Alexis Raphael è un vero appassionato di musica dance. Ex pianista di musica classica, dopo aver lavorato per diverse radio e come pr a Londra ha scelto di essere il protagonista per far ballare la gente, fare il dj. La sua musica è uscita in prima su Hot Waves e di recente su Hot Creations. I suoi set sono sempre “freschi”, spazia dal funk alla disco, dalla techno alla house agli anni ’80. Alexis è partito proponendo musica elettronica a Londra e pian piano sta allargando i suoi orizzonti…
Ciao Alexis, sei solito prepararti meticolosamente alla serata o vivi il party in modo spensierato?
Metà e metà, scelgo la musica il giorno del party e approssimativamente mi preparo una selezione. Ovviamente è impossible avere ogni traccia in ordine per la serata perchè le cose possono andare un modo diverso da cosa ci si aspetta. La musica è un sentimento ed esso può prendere due diverse strade: non solo dal dj alla folla, ma anche tra la folla e il dj. Bisogna rispondere musicalmente all’atmosfera che si riceve indietro dal dancefloor.
Ti informi mai su dove suonerai, sul tipo di pubblico e di cosa tira in quel determinato club?
Sarebbe sciocco ignorare totalmente dove si andrà a suonare e andare alla cieca. Tuttavia, ho prenotato a giocare il mio suono e così faccio sempre. Cambio il modo di fare musica in base al posto dove suono. Il mio sound è come uno spettro influenzato da una parte dalla musica disco e dall’altra da quella techno. Se sto suonando su una spiaggia nel pomeriggio a Ibiza, sarà più leggero e mi adatterò all’atmosfera. Se sto suonando invece ad una festa in un warehouse alle 5 di pomeriggio, sarò influenzato dalla techno, più duro sicuramente. Nella mia anima ci sono elementi comuni a tutta la musica, ma mi adatto sicuramente rispetto a dove suono.
Ti soffermi mai sul dj che apre la serata o preferisci entrare ed imporre il tuo sound?
Beh, se un dj che suona prima ha suonato una traccia mi avrei voluto suonare ovviamente cercherò di non ripeterla. Penso che sia importante per un dj ascoltare il set prima di lui o lei, infatti mi assicuro sempre di essere nel club dove suonerò un pò prima in modo tale da poter ascoltare il set prima del mio. Se nel posto dove suonerò il dj sta suonando molto “duro” non è detto che io debba continuare nello stassa via. Credo che la cosa principale sia prendere il controllo della folla con la propria musica e un buon dj può farlo anche senza pensare a ciò che prima è stato suonato.
Ti capita mai di pensare “voglio assolutamente suonare questo disco stasera”?
Sì. Recentemente ho suonato in Brasile e uno dei party era per 2.000 persone. E’ una gran folla sopra ogni standard e i promotors avevano proposto brani come “Hungry For Power” ma ho detto loro che non potevao suonare quel tipo di tracce in quanto sono brani stra-suonati e avrei invece proposto musica house puramente underground e inedita. Bisogna attaccarsi alle proprie forze ed educare le persone. Ci sono due tipi di persone che vanno fuori, quelli che vogliono ascoltare la musica e le canzoni che conoscono e quelli che vogliono essere educati e ascoltare musica a loro sconosciuta. Io suono per questi ultimi. Potrei suonare tracce come la mia ultima uscita su Hot Creations per la quale provo tanto amore in questo momento, ma la maggior parte di ciò che suono è inedito.
Quando suoni dal vivo hai paura di sbagliare o sei sempre sicuro della tua performance?
Sono fiducioso in quello che faccio. Ho comprato il mio Technics 1200 quando avevo 14 anni e la mia vita è stata vivere e respirare musica elettronica. È il mio lavoro, il mio hobby, la mia passione, tutto quello per cui io vivo, così sono fiducioso in quello che faccio. In sostanza mi piace suonare la musica per le persone, farli ballare e sorridere, lo faccio e se le persone stanno godendo io ho fatto il mio lavoro.
Come ti comporti con i promoter e il pubblico, preferisci interagire con tutti o vuoi il tuo spazio?
Ho sempre tempo per tutti coloro che vogliono parlare con me. Lavoro come promoter a Londra, ho il mio party Crechè che è uno dei maggiori eventi domenicali in quel di Londra e quest’anno sarà anche ad Ibiza; a volte ho artisti che vengono a suonare che non vogliono essere disturbati per interagire con la gente. E questo è male, penso che alcuni dj dimenticano che si guadagnano da vivere grazie ai promoters ed ai fans, quindi se non hai tempo per queste persone allora credo che ti manca il “punto”. Quando le persone vengono a parlare con me sulla mia musica o qualsiasi altra cosa questo mi piace, lo faccio perché mi piace e quando vedo che ho fatto felici gli altri, bene è questo il punto.
English Version:
Hello Alexis, do you usually prepare meticulously the evening party or use live carefree?
I would say it’s somewhere between the two. I go through my music the day of the party and get a rough selection of music ready, then on the night I play mostly from that. Obviously you can’t get every track ready in order because things can go a different way to what is expected. Music is a feeling and the feeling you get goes two ways not just from DJ to crowd but also between the crowd and the DJ. You have to respond musically to the vibe you’re receiving back from the dance floor.
Do you need information about the place you will play , the type of audience and what pulls in that particular club?
It would be silly to totally ignore where you are playing and just go in blind. However, I get booked to play my sound and so I always do that. However, my sound is like a spectrum and if you can imagine at one end is more disco influenced music and the other extreme is more techno influenced music. If I’m playing on a beach in the afternoon in Ibiza, I’ll be playing lighter to fit with the atmosphere. If I’m playing a warehouse party and it’s 5am, I’ll be pulling the more techno influenced, harder music out. Within my spectrum there are common elements to all the music but I definitely adapt to where I am playing.
Do you ever dwell on the dj who opened the evening or would you rather go in and impose your sound?
Well if a dj before has played a track that I was going to play I would miss that track out. I think it’s important for a DJ to hear the set before him or her. So I always make sure I’m at a venue a bit earlier so I can catch the set before me. Having said that if I’ve been booked to play somewhere and the DJ before me plays really hard, I would not necessarily continue like that. I’d bring it down a bit and work it back up from there. I think it’s all about taking control of the crowd with your music and a good DJ can do that no matter what was played before hand.
Do you ever think “I definitely want to play this music tonight”?
Yes. I recently played in Brazil and one of the parties was for 2,000 people. That’s a big crowd by any standards and the promoters were mentioning tracks like ‘Hungry For The Power’ and I told them I couldn’t play those kind of tracks as they’ve been overplayed and I would be dropping purely underground house music that’s mostly unreleased. You have to stick to your guns and educate people. There are two types of people that go out, ones that want to hear music and songs they know and ones that want to be educated and hear music they don’t know. The latter are the people I play for. I might drop the odd track of mine that people know like ‘I Know’ from my Hot Creations release which is really getting a lot of love at the moment, but most of what I play Is unreleased.
When you play live are you afraid of making a mistake or are you always sure of your performance?
I’m confident in what I do. I bought my Technics 1200s when I was 14, and my life has been living and breathing electronic music ever since. It’s my job, my hobby, my passion, everything I live for really so I’m confident in what I do. Essentially I like to play music for people to make them dance and smile, I do that and if people are enjoying it then I’ve done my job.
What do you do with the promoters and the public, you prefer to interact with all or you just want your space?
I always have time for everyone that wants to speak to me. I work as a promoter myself in London, I run Creche which is one of London’s biggest Sunday parties and it’s actually going to Ibiza this year, but sometimes I have artists that come to play that don’t seem to be bothered to interact with people. And that’s bad, I think some DJs forget they are earning their living because of the promoters and fans, so if you haven’t got time for these people then I think you’re missing the point. When people come to talk to me about my music or whatever I love it, I do this because I love it and when I see I’ve made other people happy, well that’s the whole point.