Saranno i Daft Punk che gli hanno ridato vita musicalmente, saranno improbabili dicerie sulla giovinezza in terza età, ma Giorgio Moroder appare sicuramente rivitalizzato ultimamente. Tanto da partecipare, in veste di live performer, alla speciale tappa newyorkese della Red Bull Music Academy (esordire in consolle a 73 anni, non c’è male) e dichiarare, in un’intervista a Time Out NY, che ha già un’altra data in Giappone, un agente e che non vorrebbe fare molte date al mese, per poter continuare a comporre.
Di per sé Moroder in consolle sarebbe già una notizia, ma la vera svolta della giornata arriva quando ci annuncia di collaborare al momento con Avicii (e, se proprio non bastasse lo sconcerto, di come si sorprendono nel vedere quanto guadagnano i dj, nonostante il music biz in generale non se la passi benissimo). Fortunatamente dice anche molto altro, parla del suo rapporto con Donna Summer, di come non fosse assolutamente semplice registrare negli anni ’70 e di quanto sia stato contento della collaborazione/tributo con i Daft Punk.
La collaborazione con Avicii un po’ ci spiazza (usiamo un eufemismo) ma non per il nome in sé (per quanto i nostri gusti possano essere diversi), ma per quanti artisti vorremmo veder collaborare con Moroder prima di lui. Ma mica tutti abitano a Los Angeles.
L’intervista completa la potete trovare qui. Perdonatemi ma, aspettando i risultati di questa dubbia collaborazione, mi piace ricordarlo in originale, con i baffi e gli occhialoni: