Viene dagli States, ha 19 anni, è il primo “reclutato” della label di Skrillex, la Owsla, è stato chartato da Billboard Magazine come uno dei top Under 21 Dj’s del 2012, ha appena concluso il College Invasion tour insieme a Tiesto, tre mesi fa è uscito il suo EP “Spitfire” proprio sulla Owsla suddetta: questo è Porter Robinson. E’ giovane ma probabilmene con un destino già segnato… di successo!
Ciao Peter, sei solito prepararti meticolosamente alla serata o vivi il party in modo spensierato?
Solitamente vivo di routine prima di una serata, ma c’è anche un sacco di spazio per l’improvvisazione.
Ti informi mai su dove suonerai, sul tipo di pubblico e di cosa tira in quel determinato club?
Dio, sì, questo per me è essenziale. E’ fondamentale ottenere un’atmosfera con il pubblico in modo da sapere come comportarsi con loro. L’unico problema è quando si ha una lettura sbagliato su di essi – quando qualcuno ti dà l’impressione sbagliata sulla folla, cosicchè da suonare uno stile inadeguato per loro.
Ti soffermi mai sul dj che apre la serata o preferisci entrare ed imporre il tuo sound?
Sono abbastanza paranoico riguardo il DJ che sta suonando prima di me. Se lo sento suonare super-commerciale, poi mi fa sentire come se avessi bisogno di fare lo stesso. Ma comunque non lo faccio mai ma sicuramente influisce sul mio stile, in un certo senso.
Ti capita mai di pensare “voglio assolutamente suonare questo disco stasera”?
Assolutamente. Adoro suonare brani che voglio sentire, nonostante il potrebbe potrebbe pensare che io suoni quello che vorrebbero sentire.
Quando suoni dal vivo hai paura di sbagliare o sei sempre sicuro della tua performance?
Penso di essere abbastanza sicuro nelle mie performance.
Come ti comporti con i promoter ed il pubblico, preferisci interagire con tutti o vuoi il tuo spazio?
Amo l’incontro con i fan ed è bello essere amico con i promoters. L’amicizia ha bisogno di essere ricambiata, più o meno, ma è sempre un buon momento quando sono tutti stretti uno con l’altro.
English Version:
Hello, do you usually prepare meticulously the evening party or use live carefree?
I have quite a few routines that I do almost every night, but there’s also a ton of room for improvisation as well.
Do you need information about the place you will play, the type of audience and what pulls in that particular club?
God, yes, this is essential for me. It’s crucial to get a vibe for the audience so you know how to play to them. The only issue is when you get a faulty reading on them – when someone gives you the wrong impression of the crowd, so you play an inappropriate style to them.
Do you ever dwell on the DJ who opened the evening or would you rather go in and impose your sound?
I get pretty paranoid about what the opening DJs play, actually. If I hear them playing super-commercial, then it makes me feel like I need to do the same. I won’t do that, regardless, but it affects my play style in a way.
Do you ever think “I definitely want to play this music tonight”?
Absolutely. I’ve been known to indulge into stuff that I want to hear despite what the audience might think it wants.
When you play live are you afraid of making a mistake or you’re always sure of your performance?
I think I’m very confident in my performances.
What do you do with the promoters and the public, you prefer to interact with all or you just want your space?
I love meeting fans and it’s great to be buddy-buddy with the promoters. The friendliness needs to be reciprocated, more or less, but it’s always a better time when everyone’s tight with one another.