The Hundred In The Hands: come distinguersi tra sound “poptimistico” e politiche neoliberiste

Il duo newyorkese The Hundred in The Hands ha da poco pubblicato “Love in the…

Mana: dietro la maschera, una creatura

Poter avvicinare una creatura sfuggente e riservata come Daniele Mana è una gran fortuna. Una…

Giant Steps: Aka.so

Se Milano rappresenta uno degli avamposti del nostro movimento clubbing è perché al suo interno…

Se Dixon fa Beckenbauer: come vincere al FantaMusica
I matrimoni, diciamocelo, sono spesso e volentieri delle grosse rotture di coglioni; una roba che,…
“A volte vorrei metterci meno la faccia e più la musica”: a tu per tu con Godblesscomputers

Tra i producer italiani, da tempo Godblesscomputers è uno dei più quotati. Non a caso.…

I Mount Kimbie e l’importanza di chiamarsi “band”

Un disco in uscita e un taglio netto al passato. A quattro anni da “Cold…

Giant Steps: Heartmaker

Prima ancora che con la sua bellissima musica, Jonathan Leo, in arte Heartmaker, ti conquista…

Burn Residency: i tre finalisti, l’Italia, i pianti – e la vita oltre la competizione

Siamo alla stretta finale. E anche stavolta, possiamo tirare fuori un po’ di orgoglio: esattamente…

Bicep: La musica dance? La rivoluzione è dietro l’angolo, speriamo

Migliaia di date sparse per il globo, un blog che da subito è diventato tendenza,…

Perché Theo Parrish?

Artista come pochi altri in circolazione, Theo Parrish rappresenta una dei diamanti più preziosi che la musica elettronica abbia partorito a livello mondiale negli ultimi quindici anni.