Giorgio Gigli sull’etichetta “M_Rec LTD” ovvero l’esplorazione totale dei territori della musica techno. L’etichetta milanese si è già imposta da qualche tempo come punto di riferimento per gli amanti del genere “tecnologico”, che viene indagato nei modi più diversi, a seconda dell’estrazione musicale degli artisti in scuderia (che spesso e volentieri prendendo le distanze dal proprio genere di riferimento per dedicarsi alla propria versione di techno music). L’EP in questione, “The Imperceptible Shade Of Illusion”, è composto da un dittico di tracce originali sul lato A, “Indifferent Sight” e “Individual Unconscious”, e da un remix della prima traccia ad opera del manipolatore sonoro francese Terence Fixmer, sul lato B.
La prima facciata ci restituisce un Gigli lontano dalle sue prime produzioni “dance oriented”, ma dallo stile assolutamente riconoscibile: “Indifferent Sight” nel suo incedere percussivo è attraversata da micro battiti metropolitani obliqui e da una leggera foschia ambient sottotraccia, che rende l’ascolto imprevedibile; mentre “Individual Unconscious” subisce una stabilizzazione in territori ambientali che non mancherà di piacere agli estimatori del Wolfang Voigt (Gas), più atmosferico. Sull’altra facciata si cambia decisamente passo e le ritmiche da club prendono il sopravvento: Fixmer rende “Indifferent Sight” molto più muscolare, con una ritmica ossessiva e danzereccia che non sembrava plausibile ascoltando le versione originale.
In conclusione si tratta di un (mini)album assolutamente da ascoltare (e ballare), soprattutto per apprezzare un Gigli in versione “intelligent techno” che non mancherà di farsi apprezzare a livello internazionale.