nostra linea, tra i tanti: Dub Phizix, Rockwell, Alix Perez, Ivy Lab. In questi ultimi anni si è creata una vera e propria maglia di produttori (ma soprattutto amici) italiani con i quali condividiamo musica, progetti, serate: Kiril, Neve e tutta la crew The Dreamers, Synth Ethics, Crimson.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che ti è capitato di vivere?
Alcuni anni fa siamo stati chiamati a suonare in una grande città italiana e a fine serata il promoter ci ha abbandonati fuori dal locale. Non conoscendo la città ci siamo trovati in difficoltà, abbiamo dovuto cambiare diversi mezzi e chiedere indicazioni a svariata gente e come se non bastasse ci si è messa anche la pioggia. In un modo o nell’altro, alla fine, siamo riusciti a rientrare. A ripensarci ora lo troviamo un aneddoto divertente ma al momento possiamo assicurarvi che non lo è stato affatto.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più di danno fastidio nella scena musicale italiana?
Senz’ombra di dubbio l’odio tra le varie crew italiane che si intestardiscono spesso e volentieri nel farsi la guerra a vicenda piuttosto che collaborare e cercare di creare un movimento unico remando tutti insieme dalla stessa parte (ovviamente parliamo della scena drum and bass).
Passi che stai per compiere: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Il nostro ultimo EP per Shogun Audio è uscito meno di un mese fa ma stiamo già mettendo le basi per il prossimo. Abbiamo, inoltre, un EP in collaborazione con una coppia di producers italiani (con i quali abbiamo già collaborato) quasi ultimato e pronto per essere rilasciato su un’etichetta che stimiamo e ammiriamo da sempre.
Passi sinestetici: salutaci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se tua o di altri.
Vi salutiamo con la traccia che solitamente mettiamo come ultimo disco ai nostri party e che è stata uno dei nostri primi amori per quanto riguarda la drum and bass: