Ventata d’aria fresca in casa Deep Moves che, dopo essersi affacciati con tono deciso verso un mercato più “houseggiante” con le prime release firmate da Kay Sand (“Too Funghi” è in assoluto una delle mie preferite) e da Leon, lancia il primo lavoro firmato dal padrone di casa, Ilario Alicante, nelle vesti del suo nuovo pseudonimo: Ill-R. Durante la scorsa estate, la giovane label ha deciso di dare una sterzata improvvisa puntando ad un suono prettamente “techno-acid” con un lavoro old school del 1994 (sapientemente ri-masterizzato) di una leggenda del movimento di Chicago del calibro di Parris Mitchell, sicuramente mossa risultata azzeccata visto i tantissimi pareri positivi ricevuti, ma non contenti iniziano questo 2012 cercando di stupire ancora cambiando di nuovo le carte in tavola, proponendo sul mercato un nuovo progetto innovativo e raffinato, dai toni più tranquilli e alternativi ma indubbiamente di altrettanta qualità.
In questo quarto capitolo scende in campo, come detto, direttamente Ilario Alicante (a breve anche una sua nuova uscita su Cocoon) e il talento toscano si mette in gioco mostrando in primis a se stesso e poi a tutto il pubblico che lo segue oramai da anni, quanto non sia un artista a senso unico, ma un produttore di larghe vedute capace di spaziare tra generi completamenti diversi, passando in un attimo a “bpm” minori risultando sempre efficace e diretto, cosi facendo potrà affiancare un suo ego alternativo alla sua fama ed etichetta di “animal dancefloor”.
La release assume una continua sfumatura tra varie contaminazioni elettroniche, in “The Window On The World” la fa da padrona il bellissimo vocal accompagnata da una batteria a tratti “rock” e un synth che sembra trascinarti come un vortice dritto dentro al pezzo. Completa l’opera un egregio remix firmato per l’occasione dalla maestosità di Matthew Herbert, sempre impeccabile nella scelta e nella accuratezza dei suoni come del resto ogni suo singolo lavoro. In “Untitled Love”, invece, un “mood” prettamente malinconico caratterizzato da un cantato sensualissimo (tagliuzzato ed effettato a dovere) che ci catapulta in deliziose atmosfere da puro viaggio mentale. Da non sottovalutare, ovviamente, nemmeno la versione più movimentata dello svedese MRSK…provare per credere!