Solitamente presentiamo solamente brani e video in anteprima, è da tempo uno dei nostri marchi distintivi; ma ogni tanto succedono delle cose e intercettiamo delle creazioni che si meritano – eccome – un’eccezione. Già sulla carta questo rifacimento di “Enjoy The Silence” lo meriterebbe, perché ne sono autori Giorgio Li Calzi – direttore artistico del Torino jazz Festival, ma soprattutto uno dei trombettisti jazz più sensibili e musicalmente aperti in circolazione – e il leggendario Arto Lindsay: volto folle, schizzato ed iper-creativo della No New York post punk prima, e poi invece sempre più raffinatissimo e beffardo re-interpreta della tradizione brasiliana (ma senza mai perdere di vista il decostruzionismo folle ed il noise).
Prendere “Enjoy The Silence” dei Depeche Mode potrebbe anche essere un “Ti piace vincere facile?”, ma in realtà proprio in questi casi il rischio è di essere alla fine troppo didascalici. Il brano invece ha una dinamica bellissima: parte essenziale, misurato, quasi intimorito, e poi via via cresce e si infittisce con una forza che stravolge e reinventa il mood originale, senza perdere nulla in fascino – solo disegnandolo in maniera diversa, più densa ed al tempo stesso più “aerea”.
Affascinante è anche il video che accompagna l’operazione. Una Torino diurna deserta, spettrale, ovviamente da lockdown, ritratta in bianco e nero dalle foto di Alessandro Albert rese psichedeliche dal trattamento a cui le sottopone Massimo Violato. Questo brano anticipa il prossimo lavoro sulla lunga distanza di Li Calzi, “The Book Of Target Maintanance”, in uscita a luglio. Guardate, ascoltate, e diteci se non abbiamo fatto bene a fare un’eccezione.