L’ultima volta che ho scambiato due chiacchere con gli Italoboyz era estate, faceva un gran caldo ed ero ansioso di vedere come sarebbe andata la loro prima release sulla neonata label Superfiction. Quel 13 luglio parlammo dell’ “Episode #1″ e fu un bellissimo botta e risposta, articolato, chiaro e diretto. Oggi, a distanza di sei mesi, siamo qui, pronti a sentire la seconda puntata.
Nella review/intervista del loro primo lavoro mi dissero che la loro idea musicale era qualcosa di molto libero, senza preconcetti o barriere precise. Aprivano le porte a chiunque avesse nuove idee musicali e stili anche fuori dai soliti canoni standardizzati. Il fatto che questo secondo EP sia sempre stilato dal duo veneto potrebbe far nascere diverse domande, ma tra tutte me ne viene una :”avranno ricevuto migliaia di promo, non ne andava bene nessuna?”. Ad ogmi modo, “Episode 2” è un EP classico: tre tracce, due original e un remix affidato al duo tedesco Luna City Express. Uno dei due original mix, “Caprizant” è compilato assieme a Blind Minded, pupillo di Superfiction già protagonista in qualità di remixer nella prima release. La collaborazione tra Marco/Federico e Blind Minded torna viva dopo “Bekeke EP” su Moon Harbour del 2011. In “Caprizant” la mano degli Italoboyz è davvero prepotente seppur Blind Minded abbia uno stile tutto suo e molto particolare. Sia in questa traccia che in “Digger Bick” (l’altra original) le sonorità, che da sempre hanno contraddistinto il duo, sono infatti evidentissime: voci accennate, suoni dark nascosti, sfumature analogiche miste a tocchi digital vengono amalgamati in due dischi che rientrerebbero in una categoria che definirei techno – o forse no – comunque fedele al suono degli Italoboyz.
I Luna City Express lavorano al remix di “Digger Bick”. La traccia è più “dancefloor”: parte fortissima e finisce ancora più forte; l’incrocio di suoni, che conferma il talento del duo tedesco, qui sposa la qualità di una bassline che fa tremare tutto. Personalmente questa versione è quella che preferisco.
Abituato a lavori particolari come “Viktor Casanova”, “Zinga” e “L’Anagramme”, in questo “Episode 2” è decisamente più quadrato e solido. Bello, ora vediamo se la crescita verrà confermata dalla terza uscita.