Mentre ci si accapiglia attorno ad alcuni tour manager e alle loro discutibili mosse in tempi di lockdown, c’è tutto un altro fronte della dj culture che difficilmente starà sotto i riflettori, difficilmente farà fatturati stellari (ma poi, chissà, c’è sempre speranza le cose cambino e premino quelli bravi&dedicati a prescindere…), ma non smette mai di lavorare d’ingegno e tirare fuori piccole perle d’inventiva, humour, passione e stile.
A proposito di Stile: vi avevamo presentato cosa aveva fatto il geniale dj/producer romano, ora spostiamo l’obiettivo su Biga – personaggio assolutamente fondamentale in tutta la scena Beats italiana (basta fare il nome Fresh Yo!, punto di riferimento totale della faccenda dal giorno uno). Pure lui si è divertito a rispolverare l’hip hop di casa nostra anni ’90 (Fritz da Cat, OTR, La Famiglia, Fibra, Neffa…) portandolo a nuova vita: lo ha fatto con una operazione molto approfondita, filologica e al tempo stesso creativa. Ha dissotterrato la sua collezione di musicassette (musicassette!) anni ’90 legate al rap italiano dell’epoca più puro, dando vita ad un mixtape dove tutta una serie di vecchi brani sono stati rimodernati/ricostruiti/reinventati. A dare il giusto tocco ipnagogico, la scelta di trasformare tutto in un flusso unico.
Nelle sue stesse parole: “In “Operazione Grantirreno” le strofe e i video del rap italiano degli anni ‘90 che sono stati più significativi nel mio percorso di formazione incontrano alcuni beats inediti che ho prodotto negli ultimi mesi. Parole e rime vengono illuminate da una luce differente, offrendosi ad una reinterpretazione unica, molto intima e personale. Dentro vi si annida un intero universo di ricordi e sensazioni, in cui mi auguro molti di voi possano riconoscersi. Bless!”.
Da domani giovedì 7 maggio potrete recuperare tutto e farlo vostro su questa pagina Bandcamp (tra l’altro ricchissima: perlustratela a fondo). Noi siamo felicissimi ed onorati di poter ospitare la faccenda – chiamata alla fine “Operazione Grantirreno” – in anteprima assoluta sulle nostre pagine. La dj culture, quando è così, dispensa solo il bene. Molto più di quando mette in rider le bocce di Belvedere e gli hotel a sette stelle.