“Drift”: “the opposite of ‘normal’ or ‘usual practice’ “(Karl Hyde docet). “Drift”: il nuovo progetto multimediale degli Underworld, lanciato due anni dopo l’ultimo album “Barbara Barbara, we face a shining future” e pochi mesi dopo il non irresistibile EP a metà con Iggy Pop “Teatime Dub Encounters”, nato in combutta con Danny Boyle sulle ali dell’astinenza da “Trainspotting” (e probabilmente dalla relativa soundtrack, che ormai più di vent’anni fa aveva ben contribuito a legare elettronica e rock sotto lo stesso immaginario).
“Drift”, dunque, è un appuntamento fisso su underworldlive.com, volto alla pubblicazione del tutto autonoma, a cadenza settimanale, per la precisione ogni giovedì, di nuovo materiale del duo gallese, che si tratti di musica o multimedia, insomma di brani, film, storie o altro. Una serie – in collaborazione con Tomato, con DJ techno e jazz, con poeti, pittori e chi più ne ha, più ne metta – inaugurata intanto dal singolo “Another Silent Way” che, tra batteria possente, acide linee sintetiche da trip e ossessivi inserti vocali, sembra recuperare l’adrenalina da “Born Slippy .NUXX” . Ecco così “Drift Episode 1”, dove “Another Silent Way” fa appunto da colonna sonora a un rocambolesco video creato assieme alla comunità britannica di drift racing e girato la scorsa estate al Rockingham Speedway in quel di Corby.
Le novità non sono terminate, perché Hyde e Rick Smith hanno annunciato persino dei concerti previsti tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, per adesso ad Amsterdam e Londra, che nello shakerare classici, rarità e nuovi brani si candidano curiosamente a essere gli appuntamenti più intimi e raccolti dai tempi dei primi anni 90. “Nel 2017 abbiamo ritrovato quella gioia di esibirci in piccole venue, quando Karl e io suonammo allo Zepp Club di Osaka prima di essere headliner all’Ultra Festival di Tokyo. Questa esperienza fu così stimolante che volevamo rifarlo ancora” (stavolta è Smith a parlare). Via, di gas.