Unclear è un progetto giovane, italiano e di qualità. Sarà per questo che scriverne la recensione, oltre ad essere un piacere, è innanzitutto un dovere. Perchè? Perchè se c’è un messaggio che questo disco può dare è che è assolutamente necessario, ora come ora, ripartire da noi stessi. Ok, sarà un concetto già ribadito ma forse non ancora metabolizzato, dal pubblico come dagli addetti ai lavori. Ed il dovere di ripeterlo, anche fino alla noia, non può che essere nostro, di chi ama la musica e degli appassionati (professionisti o meno) che si ritrovano giorno dopo giorno ad osservare i frenetici mutamenti di un panorama musicale che evolve continuamente e che non sempre riesce a sfuggire a regole di condotta pre-impostate, dove ciò che oggi è fico domani è obsoleto, dove un cambio di rotta (a volte) è l’unico modo di rimanere a galla.
Ci si ritrova, così, un giorno a smontare il lavoro di un nome importante, magari di fama internazionale, magari proprio quell’artista che poco tempo fa ha suonato nel club di casa, costando alla gestione cifre stellari, per un paio d’ore di musica che magari non soddisfano neanche le aspettative. Poco dopo, poi, ti ritrovi a scrivere di Giulio Etiope che ha ventidue anni, vive ad Arezzo e per passione produce musica di livello superiore a quella del grande nome della volta scorsa, di cui non ricordate neanche più il titolo dell’EP. Vi ritrovate così a tu per tu con la famiglia Unclear, nata da una sincera passione per l’elettronica, concretizzatasi prima nella gestione del Klang Club (divenuto il polo techno della cittadina toscana), poi con il lancio dell’etichetta in questione. Unclear contribuisce non poco nel portare all’attenzione di tutti quel coacerbo di validi artisti disseminati per il paese, affiancando alle loro produzioni remix d’autore, che fungono un po’ da apriporta ai diversi talenti che stanno trovando casa in questo progetto. Sintesi di tutto ciò è l’ultima release, “Never Die EP”.
Giulio Etiope, con l’ausilio di due altrettanto giovani e capaci producer aretini, Giak & Hester (già residents del citato Klang club), regala al pubblico due splendide “originals” che racchiudono i profili migliori dell’elettronica dei giorni nostri: deep, techno, dub e ambient sono sapientemente dosate e ripartite in “Never Die” e “Lost In Subway”, due tracce d’ampio respiro che racchiudono in se molto più di sei o sette minuti di musica. Come da tradizione, poi, seguono i remix di caratura internazionale affidati per l’occasione a Jus-Ed (per “Never Die”) e a Jeroen Search (per “Lost In Subway”).
Questo nuovo Unclear è la conferma che dalle nostre parti la buona musica è all’ordine del giorno; questo nuovo Unclear è l’ennesimo invito a puntare sui nostri artisti, a ripartire da noi stessi.