“Oh Tweak Me”, l’ottimo incipit di quest’ultima prova dei Groove Armada prodotta su Hypercolur, è un pezzo quasi sperimentale, considerata l’attitudine house & disco del duo in questione. Il pezzo parte con una cassa costante e un po’ lasciva, da perfetto apripista alpino, prima che tutto vada a finire in un miscuglio di richiami sottili alla vita metropolitana: rigurgiti di traffico, un fischio orientale, una voce (in italiano!) che rimarca quanti Co2 ci sono nell’aria di non so dove e poi schegge, punte e chiodini, sempre sotto traccia, a raccordare il tutto. Un groove bello pieno e poco “stylin”. Roba nuova, insomma. Molto interessante.
Poi c’è “Stevie Latenight”, un loop veloce e vagamente anni novanta pieno di voci londinesi, forse anche black, accompagnate da accenni di pianoforte (sarà mica Ableton?). Ma il tutto, anche se innovativo, risulta vagamente ripetitivo. Dispiace dirlo, ma quando la canzone volge al termine ti chiedi: cosa manca? Anche se, devo dirlo, l’ipnotismo centrale del pezzo, con cassa rimpolpata a dovere, mi fa pensare che i ragazzi di “Superstylin” abbiano davvero voglia di fare musica nuova.
Il B-side è una botta di house che definirei sperimentale, con sirene strascinate e ripartenze in controtempo (la cosa migliore di “There Was Rhythm”) e quella patina vintage che a mio parere cozza alla grande con la prima parte dell’EP. Così mi chiedo se davvero questo duo inglese abbia tutta questa voglia di cambiare. Mmm, lo scopriremo nella prossima uscita.