Eccallà: una fitta carrellata di corpi seminudi ricoperti da tatuaggi e fumo di sigaretta in slow motion, come da regolare norma fetish. Il nuovo video dei Major Lazer (il pezzo è “Jet Blue Jet”) rappresenta la summa di tutti i cliché di origine (t)rap della storia recente, insistendo nuovamente sulla figura femminile sempre più sottoposta a rivisitazione gangsta-seduction e sempre più oggetto della contesa, come già dimostrato nei loro live show.
Tecnicamente lo chiamano moombahton, per quella sua lontana attitudine reggaeton convertita alle frenesie sonore moderne. Praticamente, invece, siamo all’ultimo stadio di un concept estetico che include suono, immagine e comportamenti e investe tutto su sfacciataggine e spettacolo. Scelta che, come ci siam già detti, è ormai ponderabile anche da chi detiene qualità di produzione superiori alla media. Sono gli anni ’10, baby, e non ci puoi proprio fare niente…