Gold Mass è nei nostri radar già da un po’. Tant’è che l’anno scorso già le dedicammo una Premiere, raccontando un po’ storia ed identità del progetto. Ecco: di solito raramente le ripetiamo le Premiere come scelta d’artisti, preferendo un po’ di turnazione (…come molti musicisti e/o i loro uffici stampa sanno). Però ogni tanto un’eccezione ci vuole. E qui l’eccezione è davvero meritata.
Questo perché Emanuela Ligarò aka Gold Mass continua a confermarsi come una delle cose che più ci piacciono qui in giro, che più apprezziamo: l’artista che sa essere indipendente ma indipendente davvero, che segue cocciutamente una sua strada, e che si costruisce da sola i propri riferimenti musicali e le proprie traiettorie, invece di fiutare il vento ad ogni stagione e mutare di conseguenza. Nel suo caso le traiettorie sono visione internazionale (un suicidio, visto che oggi in Italia è premiato quasi solo chi canta in italiano), sensibilità indie con però un’armatura molto spesso elettronica (una boccata d’ossigeno, nel battistismo imperante che contrassegna la stragrande maggioranza della produzione indie o finto-indie di casa nostra), infine capacità di osservazione e di racconto senza retorica.
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Non è un monolite la sua musica: certe volte si avvicina di più al rock o al pop più modernista e sofisticato, altre volte si abbraccia di più all’elettronica propriamente detta. “The Should Be Sky Above You”, il cui video siamo felicissimi di presentare in anteprima e che precede di una settimana la pubblicazione dell’EP “Flare” il prossimo 1 marzo, ricade decisamente nella seconda casistica. Una traccia preziosa, questa; un bel contrasto tra la parte portante vocale che ha una scrittura “sospesa”, e invece l’armatura ritmica che ha un disegno interessante ed atipico (…viene quasi in mente lo Schaffel kompaktiano, una stagione breve ed assai interessante prima che la minimal in quattro piallasse tutto: ricordate?).
E poi vi parlavamo d’indipendenza, no? Ecco: Gold Mass ha composto, cantato, suonato tutto lei, ma sempre lei ha pure curato la realizzazione del video che potete gustarvi qui sotto. Un video semplice, ma d’effetto. E che giustamente mette l’accento, nella parte finale, su quanto di orribile sta accadendo a Gaza: qualcosa di cui si sta parlando troppo poco (…per qualcuno troppo: ma di solito questo qualcuno o si disinteressa dell’attualità e basta, o ha scheletri nell’armadio politici da nascondere). Non bisogna voltarsi dall’altra parte. Brava Gold Mass che non l’ha fatto – con gusto, con stile, con intensità, senza retorica. Ci piace un sacco, la musica italiana così. Con questa personalità. Con questo stile.