[tabgroup layout=”horizontal”]
[tab title=”Italiano”]Iniziato appena nel 2013, Gorgon City è un progetto nato dai producer londinesi Kye Gibbon e Matt Robson-Scott, già conosciuti e attivi rispettivamente con il nome Foamo e RackNRuin. Insieme hanno creato quel sound estremamente UK, frutto della loro passata esperienza da dj fatta a suon di garage, grime e d’n’b, e portato successivamente in una direzione più house ed elegante. Il 2014 ha visto anche “Sirens”, album di debutto del duo che vede la collaborazione di una serie di vocalist d’eccezione ad accompagnare le sonorità club a tinte scure che portano la firma di Gorgon City. Il duo è ora impegnato in un tour che non si fermerà presto, visto che tra le varie date sono stati appena confermati per lo Snowbombing il prossimo aprile. Se però preferite non aspettare così a lungo, allora li troverete questo sabato al Tunnel di Milano (è anche il loro debutto in città) a Le Cannibale. Se ne volete un morso, fatevi avanti.
Gorgon City, oltre ad essere un progetto relativamente recente, se non sbaglio era iniziato senza troppe pretese, ma i fatti provano che abbia preso un’atra piega. Allora com’è nato il tutto?
Ci siamo conosciuti in Inghilterra, suonavamo nella stessa serata ed abbiamo deciso di provare a scrivere qualcosa insieme, così per piacere. Sì abbiamo iniziato per divertimento e poi la cosa è cresciuta!
A due anni di distanza, che cosa significa per voi il progetto Gorgon City?
E’ qualcosa di ancora fresco e ci stiamo ancora divertendo. Moltissimo!
Le prime esperienze sono state nel campo della jungle e della drum’n’bass, come siete arrivati invece alle sonorità house? Per le scelte che avete fatto, siete più interessati al beat o a sperimentare con il suono?
Siamo cresciuti a colpi di jungle e d’n’b, però ci siamo spostati all’house subito dopo. Per questo portiamo le caratteristiche della d’n’b nel suono della house.
Con “Sirens”, pensate di aver raggiunto un’idea ottimale di resa sonora? “Sirens” rappresenta un punto di arrivo della vostra idea comune di suono?
A dire il vero no, vogliamo continuare a fare esperimenti in studio. Ogni volta c’è qualcosa di nuovo e ci teniamo che la nostra ricerca non si fermi ad un certo punto.
In generale il carattere della vostra musica è positivo, ma dite anche che vi piace mantenere qualche zona d’ombra qua e là. È il caso di una traccia come “6AM”?
Sì, con “6AM” volevamo rappresentare il nostro lato più club, come anche con “Go All Night”. È una caratteristica che ci piace mettere in risalto.
Riguardo alla scena UK in costante evoluzione, come ci si sente ad essere parte di quella grande famiglia che comprende nomi come Disclosure e Rudimental?
Vogliamo portare avanti la scena UK underground con un bel suono bass, pensiamo che il carattere sub bass sia quello che ci distingue meglio.
In quale momento avete sentito la necessità di aggiungere delle voci, spostandovi da contesti strettamente club?
È successo naturalmente, ma lavorando su “Real” con Yasmin è stato determinante per quanto riguarda la produzione.
L’album è molto vario come suoni ma anche come approccio ai vocals. È stato complicato trovare una quadra con cantanti così diversi come MNEK, Laura Welsh e Jennifer Hudson?
È stata una collaborazione fantastica, ogni cantante ha il suo stile e in ogni sessione abbiamo cercato di trovare la sonorità più interessante e coinvolgente.
Ci avete lavorato insieme fin dall’inizio di ogni traccia oppure separatamente?
Ogni brano è stato creato insieme alle voci dalle prime bozze, l’idea era quella di collaborare insieme il più possibile in modo tale che ognuno si sentisse libero di dare il proprio contributo.
C’è una traccia in particolare su cui vorreste soffermarvi, come “Take It All” che sembra la sintesi del suono in direzione UK o magari l’ultima, con quel carattere così downtempo…
“Hard On Me” è un brano con una carica emotiva che lo rende uno dei nostri preferiti. È talmente profondo che necessita di una disposizione particolare per essere ascoltato e poi è stato eccezionale lavorarlo con Maverick Sabre.
Il 2014 è agli sgoccioli ed è stato un anno carico di novità per Gorgon City. Cosa dobbiamo aspettarci dal 2015, un nuovo album magari?
Il 2014 è stato un anno memorabile, ora abbiamo appena confermato un tour in Inghilterra a febbraio del prossimo anno e in più ci metteremo nuovamente in studio per lavorare al un secondo album.
Sabato sarete al Tunnel per Le Cannibale, probabilmente la serata più adatta ad ospitarvi in tutta Milano. È la prima volta in città? Cosa ci avete preparato?
Non vediamo l’ora! È sempre un piacere suonare in Italia e sì, sara il nostro debutto a Milano! Faremo un dj set e pensiamo di portare la serata dove nemmeno immaginate.[/tab]
[tab title=”English”]Started in 2013, Gorgon City is a project consisting of British producers Kye Gibbon and Matt Robson-Scott, also known with their own production monikers of Foamo and RackNRuin. Together they deliver a very deep club-oriented sound, relying their own background of UK garage, grime and d’n’b and taking more housey directions. This year they released their debut album “Sirens”, featuring an incredible number of vocalists to accompany the duo’s melancholic melodies. The album tour is on its way and 2015 looks promising, too. As we speak we discover they’ve just being booked for Snowbombing in April. But if you can’t wait and want to experience some of their party-driven sound, you may then have a bite this Saturday at Le Cannibale in Milan. Check here.
Gorgon City was meant as a side project as it kicked off, but then it took its own way. So, how did it all start at the very beginning?
We met in a club in the UK when we were djing at the same night and decided to make a tune for fun. It all started just for fun then became something more!
What does Gorgon City mean today after almost two years in the business?
It still feels fresh and we’re just enjoying it right now. It’s a lot of fun!
How did you developed your taste in electronic music? Were you more interested in beatmaking or in experimenting sounds?
We both grew up djing and producing jungle and d’n’b then got into house soon after. We use our techniques from drum and bass to influence our house sound.
Has your idea of sound as a duo become more structured with “Sirens”?
Not really, we just like experimenting in the studio – everyday is different and we like that as it keeps it fresh and fun.
Overall speaking your sounds is definitely cheerful and positive, but you often point out that you like to leave some kind of ‘darker spots’ here and there. Is that the case with the “6AM” tune – perhaps one of the most coming-from-the-dark tracks of the album?
Yes, we wanted to represent our clubby side with tracks like “6AM” and even “Go All Night”. That side of Gorgon City is very important to us.
There’s a lot going on in the UK scene right now. Can you tell us how it is like being part of this big family together with other competitors like Disclosure or your label mates Rudimental? And which do you think is your most distinctive aspect in the current scene?
We like to represent the UK underground by making bass heavy music, I suppose sub bass is our distinctive aspect!
When was the time you felt the need to turn from strictly club vibes to songwriting and relying more on vocals?
It happened naturally, but making real with Yasmin was a big turning point for us production-wise.
The album is so various in sound and emotions and features such a vast number of collaborations. Was it complex to put together all the ideas coming from club singers like MNEK, Laura Welsh and Jennifer Hudson and making them work in the production process?
It was amazing working with all the vocalists – all have their own styles and we tried to make every session enjoyable and interesting.
Do you build up tracks side-by-side with vocalists or do you deliver them your pieces once finished and let them free to arrange their own vocals?
Yes, we build them from scratch with the vocalists. Making it very collaborative and free.
Is there one track in particular from “Sirens” that you think deserves more attention than the others? Maybe like “Take It All”, standing out as the current model of UK sound, not to mention the melancholic downtempo leans of the closing track…
Maverick Sabre track “Hard On Me” is very emotive and important to us. It’s so deep and powerful that it needs to be heard properly. It was amazing working with Maverick on it.
2014 has been an incredible year for Gorgon City. What do we have to expect from 2015, more gigs or some other studio release?
It was great, now we have announced our February 2015 tour in the UK and we will start on the second album.
You are going to play at Tunnel in Milan for Le Cannibale, I reckon maybe the most appropriate clubnight to host your act, any hints of what direction you’re going to take the night to?
We can’t wait, playing in Italy is always amazing and will be our debut in Milano! We will be djing and taking it deeper and darker than you might expect.[/tab]
[/tabgroup]