Per chi ama davvero la club culture, nel senso pieno del termine, lì dove appunto far ballare è anche questione di cultura e di infaticabile ricerca artistica, questa è una brutta notizia. Meno di un’ora fa, dal suo personale profilo Facebook Gilles Peterson ha annunciato che, dalla fine di ottobre, la sua bellissima creatura Worldwide FM va in pausa a tempo indefinito. “Spero di trovare delle soluzioni per farla risorgere”, chiosa. Tradotto e interpretato senza infiocchettamenti: rischiamo di perderla davvero per sempre, Worldwide FM. Sì.
Rischiamo cioè di perdere una piattaforma che, creando un senso di comunità molto forte tra artisti ed ascoltatori, è diventa una “nazione” on line irrinunciabile per chi vuole esplorare non solo un certo tipo di suoni ma proprio un’attitudine: quella che cerca il danzabile nel jazz e nel soul, nell’Africa e nel Brasile, in Detroit e nell’UK più sofisticata e quella che cerca jazz, soul, Africa, Brasile, Detroit, Londra sofisticata in house e techno e nell’attività quasi maniacale del digging, scoprendo perle inedite o dimenticate. Oltre, via via, diventando sempre più una galassia “adulta”, verso la forma canzone – ma sempre con in background il DNA di cui sopra.
Nel frattempo il sito e tutti i contenuti di Worldwide sono normalmente a disposizione (ad esempio, guardate in una sola settimana quanta pazzesca ricchezza di materiale si può trovare). Cosa avverrà dopo il “gong” di fine ottobre è tutto da capire; Peterson intanto promette un “grande evento entro la fine dell’anno”. La musica e le idee sono più forte delle contigenze, delle aperture e delle chiusure: se siete fra quelli a cui Peterson e/o Worldwide hanno cambiato o migliorato la vita, ci saranno vari modi per portare avanti la fiamma. Di sicuro una delle creature più musicalmente preziose del contesto da clubbing “evoluto”, che trovava il modo di essere distribuita anche in syndication attraverso varie realtà radiofoniche sparse nel mondo (lo stesso Peterson cita la parigina Radio Nova o la californiana KCRW), rischia di spegnersi. E la cosa fa riflettere. Dopo la riflessione, però, deve venire la voglia di alzare al posta e supportare ancora di più.