Si prevede un Febbraio interessante a Roma, anche grazie ai party Minù, di casa al Circolo degli Illuminati, puntuali come un orologio svizzero, ogni sabato sera. Ci sarà molta carne al fuoco anche questo mese, ed in particolare ci piacerebbe puntare i riflettori su due grandi personalità.
In primis l’olandese Steve Rachmad (6 Febbraio) che, già negli anni ’90, ha scritto pagine fondamentali della storia della techno europea e che, negli ultimi anni, ha intrapreso un percorso musicale che lo ha portato ad ammorbidire il proprio suono su echi meno scuri e più festaioli. Questo nonostante la tentazione di riprendere in mano la sua vecchia maschera abbia di recente fatto capolino ed il nome Sterac sia tornato a riempire le line up di diversi festival in giro per il globo.
E che dire invece di Oliver Koletzki (20 Febbraio)? Sfido chiunque di voi a dire di non aver mai sentito in un club la sua “Der Mückenschwarm” (la zanzara, ndr) negli ultimi 10 anni. Un artista da un po’ di tempo rimasto sotto traccia, ma che ha dimostrato (quando ci è capitato di vederlo dal vivo nell’ultimo periodo) di esserci ancora, di poter ancora tenere in mano il testimone del suono a cui appartiene.
Da non sottovalutare anche gli altri artisti coinvolti: in particolare siamo curiosi di sentire gli Howl Ensemble (13 Febbraio), il progetto sopito ed ora riesumato di Giovanni Verrina, Germano Ventura e Gabriele Carasco, freschi della nuova uscita sulla loro Howl. Senza voler dimenticare il back-to-back fra la londinese Anthea, già protagonista (in particolare al fianco di Alex Celler) di alcuni dei dischi più ballati negli ultimi anni come “The Playmaker” e la berlinese d’adozione Dana Ruh, da anni facente parte della grande famiglia Cocoon.