Abbiamo dovuto aspettare praticamente cinque anni prima del seguito del già ambizioso “The Hi-Tech Mission” ma, avendo già sentito il nuovo album per intero, ve lo possiamo dire: ne è valsa la pena. Mattia Trani infatti non solo continua nel suo viaggio personalissimo che parte da Detroit – dalla detroit più “atkinsoniana” e sci-fi – ma lo fa anche affilando le armi e rinnovando l’arsenale. Il suono si fa più maestoso, le produzioni più monumentali, le escursioni stilistiche più varie. Il 28 maggio 2021, data d’uscita ufficiale di “Scenery”, avremo insomma un grande lavoro in più per quest’anno. Grande nella qualità, grande anche nell’imponenza: sarà un triplo vinile, per un totale di quindici tracce. Il tutto sulla sua Pushmaster Discs.
C’ha messo anni a completarlo, Mattia. E ha anche voluto studiare ogni minimo particolare. E’ stato stavolta ancora più ambizioso, sì, usiamo volentieri questo aggettivo, ci concentriamo infatti su di esso non a caso: perché c’è un concept preciso dietro al disco, non è insomma una mera raccolta di singoli, ma soprattutto c’è ancora di più che in passato la voglia di non nascondersi dietro a strade facili e sicure cercando invece di volare “alto” e di esprimersi in maniera forte, quasi arrogante, con a corredo una grande sicurezza nei propri mezzi – sicurezza che lo porta a percorrere sentieri musicali che magari non sono quelli più “fichi” nel 2021 ma sono, nel suo cuore, nelle sue passioni e nel suo universo etico-estetico, a dir poco fondamentali.
Non mancano chiaramente le armi da dancefloor techno, scorrendo la tracklist, ma non è solo questione di BPM o di quanto picchi e sia cavernosa la cassa. Lo si capisce bene da questo “assaggio”, un’anteprima che abbiamo il grandissimo piacere di presentare qui su Soundwall: si va sulle tracce della jungle / drum’n’bass epica e “fantascientifica” che riporta agli anni ’90, quando la musica elettronica era prima di tutto un’idea di futuro e non un’idea di consumo. Ad arricchire il tutto, una parte visuale curata da V/Plasm che comunica benissimo l’idea di energia, di coinvolgimento, di quanto si voglia “surfare” sulla quotidianità, sull’umanità, sull’overload informativo per cercare una via per alzare la posta in gioco.
Bentornato, Mattia. E prepariamoci tutti per il 28 maggio: “Scenery” in arrivo (pre-order, qui).
(foto di Roberto Graziano Moro)