E’ strano. In altri momenti, a un mese esatto dall’ultimo dell’anno, era già pieno di annunci, di festiva, di party. La bolla incerta in cui stiamo vivendo ha cancellato questa abitudine. Ora si naviga a vista. Si riduce. Si aspetta. Si soppesa. Un atteggiamento saggio; ma un atteggiamento che non deve diventare immobilismo. Anzi: se da un lato abbiamo sempre elogiato chi ha ripreso a fare cose senza indulgere in gigantismi ormai anacronistici e in una corsa al massacro dei costi che minacciava di lasciare sul campo solo feriti (fra i promoter) ed annoiati (i clubber, perché i dj impigriti artisticamente da cachet sempre più pingui ormai suonavano col pilota automatico, per la paura di perdere i succitati cachet), dall’altro va dato il giusto credito e il giusto riconoscimento a chi rischia. Fa. Si mette in gioco. E gioca seriamente. Sì, merita rispetto.
E quindi: organizzare un Capodanno con un bel numero di dj di grido e di peso oggi è più difficile che in passato, più meritorio che in passato. Ci sono mille cose in più a cui devi fare attenzione (dalla trafila di filtraggio e controllo all’ingresso alla logistica dei luoghi), e mille rischi imprevedibili ed ingestibili in più da cui ti devi guardare. Potresti farne a meno, potresti lasciar stare; ma potresti anche crederci – e questo ha fatto Galactica. Il primo grosso annuncio di Capodanno da lì arriva. Ed è pure un annuncio decisamente interessante. Anche insolito.
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Senza tanto rumore, senza strombazzarlo in giro, dei sei dj che sono nella sala principale quattro sono donne. Cosa che un tempo sarebbe stata possibile solo nelle serate stile “quote rosa”, in cui si pubblicizzavano le dj donna in quanto tali più ancora che in quanto brave. Questa invece è una line up semplicemente sensata e ben fatta, se si pensa ad un Capodanno techno in grande stile (ehi Nina, hai anche la possibilità di tornare a fare le cose seriamente). Una line up attendibile, solida: cerchi gente che nel mercato techno la spieghi bene e funzioni, magari anche con un “twist” particolare (vedi Adiel), e ce l’hai. Indipendentemente dalle scelte di genere (sessuale, non musicale!).
L’appuntamento è a Ferrara, equidistante un po’ da tutte le principali località del Nord Italia e in quanto tale comoda da raggiungere, tra treni ed autostrade. Tutte le info sull’evento le trovate qui, esiste anche la possibilità di un pacchetto comprensivo di hotel e navetta a/r fino all’evento, e Salmo come dj non è la stessa cosa che Salmo dal vivo, lo sappiamo, ma di tutti i rapper in prima fila e all’apice del successo è probabilmente è quello che può tirare fuori da dj le idee meno convenzionali e più incisive.