Sono cose che succedono. Quando un artista è per anni il massimo esponente di un genere, a tal punto da incarnarlo, da essere identificato in esso e viceversa, può capitare che senta il bisogno di provare nuove strade, sperimentare, fare un passo al di fuori dal proprio recinto, di lasciare da parte ciò che è stato fatto fino a quel momento, e mettersi davanti ad un foglio bianco. Di ripartire, insomma, di cercare nuovi stimoli. Era successo a Tiësto, quando, a cavallo tra il 2008 e il 2009 lui era la trance, sta succedendo a Willem Rebergen, meglio noto come Headhunterz, che fino a ieri era l’hardstyle. Era, perché dopo aver vinto un disco d’oro per il suo ultimo singolo “Colours” con il duo russo TATU, e aver superato quota 800.000 fan sulla sua pagina Facebook, annuncia con un video, dopo ringraziamenti e convenevoli, che ha intenzione di voltare pagina, dicendo “goodbye” al genere che lo ha reso famoso. La sua firma, assicura, sarà impressa anche sulle nuove produzioni, mentre i fan si interrogano su quali saranno i sentieri musicali che Willem sceglierà di intraprendere, con lo spettro dell’EDM commerciale a tormentare gli incubi dei puristi. A dire il vero, alcuni segnali del cambiamento erano già emersi da alcuni dei suoi ultimi lavori, come le collaborazioni con Krewella e le stesse TATU, in cui a farla da padrone sono i cantati a discapito delle melodie e della cassa distorta; il contratto con Ultra Records e le apparizioni nei mainstage di festival come EDC Las Vegas e Tomorrowland, inoltre, possono essere considerati indizi che portano alla pista mainstream. Ovviamente non manca chi interpreta la cosa come una manovra esclusivamente commerciale, ma noi siamo ingenui e crediamo che aprire nuovi orizzonti sia utile anche per portare ventate di aria fresca negli ambienti più underground.
Jacopo Rossi
Diplomato al liceo classico e al Sae Instutute Milano, attualmente studente di Economia, ascolto musica elettronica più o meno da quando ho iniziato a camminare, e quando ho tempo provo anche a produrla. Nutro una curiosità viscerale nei confronti della club culture e di tutto quello che ci ruota intorno. Scrivere mi aiuta a mettere ordine tra i pensieri.
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