Dopo un 2016 in tour tra Americhe, Asia ed Europa, sperimentando per la prima volta dei live set in analogico, il duo milanese composto da Martino Bertola ed Emmanuele Nicosia, rientra alla base con un nuovo Ep per Just This, in puro stile Hunter/Game. Tra suspence, atmosfere oniriche e bassi intensi che si mimetizzano tra melodie ansimanti, “Dead Soul EP” è il preludio a una primavera di date internazionali, collaborazioni con artisti di spicco e appuntamenti estivi imperdibili, tra i tanti il Polifonic Festival in Puglia e il Sònar Festival a Barcellona. Qualche settimana prima dell’uscita di “Dead Soul EP”, la coppia di producer che vanta uscite per Kompakt, Hot Creation e Innervisions, fa due chiacchiere con Soundwall, svelando qualche novità.
È stata un’impresa riuscire a incrociarvi nella vostra città di origine, Milano, ma finalmente ce l’abbiamo fatta. Si è concluso da poco il lungo tour del vostro primo album per la Kompakt, Adaptation. Ci fate un resoconto di questo 2016 passato?
È stato un anno molto intenso. Finalmente siamo tornati in Italia e ci siamo presi la prima pausa dopo tanto tempo in tour; al momento siamo a Milano a lavorare in studio per creare nuova musica. Adaptation è uscito a febbraio del 2016 e subito dopo è partito il tour, che si è prolungato fino a dicembre scorso. Abbiamo suonato in tantissimi posti, praticamente in quasi tutti i continenti: Sud America, Asia, Stati Uniti, e ovviamente Europa. Per la prima volta sono state proposte alcune date in versione live, spettacoli che sono stati pensati e costruiti proprio in occasione dell’uscita di Adaptation e quindi gran parte delle tracce che abbiamo suonato dal vivo, in analogico, venivano da lì. Non è stato semplice esibirsi live, era la prima volta che ci imbattevamo in una performance di questo tipo. Ci siamo portati dietro in alcune occasioni una parte della strumentazione, ovvero diverse macchine analogiche e sintetizzatori. Tra i posti dove ci siamo esibiti in questa modalità ci sono stati, ad esempio, lo showcase di Kompakt al Sònar Festival a Barcellona o a Londra al SW4 Festival. Imbatterci in un live set ci è servito tantissimo, sia per promuovere l’album, che per metterci in gioco sperimentando qualcosa di nuovo e più ambizioso. Una chicca del tour di Adaptation è stata anche la presenza di una visual artist, Veronika Maz, che ci ha accompagnato per tutto il 2016, e che ora continua a collaborare con noi quando facciamo date live. Veronica l’abbiamo contattata perché ci piaceva molto il suo stile minimalista, un’arte in sintonia con le nostre grafiche geometriche, così, unendo il suo stile al nostro, Veronica ha creato una serie di video astratti appositamente per il tour di Adaptation. Si è creata fin da subito una fusione perfetta tra il nostro show live e i suoi visual.
Questo stile così astratto sembra che si rispecchi anche nella costruzione delle vostre tracce, essenziali ma perfette. È così?
Dal nostro punto di vista fare arte significa arrivare al punto cercando di utilizzare meno elementi possibili. E quindi in un certo senso sì, cerchiamo di essere essenziali anche quando produciamo la nostra musica, “arriviamo al punto” con pochi strumenti, invece di utilizzare tanti elementi diversi che creano distrazione e non raggiungono l’obiettivo quanto una singola cosa fatta bene. Pensiamo che lo stesso discorso possa valere anche per il design. Se con qualche linea puoi arrivare a creare un significato, questo processo può suscitare molte più emozioni di un’arte più complessa.
Parliamo ora di futuro e del vostro nuovo EP, che uscirà il 07 aprile.
Già, ora l’esperienza di Adaptation sembra già lontana perché siamo già proiettati su Dead Soul, l’Ep che uscirà tra poche settimane per Just This, la nostra etichetta. Per questo lavoro abbiamo usato alcuni sintetizzatori con cui abbiamo prodotto Adaptation, ma in modalità diverse. Lo stile di Dead Soul è simile a quello dell’album, ma ci siamo avvicinati a qualcosa per noi di più evoluto. È fondamentale per ogni artista migliorare il sound sempre di più. Questo è anche il tredicesimo Ep firmato Just This. Il lavoro è composto da due nostre tracce e da un remix di Joey Anderson, artista di punta di Dekmantel che ha sonorità molto interessanti per noi. Siamo molto soddisfatti di avere questa collaborazione su Just This.
A proposito di Just This, nell’ultima intervista fatta con Soundwall, nel lontano 2012, avevate parlato con Federico Raconi della vostra etichetta Just This, che all’epoca era stata lanciata da poco. Ora, dopo 4 anni, come stanno andando le cose?
Ora Just This è più avviata e sta crescendo. Abbiamo coinvolto artisti più sempre importanti nel panorama. A gennaio, ad esempio, è uscito un remix di Landside di Robert Hood; qualche release fa, invece, è uscita una traccia di Eduardo De La Calle e una di Tom Trago. Stiamo collaborando con un numero sempre maggiore di artisti, che spesso abbiamo occasione di conoscere durante i tour. Sai com’è…da cosa nasce cosa e a volte si diventa anche amici. Pensa che la traccia Perù è nata durante un after nel nostro studio di Milano, dopo che Tom Trago aveva suonato come guest a un party di Just This, al Volt Club di Milano. Lui e il nostro socio dell’etichetta, Pisetzky, si sono messi a produrre ed è uscita una bella collaborazione.
Ma fate regolarmente degli showcase della vostra etichetta Just This?
Sì, come Just This noi e i nostri soci facciamo circa uno showcase al mese a Milano, appunto al Volt, in cui ospitiamo regolarmente un artista coinvolto nella label. La cosa che ci dà soddisfazione è che stiamo facendo anche sempre più eventi di Just This all’estero. Nel 2017 abbiamo in programma uno show a Istanbul, poi un altro a Barcellona e il 28 aprile ci sarà anche un Just This con Dixon a Copenhagen, città dove ci troviamo a fare due o tre show all’anno. E poi sicuramente torneremo al Sònar Festival a Barcellona questa estate, proponendolo ormai per la terza volta.
Oltre a dei producer talentuosi, per me siete anche un po’ dei talent scout. Già ai tempi dei primi Hunter/Game con Just This organizzavate a Milano dei party in cui chiamavate come guest dei producer che sono divenuti famosi solo in un secondo momento. Ci sono etichette o nuovi producer nel panorama della techno che secondo voi finiranno presto sotto i riflettori o di cui amate particolarmente suonare le tracce anche se non sono (al momento) conosciutissimi?
Risponde Emmanuele: In realtà non ci possiamo definire talent scout. Eravamo semplicemente un gruppo di amici, con cui tutt’ora abbiamo un bel rapporto. Tutti abbiamo iniziato a produrre negli stessi anni e dal momento che ci piaceva la stessa musica ci trovavamo in giro, spesso al Tunnel dove io, Emmanuele, organizzavo una sua serata. Da lì poi e nato il party Just This che è diventato un punto di ritrovo per tutti, suonavano i nostri amici, tra cui molti dei quali sono diventati molto conosciuti, ma a quei tempi eravamo solo ragazzi che volevano fare qualcosa di nuovo e divertirsi. Organizzavamo party in warehouse, loft illegali, con un crowd diverso dal solito ambiente milanese, un pubblico molto ricercato e friendly, dove ci si poteva esibire senza vincoli e potere sperimentare nuove sonorità, ovvero quel sound che è nato a Milano e come dici tu poi è diventato “famoso”. È stato un momento culturale di cambiamento, ci siamo sentiti tutti partecipi di una nuova ondata di musica, che contemporaneamente anche in altri generi all’ estero stava rivoluzionando la scena underground. Credo che quel momento storico sia stato irripetibile, quindi non sapremmo dire chi può uscire fuori dalle righe e chi no, possiamo dirti solo chi ci piace molto e chi seguiamo in questo momento. Tra le etichette che seguiamo di più sicuramente c’è Dekmantel, loro riescono a fare un prodotto veramente trasversale che svaria dalla disco alla raw techno, e stanno lanciando un sacco di nuovi talenti tra cui Voiski, e altri più conosciuti come Matrixxman. In Olanda è molto interessante una piccola etichetta di Amsterdam di nome Anagram, tra i quali stamperemo su Just This uno dei fondatori, Octual, un nuovo talento in cui noi crediamo molto. In Francia, invece, c’è la crew di Dem3nted di Francois X che fa cose molto interessanti. Per il resto ci concentriamo molto sulla nostra musica che e già una bel da farsi.
Siete un duo, almeno apparentemente, molto eterogeneo. Sono diverse le vostre influenze musicali?
Risponde Martino: Emma ha più influenze collegate alla musica elettronica degli anni ’80 e anche un po’ anni ’90, influenze che si possono un po’ ritrovare anche negli ambienti e nei pad che creiamo. Io mi sono sempre più lasciato influenzare da artisti Warp, come ad esempio Aphex Twin, arrivando poi, in un secondo momento a una musica elettronica più da club. Entrambi possiamo dire di avere grosse ispirazioni dai Massive Attack, non a caso il nostro nome Hunter/Game deriva da una loro traccia, “The Hunter Gets Captured by the Game”. Sicuramente sono una delle nostre referenze, e in alcune delle nostre tracce si possono percepire le loro sonorità, come ad esempio in Silver.
E ora che piani avete per il futuro, dopo che avete già raggiunto molti traguardi come quello di un’etichetta tutta vostra, un album di successo per una delle etichette storiche più ambite, la Kompakt, e numerosissime date in giro per il mondo?
Sicuramente in un futuro abbiamo intenzione di costruire un nuovo album con nuove strumentazioni e fatto in modo diverso, ma se ne parlerà più avanti, per il momento ogni traccia che componiamo giornalmente è un nuovo miglioramento, stiamo puntando molto a produrre nuova musica per Just This per ora.
Prima di salutarci, prossime date?
Dopo il grosso sforzo del tour dell’anno passato abbiamo deciso di ripartire con un po’ più di calma, ci siamo presi gennaio off, e alcuni week-end di tempo libero, abbiamo bisogno di passare più tempo in studio e concentrarci sulla musica che a nostro parere è la cosa basilare. Inoltre, scegliamo con molta cura le date che facciamo e soprattutto cerchiamo di dare importanza agli showcase di Just This. Presto partiremo con la nostra crew e vari artisti, siamo stati a Barcellona con Locked Groove e poi 16 giugno andremo all’OFF con Kink, Redshape, Etapp Kyle e qualche sorpresa…Il 28 aprile saremo a Copenhagen con Dixon e a luglio suoneremo a un festival in una masseria in Puglia con artisti veramente speciali, poi pronti per vari altri festival estivi ed Afterlife a Ibiza.