Sappiamo ormai tutti chi è e cosa rappresenti Giorgio Gigli per la scena romana. Anni donati alla techno, gli ultimi dieci, a lavorare nell’ombra, a “releasare”, creare etichette, fondare progetti e suonare in giro per l’Europa portandosi dietro, assieme a pochi altri, il peso e le responsabilità derivanti dall’essere alfieri, che piaccia o meno, di un intero movimento cittadino fertile e rigoglioso, diventato negli anni vero e proprio “canone estetico”.
Giorgio Gigli debutta in questi giorni su Electric Deluxe, finalmente da solista – il primo incrocio con EDLX, nel 2011, il co-founder di Zooloft (con Obtane, compagno di mille progetti) lo fece con “Endless”, progetto a quattro mani assieme a Perc. Prima e dopo quell’uscita, un costante crescendo: Elettronica Romana, Mental Groove, l’esperienza Zooloft e poi Dumb_unit, M_Rec e Prologue. Un predestinato, insomma.
Dicevamo “Inside EP”, release di due tracce firmate per la leggenda Speedy J e la sua label, etichetta tanto seguita da essere diventata, col tempo, marchio poliedrico e contenitore di feste, release e artwork laser (Jan Willem van den Ban è visionario, questo è assodato), il tutto sotto il vessillo della techno. “Further Reflection” e “Rational Understanding” sono esempi evidenti di quanto lo stile minimalista di Gigli possa essere intenso e d’impatto: sette minuti cadauna di durata, atmosfere scure e torbide fungono da pietra d’angolo alla claustrofobicità dei loop, della ripetizione ritmica e tonale che finisce per estraniare, per far dimenticare le X ed Y, spazio e tempo, trasportando l’ascoltatore in un viaggio extra-coscienziale dai connotati acustici post-industriali la cui unica, possibile destinazione è la distopia sonora. Completa e paralizzante.
Due tracce che condensano ed espongono alla visione di tutti non solo le potenzialità pratiche di un dancefloor “intelligente”, capace di far muovere e cogliere nel profondo, ma soprattutto l’incarnazione delle stesse in un percorso di crescita musico-intellettuale iniziato nel 2003 ed ancora, oggi più che mai, in fervida ascesa e ricettacolo di consensi a livello internazionale. Per chi ama trovarsi a pochi passi dall’abisso di se stesso, da avere in vinile assolutamente.