Torino tira fuori dalla manica un altro asso. L’ecletticità di una città come questa riporta per la seconda qualcosa come il TOdays festival, una delle splendide realtà che fa indossare a Torino colori e suoni di tutti i tipi in quest’estate bipolare.
Tre giorni: il 26-27-28 agosto sparsi per la Barriera di Milano. Quali sono gli headliner di questo longevo festival ormai si sa: M83, John Carpenter, e The Jesus and Mary Chain.
Scegliere artisti come M83 e John Carpenter ed al tempo stesso giocare la carta jolly dell’indipendente italiano, dimostra una certa idea di esibizione artistica: ti porta ad apprezzare live complessi ed eleganti, e al tempo stesso a goderti la leggerezza di un testo pop di alta qualità.
I grandi festival europei ora dettano legge e l’Italia sembra finalmente cominciare ad adeguarsi a standard elevati: non si offre solo un’esibizione, non si punta esclusivamente alla riuscita del live in sé e per sé, si cerca di restituire al pubblico un’esperienza completa: acustica, visiva, definitivamente “artistica”. TOdays punta a questo anche grazie ai numerosi interventi e workshop che si concentreranno su temi legati all’industria musicale, alla tecnologia ed a tutte le sue forme durante gli incontri pomeridiani del TO_Lab nella suggestiva cornice della Galleria d’arte Gagliardi e Domke.
Grande merito bisogna dare a TOdays per il processo di rivalutazione di aree periferiche della Torino più industriale, della serie: abbiamo questo a disposizione, utilizziamolo e soprattutto miglioriamolo. Il solito concetto si presta per la collaborazione al festival stesso con altre realtà sfaccettate e sinuose di Torino: come il Varvara Festival, che includerà nella fitta lista di artisti del TOdays altri progetti come il djset after show di John Carpenter di Regis e Veronica Vasicka (non avete mai ascoltato il suo podcast nell’East Village Radio? Se vi piace Annie Mac direi che è qualcosa di molto simile, solo più newyorkese) e quello di sabato capitanato da Ivan Smagghe.
La line up completa la potete trovare qui, troveremo dunque sul palco dello sPAZIO211, ad aprire il live degli M83, artisti che se la giocano sorprendentemente bene e non sfigurano: il duo autoctono dei Niagara (lo sapevate che gli Animal Collective li hanno remixati?) o Iacopo Incani aka IOSONOUNCANE ed il suo potentissimo live, che definire suggestivo ormai è riduttivo (abbiamo parlato con lui).
Il problema vero quindi non sarà tanto se decidere o meno di andare al TOdays, perché chiunque abiti nella zona del torinese ha l’obbligo morale di andarci. La disgrazia del giorno d’apertura sarà scegliere fra lo sPAZIO211 con gli M83 (con unica data italiana) o appunto Carpenter all’ex Fabbrica Incet, ve lo immaginate? Un capannone con enormi travi a vista, cupo ed angosciante, che unito al suono drammatico, sensualmente teso e onirico di Carpenter mette le basi per aspettative altissime sulla serata.
Superato lo scoglio iniziale arriviamo al sabato 27, Contessa con ICani aprirà la serata a cui seguiranno i Soulwax (freschi di produzione della colonna sonora del film Belgica) si preparano a creare qualcosa di incredibilmente suggestivo e (lo speriamo) pesante, e volendo, perché no, magari anche estraniante.
L’ho detto subito: ecletticità, la capacità di creare un perfetto equilibrio sottile. E questo porta alla giornata conclusiva, la domenica: i sopravvissuti al week end potranno assistere all’unica data italiana di Goat e Crystal Fighters, tripudio di colori, suoni a metà strada fra la foltronica ed il synth pop. Come un funambolo TOdays si destreggia fra sonorità molto cupe e tremendamente suggestive alzando le aspettative e di conseguenza ritrovandosi con un bel bagaglio di responsabilità sulle spalle. Però ecco, si cerca di sopravvivere all’estate, ma qui TOdays forse esagera e prova addirittura a farcela piacere.